CULTURA & SOCIETA'

La festa del porto tra tappa in vela e incontro alla Pagoda per una mini sfilata

DALLA PAGODA AL PALAZZO REALE FRA MUSICHE E NARRAZIONI PERCORSO DI FIGURANTI SCELTI IN COSTUME D’ EPOCA la Velaggiata che parte domani domenica 18 settembre alle 12.00, è organizzata dalla Lega Navale Ischia e dall’Associazione Vela Latina Monte di Procida con la partecipazione degli studenti dell’ indirizzo nautico dell’I.I.S. Cristofaro Mennella di Ischia – Nel pomeriggio di oggi sabato 17 settembre alle 17.00 Passeggiata Urbana Musicale – Incontro alle 16,45 ai giardini superiori della Pagoda sulla Riva Sinistra del Porto d’Ischia a cura di: Associazione PAN, Circolo LAV Isola d’Ischia con la partecipazione dell’ avv. Giovannino Di Meglio e accoglienza degli studenti dell’Istituto I.I.S. Cristofaro Mennella

Ripassiamo la storia, quella moderna che ha visto fin’ora rievocare l’evento epocale del 1854 in varie edizioni a partire dal 1954 quando si organizzò la festa del primo centenario dell’apertura del porto borbonico. Poi sono venute le altre edizione rievocative di vario spessore. Dopo quella del 2004 c’ è stata l’edizione dopo dieci anni, del 17 settembre 2014 con con una nuova programmazione ricca ed articolata, per celebrare in continuità i primi 160 anni che ci separavano da quella storica data che vide trasformato l’antico lago di Villa Bagni ai piedi della Casina Reale, in porto per le future generazioni, perché così credeva, ed a ragione, il Borbone.

RE FERDINANDO II DI BORBONE E LA REGINA MARIA CRISTINA DETTA TETELLA FIGURANTI LO SCORSO ANNO

Facendo un salto ancora all’indietro, sono passati ben 18 anni da quelle straordinarie celebrazioni relative invece al 150esimo anniversario del Porto di Ischia vissute in pompa magna con il coinvolgimento di tutti e sei i Comuni dell’isola e le rispettive popolazioni. Fu una festa grande quella del 17 settembre del 2004, indimenticabile, assai più grande di quella del primo centenario del 1954, che pure lasciò il segno con documenti scritti e d’immagine. Nel 2014 accadde che venne la felice idea all’assessore di quel tempo Isidoro Di Meglio, il quale interpretando anche il pensiero favorevole del Sindaco in carica Giosi Ferrandino ( oggi deputato europeo), dell’amministrazione comunale tutta e di quanti altri lo sostennero, e rifacendosi inoltre allo straordinario successo che riportò la manifestazione di dieci anni prima 2004, decise di riproporre, in occasione del decennale corrente , e per il futuro addirittura ogni dieci anni, la festa rievocativa del porto borbonico in modo che si conferisse all’evento una continuità storica soddisfacente per le generazioni contemporanee, ravvicinando maggiormente i tempi.

RIEVOCAZIONE APERTURA DEL PORTO 150° ANNIVERSARIO 17 SETTEMBRE 2004

Si pensò che i tempi ravvicinati avessero più senso e bene accette le scadenze decennali piuttosto che quelle centenarie e cinquantenarie che potranno essere godute soltanto dai posteri, nella impercettibile lontananza dei tempi stessi. Infatti 50, 100 e 150 anni, a date specifiche, sono troppi per rivivere la rievocazione di un evento storico come quello dell’inaugurazione dell’apertura dell’antico lago trasformato in ciò che divenne da subito il Porto d’Ischia. Così che nel ricordo del successo che riscosse l’evento del 2004, si riorganizzò l’edizione del 2014. Da quell’anno per i festeggiamenti rievocativi dell’apertura del Porto di Ischia nasce la continuità, anno dopo anno, per cinque anni consecutivi fino a due anni fa anno 2019 con innovazioni nel programma e spettacolari fuochi piromusicali in mezzo al porto con la bellezza e l’ entusiasmo dell’attesa. In quei nuovi festeggiamenti, un ruolo determinante lo ebbero le Associazioni Proloco San Alessandro e Villa Bagni che supporterono l’Ente organizzatore, il Comune d’Ischia, con propri collaudati figuranti, nella rievocazione storica della Passeggiata del Re Ferdinando con la Corte per il corso principale di Ischia, accompagnati dai Fucilieri borbonici e dalla banda borbonica della Fanfara dei Vigili del Fuoco di Napoli.

