CULTURA & SOCIETA'

Il messaggio di Irene Iacono: “per gli eventi di arte e cultura di livello ci siamo anche noi”: la Sindaca presenta il suo polifunzionale con le storie caravaggesche

IL COMMENTO DELL’ARTISTA ISOLANA DI FORIO YLENIA PILATO :" Ho apprezzato molto la mostra. In particolar modo mi ha colpito l'opera Amor Vincit Omnia. Questo quadro è diverso da mille altri quadri che ritraggono Cupido, il Dio dell'amore. Emblematico, allegorico, meraviglioso e misterioso. La metafora racchiusa in questo splendido capolavoro è che l'amore trionfa su tutto. Sul potere, sulle armi e sull'arte stessa. L'amore trionfa su tutto l'universo.  E per sempre, io credo, che sarà così. Questa rivoluzionaria mostra ha conquistato proprio tutti i presenti. È stato piacevole conoscere il maestro Guido Venanzoni, uno dei più autorevoli pittori caravaggisti a livello mondiale, stimato e chiamato da Vittorio Sgarbi (che ho personalmente conosciuto a Spoleto), ad esporre anni fa al museo del palazzo Doebbing a Sutri. Un onore anche conoscere il professor Petrucci e l'artista ischitano Antonio Puzella. Ben vengano altre iniziative di spicco! Sono certa che Serrara Fontana farà da apripista in questo senso"

La Sindaca Irene Iacono, a sorpresa, dal Comune di Serrara Fontana lancia il guanto di sfida dei grandi eventi d’arte e di cultura che si organizzano all’ambra di Ssn Nicola, con i suoi Polifunzional, Biblioteca comunale e Museo dell’Epomeo alle “rivali” Lucia Annicelli, Caterina Mazzella,Angela Cimmino Bottiglieri, Odilia Telese, Mariangela Catuogno, Carla Tufano, Ernesta Mazzella, Ylenia Pilato e Lina Tufano promotrici di incontri, mostre, convegni e concerti, col messaggio recapitato che suona perentorio così: “Attenzione, ci siamo anche noi”.

Infatti presso il Centro Polifunzionale di Serrara Fontana in piazza Arturo Trofa sabato 13 maggio 2024 si è svolto il vernissage della mostra ” Storie caravaggesche ”  il Caravaggio rivisitato del maestro Guido Venanzoni e le opere del suo allievo Antonio Puzella.  La mostra, curata da Francesco Petrucci durerà fino al 2 giugno e sarà aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 21.00. L’evento cofinanziato dal Poc Campania 2014-2020 rientra nel percorso culturale che l’amministrazione comunale di Serrara Fontana capitanata dal Sindaco Irene Iacono, porta avanti nella direzione di alimentare un turismo di qualità. Caravaggio è stato uno degli artisti italiani più conosciuti al mondo. La sua straordinaria tecnica pittorica e l’intensità dei suoi dipinti ne hanno fatto un testimone del tormentato periodo storico in cui è vissuto, ma soprattutto un maestro assoluto della luce. Luce, innovazione, genio e arte: il rapporto tra colore, luce ed energia è stato al centro dell’esposizione presso il Centro Polifunzionale di Serrara Fontana ed ha esaltato da una parte la vita di Caravaggio, contrassegnata da tanti e spettacolari colpi di scena e dall’altra ha mirato ad entrare nel mondo dell’energia e del colore di Caravaggio. È noto quanto l’artista prediligeva le ambientazioni buie per ricreare quell’atmosfera a lui indispensabile in cui la luce, che filtrava dai lucernai in modo diretto e puntiforme, gli consentirà di inscenare composizioni dal forte pathos chiaroscurale.

