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Ischia, Castagna: «Don Guanella? Non era una gara facile»

L’attaccante gialloblù fa il punto della situazione in merito alla gara di recupero di mercoledì: «Siamo riusciti a portare i tre punti a casa senza soffrire troppo e questo è l’importante. Ora testa al San Giuseppe»

Grande prova dell’Ischia di mister Billone Monti che di scena a Scampia riesce senza incorrere in troppe difficoltà a portare a casa i tre punti e soprattutto a confermarsi seconda in classifica, a meno sei dal Pianura. Una vittoria dunque importante per la compagine isolana che sembra aver ritrovato nuovamente il sorriso in questa prima parte di stagione fatta da alti e bassi e dopo soprattutto le polemiche inerenti al derby della scorsa domenica. Polemiche riguardanti sia il modo in cui si è ottenuta la vittoria, sia qualche gesto di troppo tra la tifoseria e qualche giocatore.

Di questo e altro ne abbiamo parlato con l’attaccante Luigi Castagna, autore tra l’altro del gol che ha suggellato la vittoria con il Don Guanella.

L’Ischia mette a segno il match e porta a casa tre punti importanti con una squadra che non è certo tra le più semplici da gestire, anche se c’è da dire che voi avete sofferto davvero poco, se non per nulla. Che partita è stata?

«E’ stata indubbiamente una partita difficile. Il campo dell’oratorio Don Guanella non è facile da gestire oltre al fatto che stiamo parlando di una squadra che a mio parere è davvero una buona squadra, composta da ottimi elementi. E’ vero anche che siamo riusciti a portare a casa i tre punti senza soffrire chissà quanto ma semplicemente attuando ciò che sappiamo e ce dobbiamo fare, mettendo in campo quel cinismo giusto che poteva portarci alla vittoria e ce l’abbiamo fatta e questo è ciò che conta e che contava».

Una soddisfazione doppia, se si considera che la vittoria arriva grazie alla tua rete che a dieci minuti dalla fine suggella il risultato…

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«Sinceramente e per quanto possa sembrare poco veritiero da parte mia, ma quello che mi interessa non è la mia rete. Al gol messo a segno ci penso poco, ciò che mi interessa è che la squadra vinca e raggiunga gli obiettivi, che noi tutti raggiungiamo gli obiettivi che ci siamo prefissati o meglio che abbiamo sposato e promesso di raggiungere. Possiamo dire che sono stato bravo o fortunato a trovarmi al momento giusto nel posto giusto o qualsiasi altra cosa, come ad esempio che ho creduto al cross di Gerardo. Fatto sta che dovevamo portare a casa il bottino pieno per cercare di risalire la classifica o meglio diminuire le distanze col Pianura ed è quello che siamo riusciti a fare e ciò mi e ci basta».

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Ancora una volta il duo Rubino – Castagna ha avuto ragione, ha avuto la meglio…

«Indubbiamente è un duo che funziona. Io e Gerardo ci conosciamo da sempre fuori e dentro il campo e a volte ci capiamo anche senza parlare. Cerchiamo di dare sempre il massimo, in ogni situazione e se i risultati sono questi allora vuol dire che va bene così. Che siamo una coppia che funziona? Una coppia vincente? Non lo so, so solo che insieme riusciamo poi del resto non ci importa. Noi dobbiamo fare quello che siamo chiamati a fare e farlo nel migliore modo possibile a prescindere da tutto e tutti. Siamo tutti ischitani e vogliamo tutti la stessa cosa riuscire a riportare questa maglia, questi colori su quei palcoscenici che merita».

Tornando al derby ci sono state diverse polemiche che riguardano non solo il modo i cui si è ottenuta al vittoria che forse non ha soddisfatto abbastanza gli assetati tifosi, ma anche e soprattutto di alcuni gestire eventuali dispute con alcuni di essi…Cosa è successo?

«E’ stata una garaabbastanza criticata e fischiata. Al di là del risultato finale e di come lo si è ottenuto che sappiamo benissimo che alcune partite come questa si risolvono su episodi simili, c’è da dire e soprattutto da chiarire per quanto mi riguarda che il mio gesto non era riferito a tutti ma solo ad alcune persone che invece di criticare il giocatore a livello tecnico lo fanno sul personale. E sfido chiunque quando si vede attaccato sul personale a riuscire a controllarsi. Credo che sia molto difficile. La critica fa sempre bene ci può stare se riguarda il giocatore, ma non l’uomo, la persona. Se qualcuno mi giudica scaso in campo posso rimanerci male ma non posso prendermela offendermi se a qualcuno non piaccio, il bello del calcio è anche questo, ma bisognerebbe a volte avere un po’ più di accortezza perché alla fine siamo tutti ragazzi, siamo tutti isolani che come i tifosi vogliono e desiderano riportare questa squadra dove merita. Personalmente mi spiacciono certe situazioni perché Ischia è casa mia e sugli spalti tra l’altro c’erano molti miei amici. Quel gesto era riferito a quei quattro, cinque che avevano secondo me un po’ esagerato. Non sono giustificabile, avrei dovuto mantenere la calma, ma certe frasi ti colpiscono».

Per fortuna c’è sempre capitan Mennella a riportare la pace e la tranquillità…

«Si, esatto. Gigi ha fatto in modo di chiarire la situazione facendoci avere un confronto, si è comportato da vero capitano come sempre ed è riuscito a calmare gli animi».

In campo questo weekend in trasferta in terra ferma col San Giuseppe…

«Il San Giuseppe è una buona squadra al di là della classifica, noi dobbiamo arrivare concentrati e voglioso come siamo andati questo mercoledì a Scampia e cercare di portare i tre punti a casa, in modo da accorciare ancor di più la classifica con il Pianura che se non erro giocherà contro il Procida. Se loro falliscono noi accorciamo molto di più e non sarebbe affatto male. Per quanto ci riguarda ci crederemo fino alla fine e cercheremo sempre di vincere quante più partite possibili».

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