POLITICA

Verità e serietà fanno un buon amministratore

Il consigliere di minoranza Menico Scala non ci sta e replica alle analisi finanziarie del consigliere Villani, dallo stesso definite “fantasiose

Da tempo avevo deciso di non replicare alle fantasiose analisi finanziarie del consigliere Villani che mescola numeri a casaccio, forse nella ricerca di portare il Comune al dissesto finanziario, certamente per fingere di avere un ruolo attivo e positivo nella gestione dell’Ente, fino ad assurgere a “donatore di sangue” nell’immaginario di qualche fan sprovveduto o che volutamente si comporta da tale. Poiché lo scritto di Villani ha indotto i più esagitati ad affermazioni gravi che mi auguro possano essere corrette, ritengo opportuno invitare innanzitutto lo stesso Villani a rettificare quanto affermato. Non c’è alcun mistero, né sperpero, né altro nel mancato pagamento della TEFA da parte del Comune alla Provincia prima e alla Città Metropolitana di Napoli poi tra il 2010/2015. L’importo è registrato tra i Residui passivi e nei Piani di riequilibrio e di Riaccertamento dei residui. Il Comune, come avvenuto in quegli anni e come avviene tuttora (rilevato annualmente da Corte dei Conti e Revisore Contabile) non riesce ad incassare l’intero ammontare della Tariffa Rifiuti. Basta un 10% di mancata riscossione e l’incasso si riduce di 300 mila Euro, salvo successivo contenzioso (che dura anni e/o rottamazioni). Peraltro in quegli anni si aggiunse il contenzioso ancora in corso per la vicenda SEPA con mancati incassi e oneri sostitutivi pretesi e trattenuti dallo Stato sui finanziamenti al Comune per comprendere come si scelse di onorare per prima gli impegni per pagare il dovuto alla Società quali il costo del personale e del trasporto fuori dall’isola, quello per il conferimento alle discariche, altrimenti il servizio si sarebbe interrotto. Non c’erano entrate sostitutive per sopperire ai minori incassi e si rinviava di regolare i conti per la TEFA.

Da chi si ritiene un perfetto amministratore e “docente” di finanza per fans sprovveduti, era il caso di buttar fango gratuito nella meschina speranza di catturare una presenza mediatica e qualche presunto consenso elettorale? Ma, l’Amministrazione precedente non era sola in queste decisioni obbligate per le condizioni dell’Ente con carenza di liquidità. La stessa scelta veniva fatta negli stessi anni da Comuni con ben altra disponibilità finanziaria, compresi i decreti ingiuntivi a carico del Comune d’Ischia, ad esempio, guidato dal sindaco Giosi Ferrandino, largamente premiato con le elezioni al Parlamento Europeo anche con i voti dei Villani e company locali. Ovviamente, neanche a dirlo, giudizio positivo per il “maestro” di gestione della cosa pubblica Ferrandino, contumelie per “quelli di prima”. Una osservazione sorge spontanea: quando l’attuale Amministrazione ha recuperato somme da Residui attivi per Tariffa Rifiuti arretrata (morosi, superfici abitative non dichiarate, etc.), perché non provvedeva a pagare i corrispondenti Residui passivi? Avrà ritenuto opportuno utilizzarli diversamente. Avrà anche fatto la cosa giusta ma il fatto diventa grave di fronte a quanto scritto e fatto credere.

La precedente Amministrazione scelse la strada del riequilibrio finanziario, avviando la riduzione del costo del personale che ad oggi è di circa 1,3 milioni di Euro l’anno. Insieme all’aumento delle tasse da parte di questa Amministrazione per un importo quasi pari e piccoli tagli ad altre spese, oggi c’è disponibilità di 3 milioni l’anno per far fronte al riequilibrio del Bilancio e alla sistemazione dei Residui in molto meno dei trent’anni cocessi. L’invito di Villani a fare “affari” acquistando i beni del Comune, ricorda più la svendita del patrimonio con le modalità praticate finora che un modo per sistemare i conti. Quanto all’ammontare delle passività del Bilancio che Villani spara alla grande, peraltro dovuto al nuovo sistema di Contabilità imposta dal primo gennaio 2015, una maggior serietà gioverebbe per prima a “quelli di oggi”. I Piani da essi approvati non riportano quelle cifre. Auspico che Villani, condividendo il mio scritto in modo da renderlo leggibile ai suoi amici sui social, contribuisca a ristabilire la realtà dei fatti, evitando ulteriori iniziative a tutela. 

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