Durante il vernissage della mostra di Guido Venanzoni sono stati apprezzatissimi dal pubblico gli interventi dell’architetto Francesco Petrucci, uno dei massimi esperti e conoscitori dell’arte del XVII secolo. Attualmente ricopre la carica di Conservatore del Palazzo Chigi in Ariccia e direttore del Museo del Barocco dal 2007. Oltre a ciò è anche Professore di storia dell’arte presso la Auburn University College of Human Science ( Usa AI), direttore della rivista storica “Castelli romani. Vicende, uomini, folclore” fondata nel 1955, presidente degli Sfaccendati e ispettore onorario del ministero per i beni e le attività culturali per l’archeologia. Guido Venanzoni è un pittore con una passione contagiosa per Caravaggio e uno scopo: la ricerca del bello. Ed è proprio questo che Guido Venanzoni fa: riscoprire il bello dell’arte, dei grandi classici, del passato. In particolare, ciò che spinge il maestro a fare ciò è la sua grandissima passione per Caravaggio, una passione che ha coltiva fin da bambino e che lo ha portato ad essere un precursore, il primo al mondo ad aver rappresentato le tappe salienti della straordinaria e rocambolesca vita del Merisi. Il vernissage di sabato 13 maggio è stato memorabile. Una sezione della mostra è stata dedicata anche all’esposizione di copie di opere del Caravaggio.  Guido Venanzoni, di Ladispoli in provincia di Roma, ha spiegato ai presenti durante la serata come è nata la sua passione per Caravaggio. Lui abita precisamente a circa un miglio dal castello di Odescalchi a Palo, frazione di Ladispoli, che è stato l’ultimo approdo di Caravaggio. Dodici anni fa venne a sapere che Caravaggio parti’ con una feluca ( barca antica) dal porto di Napoli e raggiunse il castello di Palo. Soltanto al pensiero che Caravaggio, il suo idolo, fece sbarco qua per raggiungere il Papa fu entusiasmante per lui.

IRENE IACONO

Allora pensò di eseguire un dipinto, il primo, che è l’arresto di Caravaggio a Palo, per dimostrare alla gente che questo grandissimo artista era stato arrestato a Palo, fatto poco noto al pubblico. Questa storia ha suscitato in Venanzoni la voglia di raccontare la vita di Caravaggio, precisamente dal 2007, e da allora conobbe uno dei più grandi storici dell’arte e studioso di Caravaggio, Vincenzo Pacelli, che gli disse che voleva incontrarlo. Così diventarono amici, gli fece conoscere Vittorio Sgarbi, critico d’arte, e il professor Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi ad Ariccia. Tutti e tre dissero a Venanzoni di rappresentare la vita di Caravaggio, sarebbe stato il primo a farlo. La vita di Caravaggio non era mai stata rappresentata in pittura. Fino a pochi anni fa erano stati realizzati soltanto film, l’ultimo di Michele Placido L’ombra di Caravaggio. Venanzoni, attraverso la sua pittura, sta cercando di riportare il bello, non vuole combattere l’arte contemporanea ma vuole far riscoprire alla gente, ai ragazzi, la bellezza dell’arte antica. Del ciclo delle sue opere ne scrive Vittorio Sgarbi:” le storie della vita di Caravaggio raccontate da Guido Venanzoni sono episodi essenziali della biografia di Caravaggio, illustrati con spirito manzoniano.  È un gusto narrativo ottocentesco, con la descrizione di ambienti e caratteri creati con una suggestione descrittiva che nasce in un cenacolo di caravaggisti. Venanzoni lavora come lo scenografo e il costumista di un film su Caravaggio, con maniacale attenzione al dettaglio di un racconto evocativo con momenti essenziali, come la formazione con Simone Peterzano, la frequentazione di osterie a Roma, la riflessione e il confronto nello studio del cavalier D’Arpino, lo spettacolo per la decollazione di Beatrice Cenci, l’assassinio di Ranuccio Tommasoni, l’arresto a Polo laziale e infine la morte. Sequenza di un film con l’identificazione di Venanzoni in Caravaggio.

