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Coronavirus, il decreto del governo: ecco tutte le misure da rispettare da subito anche a Ischia

Il nuovo dpcm firmato da Giuseppe Conte e pubblicato in Gazzetta ufficiale contiene provvedimenti più stringenti per contenere la diffusione del virus in Lombardia e in altre 14 province dove i contagi sono maggiori. E una serie di altre disposizioni valide su tutto il territorio nazionale

Le limitazioni previste dai due decreti firmati questa notte dal premier Giuseppe Conte sono già in vigore ma l’operatività è ancora indefinita.

Da Il Golfo è partita la campagna sociale alla quale hanno aderito numerosi medici, artisti, cantanti, attori che stanno facendo sentire la propria voce e fanno proprio l’appello a stare a casa. C’è chi lo fa con una battuta per sdrammatizzare ricordandoci che viviamo in uno dei posti più belli al mondo come Gino Rivieccio, chi lo spiega in maniera medica come il dott. Mimmo Loffredo, medico chirurgo dell’ospedale Rizzoli di Ischia ma ci saranno nelle prossime ore anche direttori di Tg e inviati di guerra come Toni Capuozzo, il giornalista Francesco Emilio Borrelli, la giornalista di Mediaset Bruna Varriale, il professore e scrittore Pasquale Balestrieri, il conduttore radiofonico di Radio Marte e Rtl, Gianni Simioli, il cantante Sal Da Vinci, e tanti altri.  L’hastag è #iostoacasa

Ecco alcuni degli interrogativi che i cittadini si pongono da ieri sera.

1) Dalle nuove zone arancioni, dunque Lombardia e le 14 province di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, chi e come può uscire? Aeroporti e stazioni sono aperti?

Innanzitutto il decreto ha sostanzialmente rimosso le due zone rosse che erano state individuate due settimane fa a cinturare undici comuni del Lodigiano e Vo in Veneto. Adesso sono state individuate delle zone arancioni in cui il decreto pone dei limiti alla mobilità da e per queste zone e anche all’interno delle stesse zone ma fino a questo momento aerei e treni vanno e i viaggiatori non vengono fermati. Polizia ferroviaria e Polaria non hanno ancora avuto disposizioni in merito e si stanno limitando a invitare chi si presenta a partire solo se strettamente necessario. Nelle prossime ore dovrebbero essere disposti posti di blocco a caselli autostradali, stazioni e aeroporti. L’Enac invita tutti i viaggiatori a mettersi in contatto con le compagnie e controllare la regolarità del proprio volo.

2) Quali sarebbero e chi dovrebbe valutare le comprovate esigenze lavorative o i motivi di salute che consentono di entrare e uscire dalle zone arancioni?
I prefetti sono le autorità di pubblica sicurezza a cui è deputato il controllo e la valutazione di queste esigenze che non sono normate e definite nei decreti. Sembra naturalmente escluso lo spostamento dei pendolari, le aziende sono state invitate a concedere lo smart working e a dare congedi ordinari e ferie ai dipendenti in queste settimane. I motivi di salute devono essere comprovati da un certificato medico.

3) Chi invece ha lasciato queste zone a rischio per raggiungere altre regioni italiane può muoversi liberamente?
Sì, ma dipende dai luoghi in cui si è recato. Alcune regioni hanno previsto l’obbligo di quarantena.

4) Esistono limitazioni per chi invece si trova nelle zone rosse e deve rientrare a Ischia?
E’ obbligatorio a tutte le persone che arrivano da queste zone di dichiarare la propria provenienza alla Azienda sanitaria locale e a mettersi in quarantena per 14 giorni.

5) Sull’isola i trasporti pubblici funzionano regolarmente?
Assolutamente sì. Gli autobus sono regolarmente in funzione. Viene richiesto a tutti di osservare la distanza di sicurezza di un metro.

6) I negozi e gli esercizi commerciali sono aperti sull’isola?
Sì, ma la regola che vale anche per tutto il territorio nazionale, è quello di contingentare gli ingressi e garantire la distanza di sicurezza. I gestori ne sono responsabili e chi non dovesse rispettarlo rischia la chiusura dell’esercizio e una sanzione amministrativa.  

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7) I ristoranti, i bar sono aperti sull’isola?
Sì, anche qui la regola che vale è di non affollare questi locali. Ma purtroppo i titolari di queste attività non stanno rispettando le regole. Dovrebbe essere buon senso chiudere e riaprire tra 15 giorni.

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8) Cosa rischia chi non osserva queste prescrizioni?
Da stamattina, 09 marzo, una denuncia penale che prevede l’arresto fino a tre mesi e una multa.

9) Gli aeroporti verranno chiusi?
A Napoli così come tutti gli aeroporti d’Italia anche quelli di Milano e nelle 14 province non verranno chiusi gli aeroporti, non c’è un blocco di transito delle merci.

10) Posso andare e rientrare da Napoli o Pozzuoli?

I porti sono aperti. Le compagnie di navigazione viaggiano regolarmente. E’ fatto obbligo mantenere da seduti  una distanza di almeno un metro. Quindi bisogna sedersi un seggiolino si e l’altro no.

Ai porti di imbarco di Napoli e Pozzuoli viene misurata la febbre con uno scanner termico. In caso di febbre oltre 37.5 i sanitari invitano il cittadino a controlli più approfonditi con un medico dell’Azienda Sanitaria prima di farlo imbarcare e nel caso gli viene vietato l’imbarco.

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Lucia 65

Per la verità ieri (domenica 8 marzo) alcune corse Medmar non sono state effettuate. Quindi non è proprio “tutto” regolare!

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