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Federalberghi, è count down: le elezioni ci saranno

ISCHIA. Comincia il count down. Tra meno di una settimana gli albergatori ischitani eleggeranno il nuovo presidente dei Federalbeghi. E la conferma arriva dallo stesso presidente uscente Ermando Mennella. “Al momento c’è solo una certezza: l’assemblea si svolgerà venerdì prossimo, 14 dicembre, in seguito alla regolare convocazione in seguito alla delibera del consiglio direttivo”. Stoppate, quindi, in modo ufficiale, tutte le richieste e le voci che volevano il rinvio delle elezioni. E soprattutto le richieste degli albergatori ischitani. “Si voterà secondo le norme che il consiglio ha deliberato rispettando lo statuto”, ha incalzato il presidente uscente. E con un pizzico di polemica: “Siamo un’associazione privata. I soci possono fare richieste ma all’associazione che è l’unica deputata a decidere e non tramite social o media”. Oltre la data delle elezioni, le certezze, sono ben poche. Le candidature, in modo ufficiale, potranno essere presentate fino alla sera prima del voto. Ed accanto agli attuali candidati (più o meno ufficiali), potrebbe arrivare qualche altra candidatura in ‘zona Cesarini’. Le polemiche degli ultimi tempi stanno inasprendo i toni ed il clima di questa campagna elettorale. Di certo la presidenza dell’associazione è ambita. E lo dimostrano i fatti. Altrimenti non si spiega tutta questa acredine tra correnti e fazioni di albergatori che sembrano sempre più tifosi piuttosto che imprenditori. Ma se le stesse energie che in tanti stanno profondendo in post sui social e messaggi che corrono sugli smartphone fossero incanalate nel rilancio del settore alberghiero sull’isola di Ischia, probabilmente sarebbe la categoria tutta a beneficiarne.

Tornando al voto. Tutti coloro che sono in regola con le quote associative, hanno diritto al voto. Si vota in base ai voti attribuiti. In pratica ogni associato ha diritto ad un voto per singola azienda più ogni quota percentuale in termini economici (rappresentata da 516 euro versata alla Federalberghi). “Tutti gli albergatori associati votano. E francamente non capisco le polemiche”, ha sottolineato Mennella. Gli albergatori di Casamicciola che hanno subito danni dal terremoto, secondo quanto deciso dal consiglio direttivo ischitano, sono stati esonerati dal pagamento della quota relativa al 2017. “Ma ciò non significa che non possono votare”, ha spiegato Mennella. “Il consiglio ha deliberato, in base al buonsenso, il non pagamento della quota relativa allo scorso anno. E non certo ci tiriamo indietro. Quindi chi è stato ‘esonerato’ dal pagamento della quota relativa all’anno 2017 ha lo stesso voto figurativo come se avesse pagato”, ha incalzato il presidente. “Chi è stato aperto e ha lavorato nel 2018 la quota deve comunque pagarla. Anche se questo non riguarda le elezioni ed il diritto di voto, perché vota chi è in regola con la quota associativa relativa all’anno precedente al voto. Cioè al 2017”. Così prova il presidente uscente a frenare le polemiche. Ovviamente chi è moroso rispetto agli anni precedenti, non ha diritto al voto.  “Ma queste sono regole imposte dallo statuto, non certo da me”, chiarisce ancora. Un altro dato certo: Federalberghi è un’associazione datoriale privata: si vota in base alla contribuzione. Chi paga vota, chi non paga, non ha diritto al voto. Altra certezza: Federalberghi non è un’associazione filantropica oltre che Ermando Mennella non è candidato. Dopo dieci anni lascia la presidenza di Federalberghi. Una scelta (condivisa o meno) che può comunque rappresentare un’opportunità di cambiamento per l’associazione.  

Francesca Pagano

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