La ricostruzione di Venanzoni è filologica e insieme pittorica, non romanzata e neppure letteraria, dal momento che abbiamo fonti, in particolare Giovanni Baglione, molto puntuali sulla vita di Caravaggio.  Così la pittura di Venanzoni obbedisce più alla passione che all’aneddoto ed è insieme un atto d’amore e un atto critico”. Guido Venanzoni, valido copista di dipinti antichi, oltre che inventore di originali iconografie storiche, con questa mostra ” Storie caravaggesche” ha portato nuovamente all’attenzione la verità sul Caravaggio. Sono state esposte anche le opere dell’artista ischitano Antonio Puzella, suo allievo, il quale crea quadri moderni con la bellezza e la delicatezza dei colori dei grandi maestri del passato. I visitatori della mostra sono stati proiettati nella Roma di inizio seicento in cui Caravaggio ha trascorso sua vita professionale e personale, segnata da una parte dall’incapacita’ di rispettare etica, regole, decoro e dall’altra dalla capacità di intercettare la sensibilità inquieta del secolo breve che si insedia nell’immaginario artistico contemporaneo come maestro di inesauribile ricchezza poetica. È molto interessante sapere che Venanzoni abbia anche una bottega d’arte, un luogo in cui si cerca di insegnare e trasmettere i valori della pittura di una volta. In questa bottega, situata in Via Albatros 8 a Ladispoli avviene la magia della sua arte. La mostra ” Storie caravaggesche” permette alle scuole dell’isola e ai turisti di vedere la vita di Caravaggio ad olio e con tele di grandi dimensioni.  Sono esposte le tele ” Fuga di Caravaggio da Malta”, ” Arresto di Caravaggio nel Castello di Palo”, ” Caravaggio uccide Ranuccio Tommasoni”, ” Caravaggio nella bottega del Cavalier D’Arpino”, ” L’investitura di Caravaggio a Cavaliere di Malta”, ” Caravaggio assiste alla decapitazione di Beatrice Cenci”, ” Caravaggio nella bottega del Peterzano”, ” La Marchesa Costanza Colonna aiuta Caravaggio nella fuga”, ” Agguato a Caravaggio all’osteria del Cerriglio”, ” Caravaggio a Roma frequenta le osterie”, ” Lena il grande amore di Caravaggio ” e ” Morte di Caravaggio “.

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La tecnica oggi utilizzata dal maestro Venanzoni è spettacolare. Le opere vengono dipinti sia su tavola che su tela, interamente su supporti preparati a mano, proprio come nelle antiche botteghe. La tela viene montata grezza su telaio robusto, scurito con mordente e rifinita con imprimitura a base di gesso di Bologna e colla di coniglio, il tutto per rispettare il sapore che solo un quadro dipinto su tale supporto sa dare. Si è espressa così il sindaco Irene Iacono:” è con grande orgoglio e riconoscenza che abbiamo accolto nel nostro territorio la mostra ” Storie caravaggesche “. Il Caravaggio rivisitato, consapevoli che possa rivelarsi uno strumento importante per avvicinare sempre più persone all’arte. Serrara Fontana si apre sempre di più alla cultura.  Una biblioteca comunale in costante crescita, un piccolo scrigno museale immersivo a 789 metri sul mare e la grande arte: primi passi significativi, tasselli straordinari di un mosaico che va componendosi. Il senso ultimo di questa mostra lo abbiamo affidato ad un piccolo catalogo con la speranza che sia la testimonianza di un’intera collettività che si riscatta, riposizionandosi, costruendo una nuova identità che sappia guardare verso il futuro”, ha concluso Sindaco Irene Iacono. Una mostra davvero apprezzata anche da alcuni artisti ischitani presenti tra il pubblico, tra cui Nicola Gioba, Il Ceppo Matto e Ylenia Pilato la quale non ha mancato di esprimersi al riguardo:” Ho apprezzato molto la mostra. In particolar modo mi ha colpito l’opera Amor vincit omnia. Questo quadro è diverso da mille altri quadri che ritraggono Cupido, il Dio dell’amore. Emblematico, allegorico, meraviglioso e misterioso. La metafora racchiusa in questo splendido capolavoro è che l’amore trionfa su tutto. Sul potere, sulle armi e sull’arte stessa. L’amore trionfa su tutto l’universo.  E per sempre, io credo, che sarà così. Questa rivoluzionaria mostra ha conquistato proprio tutti i presenti. È stato piacevole conoscere il maestro Guido Venanzoni, uno dei più autorevoli pittori caravaggisti a livello mondiale, stimato e chiamato da Vittorio Sgarbi (che ho personalmente conosciuto a Spoleto), ad esporre anni fa al museo del Palazzo Doebbing a Sutri. Un onore anche conoscere il professor Petrucci e l’artista ischitano Antonio Puzella. Ben vengano altre iniziative di spicco! Sono certa che Serrara Fontana farà da apripista in questo senso”, ha concluso l’artista Ylenia Pilato. 

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