CRONACA

Interventi idrogeologici, la Regione “bacchetta” il Comune

Nuovo sollecito all’ente del Capricho sullo stato di attuazione del progetto di sistemazione idrogeologica da oltre 3 milioni di euro

Sta raggiungendo temperature caldissime il confronto tra Regione e Comune di Casamicciola sulle tematiche idrogeologiche. Se da una parte l’ente del Capricho fa pressione per ottenere l’intervento volto alla pulizia dei canali tombati di raccolta delle acque, la Regione per tutta risposta aveva più volte richiesto al Comune a che punto era arrivato l’ “intervento di sistemazione idrogeologica” del valore di 3 milioni e 100mila euro.

La pretesa della Regione si poggia sul fatto che le zone interessate dagli alvei, non solo nel comune termale, sono oggetto sin dal 2016 di cospicui finanziamenti, per la sistemazione e manutenzione, i cui soggetti attuatori sono proprio i Comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e la Città metropolitana

A dicembre era giunto a protocollo un invito che era quasi un’intimazione, chiedendo di trasmettere “con cortese sollecitudine e comunque non oltre dieci giorni dal ricevimento della presente, una dettagliata relazione in merito allo stato di attuazione dell’intervento in parola, corredata di crono programma, con scadenze precise e sequenziali, dei tempi occorrenti fino all’ultimazione dei lavori dello stesso”.

Un mese dopo, stante il silenzio del Capricho, l’ordine è diventato perentorio, sollecitando la trasmissione della relazione “ad horas”. La pretesa della Regione si poggia sul fatto che le zone interessate dagli alvei, non solo nel comune termale, sono oggetto sin dal 2016 di cospicui finanziamenti, oltre quattro milioni e mezzo di euro, per la sistemazione e manutenzione ordinaria e straordinaria, i cui soggetti attuatori sono proprio i Comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e la Città metropolitana. Inoltre, secondo la Regione l’adozione dei provvedimenti in materia di salvaguardia e tutela della pubblica e privata incolumità, a norma dell’art. 54 del Tuel e del Dlgs 1/2018 resta nella “competenza del sindaco,nella qualità di Autorità locale di Protezione civile”, il quale deve anche porre in essere ogni azione e provvedimento, per ottemperare alle prescrizioni dettate dai piani stralcio per l’assetto idrogeologico, per la tutela della incolumità pubblica e privata e per la salvaguardia dell’ambiente.

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