CRONACA

IL PUNTO Perché siamo in zona rossa?

La spiegazione del Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania Antonio Salvatore

La Campania finisce nuovamente in zona rossa a causa della costante progressione dei contagi. E il trend degli ultimi 7 giorni conferma, purtroppo, l’aumento dell’epidemia. È doverosa, a tal riguardo, una riflessione affidata ad Antonio Salvatore, Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania. «La Campania è finita in zona rossa sulla base dei dati epidemiologici relativi al periodo 22-28 febbraio 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e la diagnosi, è verosimile che molti dei casi rilevati in tale periodo si siano infettati a metà febbraio. Se a ciò s’aggiunge l’effetto propulsivo delle varianti (che si trasmettono più facilmente e che colpiscono anche i bambini e i più giovani) e una campagna vaccinale che vede la Campania fanalino di coda per dosi fornite, e tra le prime per somministrazioni effettuate, il ritardo sistemico nell’analisi del dato si traduce inesorabilmente in un assist al virus, che diventa sempre più aggressivo. Sebbene i tassi d’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva siano ancora sotto soglia, e la nostra Regione, assieme alla Sardegna, abbia la più bassa percentuale di positivi al Covid-19 ospedalizzati, il nostro sistema ospedaliero è in sovraccarico, soprattutto nelle sub-intensive», spiega il direttore scientifico dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia. «Giova ricordare – continua – che non si muore solo di/per o con il Covid-19. C’è da assistere anche altri pazienti (oncologici, infartuati o traumatizzati).

ZONA ROSSA

Occorre, pertanto, agire sull’analisi tempestiva dei dati epidemiologici e sul potenziamento del sistema vaccinale, operando una immediata revisione dei criteri di valutazione dei rischi e di fornitura delle dosi alle Regioni. In base alle previsioni ministeriali del 3 marzo, nelle prossime settimane, con ogni probabilità, arriveranno in Italia circa 60 milioni di dosi. Bisogna, quindi, organizzare una massiccia somministrazione onde conferire un’accelerazione alla balbettante campagna vaccinale». Nel periodo 1 – 7 marzo 2021 i nuovi positivi ammontano a 142.388 vs 116.124 del periodo 22 – 28 febbraio 2021 (+23%). In Campania il numero dei nuovi positivi al virus è lievitato, negli ultimi 7 giorni, da 14.503 a 17.602 (+21%). Il maggiore incremento è avvenuto in Piemonte con +47%. Lombardia, Emilia Romagna, Campania e Piemonte sono le Regioni in cui si registra un massiccio incremento di nuovi casi. L’incidenza media nazionale su 100 mila abitanti passa da 195 a 239, e si avvicina inesorabilmente al valore soglia di 250. La Campania è la Regione che ha ricevuto il minor numero di dosi di vaccino. La media nazionale per 1.000 abitanti è di 110 dosi mentre in Campania e 94. Nonostante ciò, è in linea col programma vaccinale ed è la prima Regione d’Italia per vaccini somministrati al personale scolastico.

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