ARCHIVIO 3

Ischia Ponte è un centro storico unico, ma incompleto

Il tema affrontato  del Museo del Mare, non può essere trattato in maniera avulsa da un discorso complessivo su quello che oggi è l’antico Borgo di Ischia Ponte. Nonostante che il Castello Aragonese, la baia di S.Anna, la Torre di Michelangelo offrano uno spettacolo ineguagliabile, Ischia Ponte passa, in maniera traumatica, da una frequentazione frenetica estiva ad una desolazione del periodo invernale. Si è già fatto notare come il successo di ristorantini, bistrot, gelaterie, paninerie, non è sufficiente a “ trattenere” i turisti nel borgo. I turisti sono essenzialmente “ di passaggio”. Non comprano nei negozi esistenti o comprano poco. E forse, la crisi commerciale non invoglia gli investitori più importanti, titolari di boutique, di prestigiose catene commerciali, ad aprire punti di vendita nell’antico borgo. Insomma, bisogna ravvivare Ischia Ponte, bisogna che l’Amministrazione comunale impianti un progetto di sviluppo. Bisogna cucire, in un unico disegno, le attrattive del Castello Aragonese,la baia di S.Anna, la Torre di Michelangelo, il Museo del Mare, il Museo Diocesano, le belle Chiese, il collegamento di via Nuova Cartaromana al centro del borgo , attraverso la caratteristica via Soronzano, di recente migliorata attingendo ai fondi Gac ( ma perché non si è pensato al Museo del Mare nel progetto Gac , Gruppi di azione costiera? Non è quella di valorizzare la pesca la finalità principale del Fondo Europeo Pesca di cui alla misura 4.1 FEP  Campania? E un Museo che ne ritraccia la storia, non contribuisce a diffondere l’amore per questa nobile e antica attività?) Occasione persa, speriamo per il futuro!  Ancora, nel disegno complessivo deve rientrare un collegamento a mare, con struttura lignea leggera, tra il Piazzale delle Alghe e gli scogli di S.Anna, così come bisogna prolungare il camminamento dalla Torre di Michelangelo alla chiesetta sconsacrata, con conseguente disboscamento e valorizzazione del terreno retrostante. E poi resta la struttura dell’attuale sede locale dell’INPS. L’istituto previdenziale potrebbe essere tranquillamente delocalizzato nell’area del Polifunzionale. Lo stabile dello Stradone deve diventare sede di una infrastruttura pubblica, capace di moltiplicare l’attrattività turistica del borgo. Può essere un Centro Polivalente, per accogliere mostre di artisti locali , concerti, incontri culturali, manifestazioni giovanili. Può diventare un luogo dove poter esercitare tutta la creatività e lo spirito di iniziativa della moltitudine di Associazioni no-profit del terzo settore, del volontariato della solidarietà, delle Associazioni culturali, sportive e promotrici di eventi. Per l’attuazione di questo disegno, però, è essenziale che si sblocchi il recente sequestro del costruendo parcheggio coperto, con annessa Sala polivalente, nella Siena. Il parcheggio lo avrei voluto altrove, alle spalle del Palazzo Scalfati, avrei lasciato inalterato il polmone verde della Siena, costruendo, a ridosso della spiaggia, un semplice camminamento, fino allo Scuopolo. Ma le cose sono andate diversamente e il combinato disposto dell’inazione comunale con gli appetiti privati, hanno determinato tutt’altro percorso. Ora non possiamo più aspettare, dobbiamo chiudere assolutamente il centro del borgo al traffico veicolare, usufruendo del parcheggio coperto. Il sequestro operato dalla Guardia Costiera, su disposizione del Gip Quatrano, per sversamento a mare di un mix di acqua termale, residui di terriccio e cemento e liquidi di lavaggio ( rifiuti speciali non pericolosi) dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che il mare è un bene prezioso da salvaguardare. Ischia Ponte ha tutte le chances e tutte le potenzialità per pulsare d’inverno come d’estate. E’ da qui che può partire una lusinghiera destagionalizzazione del turismo

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex