di Francesco Castaldi
FORIO – È accaduto di nuovo: il tombino che si trova nel comune di Forio, all’inizio di vico san Gaetano, è esploso di nuovo. Il fattaccio, del quale vi abbiamo dato conto sulla homepage del nostro sito internet, è avvenuto nella tarda serata di giovedì sul lungomare del comune turrito, che da diversi anni rappresenta il centro nevralgico e prorompente della movida di Forio. Il cosiddetto “giovedì foriano”, che soprattutto durante la stagione estiva fa confluire ai piedi del Torrione una moltitudine di allegri vacanzieri e isolani, è stato purtroppo rovinato dall’increscioso episodio che, come dicevamo nell’incipit di questo articolo, è soltanto l’ultimo caso analogo ad altri avvenuti già in passato.
Un odore acre e fetido quello promanato dal chiusino dal quale fuoriuscivano liquami d’ogni sorta, imbarazzante circostanza che ha generato non poche conseguenze, che si sono protratte anche nelle ore successive all’episodio che vi stiamo raccontando. Un testimone ci ha riferito, infatti, che nella prima mattinata di ieri, sul luogo interessato dal deflusso continuo di acque reflue, erano ancora evidenti i segni di ciò che era accaduto nelle ore immediatamente precedenti. Un figura davvero barbina per il comune di Forio, che per l’ennesima volta deve fare i conti con episodi che, seppur periodicamente ma costanti nel tempo, si verificano in quella che, senza mezzi termini, dovrebbe costituire (il condizionale è d’obbligo) l’anticamera, il salotto buono di Forio.
E invece, ahinoi, la zona del porto – lo abbiamo denunciato appena qualche giorno fa dalle colonne di questo quotidiano – è lasciata a se stessa, e senza che l’ente si faccia carico della sua effettiva valorizzazione e riqualifica. Sulla questione ‘tombini che “improvvisamente” esplodono’ (il virgolettato non è un errore di stampa), per esser precisi, l’amministrazione Del Deo era intervenuta qualche mese fa. I lettori e i cittadini più attenti ricorderanno sicuramente che, non più tardi di due mesi fa, dal palazzo municipale era stato diramato a tutti gli organi di stampa locali un comunicato, nel quale il comune rassicurava i cittadini, sostenendo che l’annosa questione relativa al tombino nei pressi di vico san Gaetano era stata definitivamente risolta.
Tuttavia, non ce ne voglia nessuno (né tantomeno il primo cittadino), la promessa da marinaio fatta a suo tempo da Del Deo, a giudicare dal fuggi-fuggi generale di turisti e isolani dell’altra sera, allo stato dell’arte risulta non mantenuta. La notizia, come era ampiamente prevedibile, in pochi minuti è rimbalzata sui social, generando anche l’ilarità di qualche internauta, che non ha perso l’occasione per puntare il dito contro il primo cittadino, accusato di aver restituito le deiezioni ai cittadini foriani. Al di là di queste amene considerazioni, un cosa è certa: la vocazione turistica di Forio non può di certo convivere con l’assai poco edificante immagine di un tombino dal quale escono reflui. L’isola ha bisogno, soprattutto in vista della stagione turistica, di essere messa nelle condizioni di poter accogliere, nel migliore dei modi possibili, coloro che la scelgono per trascorrervi tranquillamente le proprie vacanze. E, sempre che questo sia possibile, senza dover darsi alla fuga a causa della fuoriuscita di liquami maleodoranti da un chiusino della pubblica strada.
L’appello del ristoratore
ENZO POSTIGLIONE: «IL COMUNE RISOLVA PRESTO IL PROBLEMA»
«È ormai da anni che, anche nel periodo invernale, si ripresenta questo problema. Non saprei risalire così, su due piedi, alle reali cause che periodicamente generano questo evidente disagio, che danneggia un po’ tutti. Forse questi episodi derivano da qualche malfunzionamento, dovuto a inefficaci lavori di manutenzione. Spero che il comune risolva al più presto il problema, dal momento che la precedente amministrazione ha fatto ben poco in tal senso.»
