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«Io, artista non vedente, ho abbracciato il mondo in un respiro»

La storia di Giacomo Pietoso, conquistato ed ispirato dal faro di Punta Imperatore. Ha dormito nel resort nato in uno dei fari più belli e antichi del Mediterraneo, dedicandogli una serie di dipinti. Che dal 24 marzo sono in mostra permanente. E dalle sue sensazioni ("non avere la vista amplifica gli altri sensi") nasce anche un libro di poesia

Un tramonto, il mare, la luce della lanterna. Le finestre che affacciano sull’azzurro, le sfumature  cromatiche dell’alba. Giacomo Pietoso ha potuto soltanto immaginare e s’è dunque lasciato trascinare da suoni e profumi, sensazioni e pensieri. Così il soggiorno al Faro Punta Imperatore dell’artista non vedente, nei mesi scorsi, si traduce oggi in una serie di straordinari dipinti: un omaggio alla bellezza del luogo, attivo da 132 anni, tra i fari più antichi del Mediterraneo, che dallo scorso luglio si è trasformato in un accogliente resort, il primo in Italia della società tedesca Floatel GmbH, specializzata nella valorizzazione di fari in tutta Europa.

Da domenica 24 marzo le 17 opere di Pietoso sono esposte in collezione permanente al Faro, che domina uno dei promontori di Forio, e che propone quattro camere esclusive, cui si accede attraverso un sentiero di 155 gradini. 

“Credo che chi abbia la vista si perda nell’assoluto del dominio nel mare, qui invece i miei sensi sono stati letteralmente amplificati da mille sensazioni, dalle vibrazioni del vento, della pioggia, dell’aria. – racconta l’artista – La diversità è una ricchezza che non va sprecata e un luogo così poetico, dove il tempo sembra fermarsi, non poteva non alimentare il mio processo creativo”.

Nato ad Acerra, Giacomo Pietoso ha perso la vista nel 2008 a seguito di un grave incidente, che l’ha costretto a rinunciare alla sua carriera di poliziotto. “Ho trascorso un mese in coma, mi sono risvegliato in un centro riabilitativo. Ho provato in tutti i modi a recuperare la vista, ma i nervi ottici si erano atrofizzati. Per un attimo, sono morto. E alla fine ho visto l’incidente come un’opportunità: così ho ripreso in mano la mia vita attraverso una passione sopita, la scrittura, e una del tutto nuova, l’arte pittorica come forma di espressione della sua anima poetica”. La sua arte ha avuto riconoscimenti importanti, recensioni e prestigiose critiche d’arte.

La storia (e la favola) di un uomo che perse la vista in un incidente stradale nel 2008 dovendo così rinunciare alla sua carriera da poliziotto: «La vita? A volte è tremenda, ma resta meravigliosa»

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Al Faro Punta Imperatore di Forio Pietoso ha dedicato, insieme alla serie di 17 dipinti che resteranno visibili nella struttura, anche un volume di poesie, che si intitola “Vieni al Faro” ed è edito dall’associazione “Colorando i Pensieri”, grazie alla sensibilità della presidente Monica Picardi, che con Anna Esposito è anche curatrice della mostra.

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“Era un sogno da bambino quello di dormire in un faro – racconta nell’introduzione – Dormire e poi svegliarmi in un faro per me era un po’ come abbracciare il mondo in un solo respiro. Ero già stato in un faro e l’aria che avevo respirato sembrava una dolce stregoneria di eterno, direi una cura per l’anima. Il sole, il vento, le stelle in un faro non si fermano soltanto su vestiti, ma ti attraversano l’anima e non ti lasciano più. Così durante la attesa del Natale ed il nuovo anno che arrivava avevo iniziato le ricerche per dormire in un faro e salutare il vecchio anno e abbracciare quello nuovo. Un’esperienza unica, forse irripetibile. Anche se qualche volta è tremenda la vita resta meravigliosa”.

“La storia di Giacomo Pietoso ci ha conquistati e sorpresi e la sua sensibilità, insieme all’esempio di una persona così vitale ed entusiasta, ci è sembrata perfettamente in linea con il progetto visionario del Faro Punta Imperatore, che in questi mesi ha attratto artisti e scrittori, attori e personalità di spicco, tutti egualmente motivati a ritrovare l’armonia con il mondo in un luogo di così forte identità, dove siamo riusciti a costruire percorsi di ospitalità di assoluto comfort preservando storia e identità del luogo”, sottolinea il direttore della struttura, Fabio Mattera, in sintonia con Tim Wittenbecher e Marc Nagel, founder di Floatel GmbH, la società che si è aggiudicata la concessione del Faro dall’Agenzia del Demanio per 50 anni. 

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