CRONACA

Comunità Flegrea, l’ultimo schiaffo di Vito Iacono

L’ex consigliere comunale polemizza sulla presenza del Comune di Forio come capofila di un raggruppamento di enti candidati al titolo “European Community of Sport” per il 2024. E va all’attacco con accuse pesanti…

«Il comune di Forio risulterebbe essere capofila di un raggruppamento di comuni candidati al titolo “European Community of Sport” per l’anno 2024. Non entro nel merito in ordine alla circostanza che Forio sarebbe capofila di un raggruppamento dalla denominazione “Comunità Flegrea dello Sport”(?), non mi appassionano i titoli, ma i contenuti. E qui ne vedo veramente pochi. Prima di candidarsi e di proporsi come capofila sarebbe stato opportuno un esame di coscienza per verificare se nel nostro comune vi è la consapevolezza del valore dello Sport e di Comunità». Inizia così una nuova stoccata di Vito Iacono, già consigliere comunale di Forio, presidente della locale squadra di basket e anche papabile candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative.

La Comunità dello sport è una cosa che proprio non va giù all’imprenditore foriano che non a caso aggiunge: «Non so chi, come e perché ha promosso questa iniziativa, non so cosa e chi ci sia dietro, non so se è partita dal basso coinvolgendo ed ascoltando prima il mondo dell’associazionismo sportivo che opera sul territorio. Ma se così fosse stato chi ha proposto questa candidatura, immagino uno che viene da fuori, come sempre, evitando di offendere sensibilità, intelligenze, passione e sacrifici, è anche questo lo sport, avrebbe potuto così conoscere che lo sport nel nostro paese è, nella migliore delle ipotesi, la occasione per alimentare qualche sporco affare per la gestione delle strutture sportive, è lo strumento per punire qualcuno che non la pensa come chi guida il paese, e tanto, tanto (poco) altro.

E lo specchio della cultura sportiva è l’idea di gestire i rifiuti dentro i templi della formazione e della crescita dei nostri giovani, è la circostanza che nessuna struttura sportiva è dotata delle minime dotazioni e certificazioni di sicurezza, è lo stato di incuria e di degrado e di abbandono in cui vengono tenute le strutture sportive e gli unici che provano a limitare sporco e degrado, le associazioni sportive, invece di essere aiutate vengono ingiustamente accusate, insultate e bistrattate».

Non ha ancora concluso il suo sfogo Vito Iacono, che tira le somme con le sue ultime (amare) considerazioni: «Senza poi dover ricordare le palestre scolastiche chiuse, o aperte solo a pochi, i campi all’aperto chiusi con i nostri giovani e gli ospiti costretti ancora a scavalcare per qualche tiro a canestro e che sono decenni che non solo non viene realizzata, ma non vi è una benché minima idea, un progetto per realizzare nuove strutture sportive, una tendostruttura, una piscina, una pista di atletica, un campo di bocce. Nulla. Grande Tristezza!»

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