CULTURA & SOCIETA'

Incontro mondiale delle famiglie, le Diocesi campane a Pompei

La giornata si concluderà con la celebrazione della Messa (alle ore 19), presieduta dai vescovi campani che consegneranno alle famiglie il mandato ad evangelizzare

Oggi domenica 26 giugno, in conclusione del X Incontro Mondiale delle Famiglie, verrà vissuta una serata di preghiera e di festa contemporaneamente a Roma e nelle regioni d’Italia, sul tema “L’amore familiare, vocazione e via di santità”. In Campania tutte le diocesi si ritroveranno a Pompei. Il punto di raduno e d’accoglienza è stato fissato alle ore 16.30 nell’Istituto Bartolo Longo (via Sacra, 39). Alle ore 17 si partirà in pellegrinaggio verso il Santuario, accompagnati dal Rosario. Alle ore 18, nel piazzale Giovanni XXIII (lato campanile del santuario), si terrà un momento di festa, con la testimonianza di alcune famiglie. La giornata si concluderà con la celebrazione della Messa (alle ore 19), presieduta dai vescovi campani che consegneranno alle famiglie il mandato ad evangelizzare.

Copia di Un fragore in città

I vescovi della Campania hanno invitato a partecipare all’incontro di Pompei, nella consapevolezza del periodo particolarmente critico che le famiglie stanno affrontando, indirizzando loro una lettera.

«Famiglia – hanno sottolineato – non ti lasciare scoraggiare dalle difficoltà. Il Signore è sempre con te. Vi salutiamo con l’appello di san Giovanni Paolo II: Famiglia diventa ciò che sei. Famiglia credi in ciò che sei». Viene invocata la protezione della Santa Famiglia, una famiglia “provata dalla povertà e dall’esilio”, ma nella quale “ci si educa a riconoscere il progetto di Dio e ad aderirvi con fiducia”, il “luogo di gratuità, di presenza discreta, fraterna e solidale, che insegna ad uscire da sé stessi per accogliere l’altro”. Una famiglia “che ha coltivato la santità dell’ordinario”.

I vescovi invitano a “vivere la chiamata alla santità” nel quotidiano, con un susseguirsi di piccoli gesti: «La santità di genitori che crescono con amore i figli, che li educano con pazienza e rispetto, che li nutrono non solo del cibo, non pensano solo alla loro salute fisica e alla crescita culturale, ma trasmettono loro la fede non solo con le parole, ma con la loro testimonianza. Genitori che devono fare i conti ogni giorno con difficoltà economiche, che si prendono cura, non badando alla stanchezza, della disabilità di un figlio o di un genitore anziano, fidando sempre nella presenza del Signore». Richiamando Fratelli tutti, concludono: «È nella famiglia che si può costruire la “cultura dell’incontro”, così urgente per superare le avversità e i contrasti che oscurano il nostro tempo».

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Il X Incontro Mondiale delle Famiglie si sta svolgendo a partire dal 22 e si concluderà il 26 giugno, con tanti “centri”, uno più grande a Roma, e tanti più piccoli, ma non meno importanti in tutte le diocesi dei cinque continenti. È la forma inedita, “multicentrica e diffusa” scelta dal Papa e dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. In questo modo è stato possibile far partecipare tutte le famiglie cattoliche all’Incontro, secondo gli obiettivi indicati in “Amoris Laetitia”.

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