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Infedeltà patrimoniale, sarà processo per la “dynasty” Lauro

Il Gup ha respinto l’eccezione sollevata dalla difesa nella scorsa udienza, e ha rinviato a giudizio tutti i cinque indagati

Sarà il processo ad accertare eventuali responsabilità nella vicenda che vede coinvolta la famiglia Lauro, nota per l’omonima compagnia di navigazione operante nei trasporti marittimi del Golfo di Napoli. Il giudice dell’udienza preliminare ha infatti disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il processo avrà inizio il prossimo 18 ottobre, davanti al Tribunale di Napoli, Undicesima Sezione, Collegio A. Ieri il Gup ha sciolto la riserva sull’eccezione di nullità sollevata dall’avvocato Luigi Tuccillo, legale di fiducia di Salvatore Lauro. Il legale aveva infatti mosso alcuni rilievi sulle modalità di esercizio dell’azione penale. Il giudice, dopo aver dedicato alcuni giorni allo studio delle argomentazioni, ha respinto l’eccezione. Si è così passati a celebrare l’udienza, al termine della quale, a pomeriggio inoltrato, è arrivato il responso citato in apertura.

Le accuse riguardano il reato di infedeltà patrimoniale, che viene contestato a Salvatore Lauro nella qualità di presidente del CdA della Alilauro spa dal 30 aprile 2012 al 26 gennaio 2018 e presidente del CdA della Lauro.it spa – società che partecipa al 49 per cento la menzionata Alilauro spa – dal 1 aprile 2009 al 25 settembre 2017 e socio unico della medesima società dalla sua costituzione fino a tutt’oggi nonché quale firmatario dei contratti del 2 aprile 2015 sotto indicati stipulati in virtù delle delibere adottate in data 1 aprile 2015 da Alilauro spa e Lauro.it spa. Lauro Annamaria invece è chiamata a rispondere nella qualità di componente del cda della Alilauro nel periodo compreso dal 12 luglio 2006 al 26 gennaio 2018 e quale firmataria in tale veste dei medesimi contratti. Maria Celeste Lauro dovrà difendersi dalle accuse in quanto componente del Cda Alilauro fino al gennaio 2018 e in quanto firmataria dei contratti e delle delibere incriminate oltre che quale amministratore delegato della stessa Alilauro prima e presidente del CdA poi (fino al 15 aprile 2019).

L’accusa verso Salvatore Lauro, Annamaria Lauro, Maria Celeste Lauro, Maria Sole Lauro, Milena Di Pierri, è di infedeltà patrimoniale, reato previsto dall’art. 2634 del codice civile, in concorso tra loro per motivazioni diverse

Per quanto riguarda invece la posizione di Maria Sole Lauro, si legge: “In qualità componente del CdA della Lauro.it spa dal 7 agosto 2017 sino a tutt’oggi (società controllante Alilauro al 49% ed interamente partecipata dal padre Lauro Salvatore), amministratore delegato e rappresentante di impresa della Lauro.it spa dal 25 settembre 2017 sino a tutt’oggi e in tale veste firmataria del contratto di fitto di ramo d’azienda sotto indicato datato 31 maggio 2018, nonché nella stessa veste firmataria dell’addendum del contratto di locazione a scafo nudo sotto indicato”. Infine la posizione di Milena Di Pierri, amministratore delegato della Lauro.it prima e presidente del CdA della stessa società poi (carica a tutt’oggi detenuta) su cui nel decreto di citazione è scritto: “avendo un interesse in conflitto con la società Alilauro spa in violazione dell’art. 2391 codice civile (interessi degli amministratori, ndr) ed al fine di procurare alla Lauro.it, società controllante la Alilauro e interamente partecipata da Lauro Salvatore (padre di Lauro Maria Celeste, Lauro Maria Sole e Marito di Di Pierri Milena nonché fratello di Lauro Annamaria) un ingiusto profitto stipulando e/o concorrendo alla stipula dei due contratti del 2 aprile 2015”, finendo per cagionare intenzionalmente alla società Alilauro “un danno pari ad euro 6.579.460 tra il 2015 e il 2018 a tutto vantaggio della conduttrice Lauro.it partecipata interamente da Lauro Salvatore”.

La prima udienza è stata fissata al 18 ottobre davanti alla Undicesima Sezione del Tribunale di Napoli, collegio A

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Un secondo episodio vede indagati sempre per infedeltà patrimoniale in concorso i soli Salvatore Lauro, Annamaria Lauro e Milena Di Pierri nelle rispettive vesti di presidente del CdA della Lauro.it, di componente del CdA prima e amministratore delegato della Alilauro poi e di amministratore delegato della Lauro.it spa, per un danno pari a circa 38mila euro, verificatosi nell’anno solare 2016.

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Una terza accusa riguarda tutti i protagonisti di questa vicenda. I quattro Lauro e la Di Pierri, infatti, secondo l’accusa avrebbero stipulato contratti tra Alilauro spa e Lauro.it che avrebbero causato negli anni dal 2011 al 2019 addebiti alla prima società per svariate centinaia di migliaia di euro in assenza di specifiche pattuizioni contrattuali. La persona offesa è Rosaria Lauro, sorella di Salvatore ed Annamaria, assistita e difesa dall’avvocato Michelangelo Morgera. L’articolata denuncia della donna diede il via all’indagine da parte della magistratura che si concretizzò tra l’altro attraverso attività di polizia giudiziaria, informazioni rese dalle persone informate dei fatti e acquisizioni di documentazione varia. 

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