LE OPINIONI

IL RICORDO Ciao Mimì, grazie di tutto

Nella giornata di ieri ci ha lasciato Domenico Savio ed anche a Procida sono state tante le manifestazioni di cordoglio, alla famiglia e al figlio Gennaro, per le tante battaglia che Domenico Savio ha condotto anche sull’isola di Graziella a partire dagli abbattimenti di case di necessità. Sentito il commento di Giuseppe Giaquinto che dice: “Un grave lutto oggi ha colpito le comunità di Ischia e Procida. Il Combattente Domenico Savio ci ha lasciato in uno dei momenti più difficili e complicati per la nostra Italia. Per noi viene meno la forte testimonianza di resistenza civile a tutela dei lavoratori, dei diritti dei più deboli, contro le ingiustizie sociali. Mimi’ Savio del suo impegno politico, sociale ed umano ne aveva fatto il suo impegno quotidiano.

Rimane in ognuno di noi la sua testimonianza di uomo onesto, passionale, Combattente instancabile, padre e fratello dalla immensa umanità. Sta a noi tutti ora proseguire il suo lavoro per cercare di consegnare alle nuove generazioni una società di maggiore equilibrio e giustizia, sempre maggiormente radicata su valori antifascisti, di rispetto delle idee e di sana e leale convivenza sociale. Ho conosciuto Domenico da ragazzo quando organizzavamo anche a Procida le prime manifestazioni di piazza per la difesa dei trasporti e il diritto alla casa degli sfrattati. Sono stato più volte presso la sua casa di Forio, autentico tempio del comunismo e della uguaglianza sociale. Mi ha sempre affascinato la sua purezza d’animo, la sua vocazione alla lotta, i suoi veri sentimenti di condivisione, di comprensione, di solidarietà. Ma soprattutto, più di recente, il suo spirito sempre giovanile di chi non smette di sognare e di battersi per un mondo migliore. Lo ricordo sempre vicino alle battaglie dei Procidani per il diritto alla salute, per la difesa della propria casa di necessità, per i trasporti marittimi e terrestri, per l’inquinamento ambientale. Ma ovunque si annidava un’ ingiustizia o un sopruso bastava chiamare Mimi’, il Combattente dalla cravatta rossa, per averlo immediatamente vicino a battersi per chi era in difficoltà. Le vergogne prodotte dal nostro sistema sociale ed economico sono state il leitmotiv della sua esistenza. Mai si è arreso. Anche di fronte alla malattia ha mostrato il pugno chiuso ed ha combattuto da eroe. Solo la morte lo ha fregato. Lui che aveva un cuore così grande da abbracciare tutti gli ultimi e gli sfruttati della terra ha dovuto cedere alle bizze del suo muscolo rosso pulsante in petto. Ma stamane una consapevolezza pervade tanti di noi. Quel suo cuore continuerà a battere forte e il sangue fiero e vigoroso continuerà a scorrere con vigore e determinazione in tanti che hanno apprezzato la tua vita dedicata agli altri, al disumano potere politico dominante, alle tante e quotidiane lotte contro la povertà, le privazioni, le denigrazioni sociali. Oggi possiamo dire che perdiamo un vero Compagno. Un abbraccio sincero e caloroso al figlio Gennaro e a tutta la sua splendida famiglia. Sapranno certamente onorare e rappresentare la memoria di un Padre che è stato il meglio si potesse avere. Ciao Mimi’ e grazie di tutto”.

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