POLITICA

Il risultato economico conseguito nel 2018 è peggiorato

L’analisi del consigliere di minoranza Menico Scala che non risparmia una nuova stilettata a Dino Ambrosino ed alla maggioranza. E per farlo snocciola una serie di numeri

Parlare di un bilancio economico di un Ente e cercare di farsi comprendere dai cittadini non è mai una cosa semplice a meno che non si faccia dell’insano populismo a base di slogan, mettendo insieme numeri, punti e virgola fino a quando il totale non somma l’importo desiderato.

Per quanto ci riguarda, a cinque anni di Amministrazione de “La Procida che Vorrei”, cercheremo di rappresentare le nostre considerazioni attraverso gli scritti di coloro, Revisore dei Conti e Corte dei Conti nella sua più recente relazione dell’Ottobre 2018 (che ovviamente, con tutta la trasparenza possibile, nessuno ha menzionato né posto in evidenza nel sito istituzionale) deputati al controllo.

Corte dei Conti: “Si registra per l’esercizio 2016 e 2017 il mancato reintegro sia delle anticipazioni di tesoreria che dell’utilizzo per cassa dei fondi vincolati”.

Revisore dei Conti: “L’ente non ha provveduto alla restituzione dell’anticipazione di tesoreria. L’anticipazione di cassa non restituita al 31/12/2018, ammonta ad euro 2.689.871,50”.

Revisore dei Conti: “L’ente non ha adottato particolari misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, anche in relazione all’obbligo previsto dall’articolo 183, comma 8 del Tuel”.

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Revisore dei Conti: “In merito al risultato economico conseguito nel 2018 si rileva un peggioramento di euro 1.104.925,61”.

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Revisore dei Conti: “Per quanto concerne l’obbligo di aggiornamento degli inventari si segnala che l’Ente non ha proceduto all’aggiornamento. L’Organo di revisione prende atto che la Giunta non indica al consiglio come ripianare il risultato economico negativo dell’esercizio”.

Revisore dei Conti: Dall’esame dello schema del rendiconto approvato dalla Giunta, risulta persistere l’incapacità dell’Ente a recuperare la quota di disavanzo da maggiore riaccertamento straordinario, nonché da riequilibrio ex art. 243 bis del TUEL. In particolare, a fronte di una quota di disavanzo da recuperare di euro 1.321.869,96 è stato recuperato soltanto euro 23.803,36, rinviando l’intera applicazione del residuo al bilancio di previsione 2019/2021.

Trovandosi, l’Ente, in stato di riequilibrio ex art. 243 bis del TUEL, il mancato recupero del disavanzo corrisponde al mancato rispetto del piano di riequilibrio e dei relativi obiettivi intermedi, obbligando l’Ente ad una seria riflessione, con conseguente deliberazione, circa la propria capacità di far fronte ordinariamente ai servizi essenziali.

Un ulteriore elemento che evidenzia criticità di bilancio è costituito dal continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria, rimasta priva di reintegrazione al 31/12/2018. La causa del ricorso all’anticipazione di tesoreria è il segno che l’entrata si verifica in misura minore rispetto alla spesa (cfr. andamento residui attivi su riportato), con la conseguente necessità di mettere in atto azioni atte a ridurre i tempi d’incasso”.

E’ grave che un rappresentante delle istituzioni come il delegato del Sindaco, manipoli a fini propagandistici i dati oggettivi trasformadoli in bugie e veleni. Davvero l’ennesima brutta pagina che questi amministratori stanno consegnando alle cronache (certamente non alla storia) della politica procidana. Per fortuna che c’è qualcuno che è contento di quello che sta facendo!

* CONSIGLIERE COMUNALE GRUPPO “PER PROCIDA”

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