CRONACA

Imprese “affondate” dal sisma, primo rimborso a Casamicciola

Arriva il primo contributo per un albergo che non ha più riaperto dopo il 21 agosto 2017. Grazie all’emendamento suggerito dal Comune, il Commissario ha liquidato una cifra doppia rispetto a quella prevista dall’ordinanza originaria

È in un certo modo un provvedimento storico. Parliamo del decreto firmato dal commissario alla ricostruzione Carlo Schilardi in favore dell’hotel Magnolia. Quasi 32mila euro di contributo, grazie all’ordinanza n.13 bis emanata recentemente, con la quale le cifre destinate alle strutture produttive rimaste completamente chiuse dopo il sisma del 21 agosto 2017 potranno ricevere il 60% della perdita di fatturato, anziché il 30% originariamente previsto dal provvedimento iniziale. Una modifica fondamentale che quindi consente agli imprenditori rimasti bloccati di poter beneficiare di un contributo raddoppiato: e per chi da quasi tre anni è costretto a fronteggiare le durissime conseguenze della sospensione della propria attività, si tratta di una differenza enorme.

Il Comune di Casamicciola aveva a lungo lavorato in tal senso, per ottenere questa modifica che va incontro alle esigenze degli imprenditori fortemente provati dall’emergenza-sisma, modifica caldeggiata dall’intera amministrazione, in particolare dal presidente del Consiglio comunale, l’avvocato Nunzia Piro: nei mesi scorsi si era infatti instaurato un dialogo con la struttura commissariale su una serie di proposte migliorative dei provvedimenti in questione, proposte poi in larga parte accolte e profuse nei provvedimenti prima accennati. D’altronde l’emergenza sanitaria non poteva non riverberarsi anche sulle misure post-sisma. Il Comune di Casamicciola aveva inviato due note al Commissario alla ricostruzione, Carlo Schilardi, per proporre alcune modifiche. Da Palazzo Armieri la risposta era arrivata dopo poche settimane, sentiti gli organi tecnici e giuridici a servizio del Commissariato.

Nel caso dell’Hotel Magnolia, una volta constatata l’esistenza di tutte le condizioni per l’erogazione del contributo è stato di conseguenza deciso che l’erogazione debba avvenire a termini dell’art.10 dell’ordinanza stessa, cioè il 70% entro trenta giorni dall’adozione del provvedimento, previa presentazione da parte dell’impresa beneficiaria di idonea polizza fideiussoria bancaria o assicurativa a garanzia dell’anticipo erogando e per un importo pari all’anticipo stesso, e il restante 30% a saldo del contributo complessivamente concesso da erogare entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta da parte dell’impresa beneficiaria, dopo la “presentazione del bilancio dell’ultimo esercizio costituente il biennio successivo alla ripresa dell’attività totalmente interrotta in conseguenza del sisma o della dichiarazione dei redditi relativa al medesimo periodo”.

D’ora in poi, dunque, saranno evase anche le altre istanze con l’erogazione dei contributi relativi per le imprese che dalla notte del 21 agosto di tre anni fa non hanno più potuto riaprire.

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