POLITICAPRIMO PIANO

ISCHIA, LA COMMISSIONE E I VELENI DI PALAZZO

Enzo, come nella battaglia navale, ha colpito e affondato Pasquale Balestrieri e Giustina Mattera, accertandosi anche un attimo prima della votazione che il candidato al Paesaggio rimanesse escluso dalla cinquina. L’asse con gli “Sciupatiello’s” messo su da Ida De Maio per far saltare il banco che è saltato per il mancato tradimento di un consigliere di maggioranza

Tranquilli, sono lontani i tempi delle notti dei lunghi coltelli, delle riunioni fiume, di quei confronti che spesso si giocavano sul filo dei nervi e dove una parola fuori posto poteva determinare il cammino o meno di un’amministrazione comunale. Tiemp bell e na vot, verrebbe voglia di dire, perché il panorama ad Ischia adesso è decisamente mutato rispetto ad un passato nemmeno così remoto. Ieri sera, al termine della seduta di consiglio comunale di Ischia – quella nella quale, per intenderci, è stata eletta la nuova commissione Paesaggio (composta da Roberto Bernardo, Vincenzo Salvato, Raffaele Masturzo, Nunzio Arcamone e Michele Patalano, i consiglieri comunali Pasquale Balestrieri e Giustina Mattera (come già raccontato nell’edizione di ieri del nostro giornale) hanno salito qualche gradino e si sono chiusi a doppia mandata nella stanza del sindaco Enzo Ferrandino.

Esprimendo al primo cittadino tutto il malcontento per non aver piazzato nella predetta commissione il loro “tassello”, quel Ciro Di Meglio tanto caro al dottore Luigi Mattera. Il cardiologo e la nutrizionista non hanno affatto nascosto al primo cittadino la delusione per essere rimasti fin qui, dall’inizio del percorso amministrativo, a bocca asciutta. Niente assessore, niente membro della commissione, nulla di nulla. Insomma, banditi sin da quando nel corso della campagna elettorale chiesero il sostegno di Ottorino Mattera, che nel frattempo era stato messo al bando da Enzo Ferrandino. Uno sgarbo mai perdonato dal sindaco, una mossa che di fatto ha segnato il destino del duo Balestrieri-Mattera prima ancora si aprisse la consiliatura bis del commercialista. Inutile sottolineare come la protesta dei due non abbia minimamente scalfito il capo dell’amministrazione comunale che ha creato numeri e condizioni per potersi muovere in assoluta autonomia.

Tra l’altro, a voler mettere ancor più il dito nella piaga per i poveri Pasquale e Giustina, c’è anche un altro dettaglio. Secondo quanto riferiscono fonti interne alla maggioranza (bulgara), pare che la sospensione dei lavori della civica assise per venti minuti, sancita proprio nell’imminenza della votazione della Commissione Paesaggio, sia servita proprio per fare ultimo “check”. Insomma, Enzo ha voluto che si facessero bene i conti per accertarsi che i cinque prescelti ottenessero tre voti a testa, lasciando con un pugno di mosche in mano gli “Sciupatiello’s” che disponevano soltanto di due cartucce. Insomma, operazione non soltanto studiata chirurgicamente ma della cui funzionalità ci si è voluti accertare anche un’ultima volta, a dimostrazione di come fosse chiara e marcata la volontà di colpire e affondare, per usare un termine da battaglia navale. Ieri sera anche Luigi Mattera, padre di Giustina e padre putativo della lista di riferimento, è andato via dal palazzo municipale di via Iasolino scuro in volto e nella mattinata di ieri non avrebbe nascosto affatto il suo disappunto ad alcuni rappresentanti dell’amministrazione ischitana.

Attenzione, però, perché i due esponenti di “Vivere Ischia” non sono stati gli unici a pagare dazio e ad uscire con le ossa rotta dalla nomina di questa benedetta commissione. C’è un’altra vittima illustre e risponde al nome del vicesindaco Ida De Maio. Come è noto l’avvocato è stata al centro di un braccio di ferro con Alessandro “Coca Cola” Migliaccio: lei voleva fortemente Carlo Starace, lui Roberto Bernardo. Alla fine l’ha spuntata Migliaccio e certo per la De Maio non è il massimo della vita. Perché, tradotto nel politichese più brutale, significa che la massima espressione della sua lista non ha i consiglieri comunali che la supportano. E allora la domanda viene spontanea: siamo certi che sia valsa la pena andare ad un muro contro muro senza sapere di indossare il casco protettivo? Ma c’è dell’altro ed anche stavolta bisogna dare atto al sindaco Enzo Ferrandino di essere stato bravo ad evitare una “trappola” che proprio la sua vice voleva tendergli. Pur di infilare il suo prescelto nella commissione, Ida De Maio (che attenzione, in quanto assessore non ha diritto di voto) aveva avviato trattative con Pasquale Balestrieri e Giustina Mattera per piazzare il proprio “cavallo”. Ma come, direte voi, e il terzo voto? Bene, quello era stato individuato nel consigliere comunale Adriano Mattera. Sarebbe stata una vera e propria “mattonella” (che poi si sarebbe rivelata comunque autolesionistica, visto che la De Maio minimo ci avrebbe rimesso la poltrona di vicesindaco), ma proprio il buon Adriano non se l’è sentita di voltare la faccia ad Enzo Ferrandino. Il quale, a quel punto, ha preso in mano le redini della situazione ed ha a sua volta “sgambettato” la sua vice, rimasta con un pugno di mosche tra le mani. Resta da chiarire, al di là di ogni considerazione, cosa farà da grande il suo Balestrieri-Mattera. Visto che non si tocca palla, creare un polo di minoranza consentirebbe loro di occupare uno spazio in grado di crescere nel tempo. Ma a quanto pare non è questo che alletta, “rimanere nella giocata” forse continuerà ad essere la soluzione più gettonata. Che dire, quando non puoi sederti a tavola, accontentati delle briciole. E chest’ è…

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