LE OPINIONI

IL COMMENTO Tra speranza e miseria

Il fondo sovrano norvegese, il più ricco del mondo, ha realizzato con i suoi investimenti, nel 2019, un utile di 180 miliardi di euro. Una somma spropositata, davvero non sanno cosa farsene di tanti soldi. Circa un mese fa implorai Ottorino Mattera, uno dei pochi giovani imprenditori isolani che hanno ancora qualcosa da dire, di dare un’accelerazione e provare a cambiare il corso delle cose, perché ritengo che ormai Ischia sia alla frutta e non certo per la pandemia ma perché la situazione era drammatica anche in precedenza. Adesso leggo e apprendo con piacere che ha trovato la sponda in un’altra persona, Luigi Polito, unica ad Ischia che ha avuto la capacità di dimostrare di saper “intraprendere” a livello nazionale. Ma la domanda che mi pongo, a questo punto, è inevitabile: tutti gli altri, caro Ottorino, dove stanno? Dove stanno gli albergatori, proprietari di tre, quattro, cinque o addirittura sei alberghi? Dove è finito Luca D’ambra e con lui la sua associazione con i duecento alberghi che lo seguono? Dove stanno le associazioni commercianti? Ma principalmente dove stanno le amministrazioni comunali i cui sindaci e consiglieri perseguono solo lo scopo di essere rieletti clientelarmente?

Tranquilli, non vi allarmate: non dimentico di inserire nell’elenco tutti quei miei concittadini che pensano ancora che il territorio sfruttato in modo indecente fino ad ora abbia ancora qualcosa da regalare loro. Le idee messe insieme da Ottorino e Luigi sono quelle che andrebbero seguite se il tessuto economico/finanziario isolano fosse in grado di autofinanziarsi per investimenti robusti o sapendo sfruttare gli aiuti europei e governativi. Ma tutti sappiamo che la miseria umana non permette agli isolani di fare progetti d’insieme.

Ed allora, dinanzi a questo stato dell’arte, mi sia consentita una considerazione. Che ne pensate se duecento alberghi che non sanno se possono sopravvivere con il loro modo di agire si rivolgessero con un progetto (solo dicendo: siamo degli incapaci, fate voi) ad un fondo sovrano, o altro, per prospettare una soluzione per Ischia? Il presidente del Fondo sovrano norvegese si chiama OeysteinOlsen che vi risponde, a differenza che se provate a contattare un sindaco dell’isola, anche se mandate soltanto una semplice mail. Potreste raccontare e riferire ai vostri interlocutori che Ischia è una delle isole più belle del mondo e che non sapendo come andare avanti gli proponiamo di farla diventare economicamente norvegese e che daremmo al suo popolo l’accoglienza che per duemila anni abbiamo riservato agli ospiti ma che negli ultimi decenni abbiamo letteralmente “mandato al diavolo” tanto da ridurci in queste condizioni.

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