IL DIGNITARIO DI CORTE FIGURANTE ANDREA IMPAGLIAZZO

Una collaborazione più che naturale e preziosa, quella degli organizzatori dell’importante parata storica in costume d’epoca di San Alessandro. A beneficio di tanto, la trasformazione dell’antico lago in moderno porto, fu un’opera mirabile e di grande intuizione commerciale e di sviluppo sociale voluta a quel tempo, da Re Ferdinando II di Borbone che si impegnò personalmente a che i lavori potessero iniziare con celerità e portati a compimento nel più breve tempo possibile. Infatti il 17 settembre di quel lontano 1854 il nuovo Porto di Ischia fu viva realtà. E con esso anche il monumentale Tempio annesso, l’attuale Chiesa di Portosalvo, che a distanza di soli otto giorni vide gettate le sue fondamenta per svettare poco dopo sulla riva del Porto quale straordinario esempio di benenevolenza reale del Borbone amico e benefattore della nostra isola. Le cronache del tempo così descrivono lo storico evento dell’apertura de Porto d’Ischia: “ Nel dì 17 settembre 1854, alle ore 5 pomeridiane, il porto veniva inaugurato alla presenza della Corte, isolata in una pagoda posta su di una collina a nord dell’entrata di esso.

Tutti i legni di qualunque fossero tonnellaggio furono obbligati di venire a prendere parte alla regata. Il giornale uffiziale di Napoli nel giorno appresso 18 settembre 1854 num. 203, descriveva la cerimonia così – “Circa dugento legni pavesati a festa fra il rimbombo di artiglierie ed i concerti di bande musicali entravano nel porto novello, e vi facevano varie evoluzioni. Un’immensa calca di spettatori era radunata sulla riva del porto. Il Re colla sua real famiglia, che da vari mesi soggiornava in Ischia godevano di sì delizioso spettacolo, da un loggiato a bella posta costruito su d’una collina a ponente dell’entrata del porto. Precedea la Lancia del particolar servizio del Re, comandata dal capitano Criscuolo , che da marangone, sommozzatore di Santa Lucia, era divenuto capitano della Lancia particolare di Ferdinando II. Seguivano le altre lance di particolare servizio; indi i reali piroscafi , il Tancredi, la Saetta, il Delfino, l’Antelope, la Cristina; poi i legni della Marina Mercantile dell’isola, principiando dalle paranzelle, terminando ai minuti gozzi da pesca”.

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17 SETTEMBRE 1954 PRIMO CENTENARIO DELL’ APERTURA DEL PORTO I FESTA CON MUSICA E CANZONI A PIAZZA DEGLI EROI

Questa preziosa descrizione d’epoca offre l’idea di come il popolo isclano di metà ottocento visse l’avvenimento, anche se l’autorità amministrativa locale (Sindaco e Giunta) disertò per protesta la cerimonia, perché riteneva (a torto) che l’apertura del vecchio lago trasformato in porto arrecasse grave danno alla comunità e ai pescatori che vi pescavano. Sedici (2004) anni fa e sei (2014) anni fa , le celebrazioni per l’anniversario dell’apertura del porto borbonico, mobilitarono un paese. Poi sono state realizzate altre cinque edizione.Dovevano esserci anche le edizioni del 2020 e 2021,ma entrambe saltate per l’emergenza sanitaria da Conona virus covid-19 . Oggi, chi ha superato la quarantina, si rifiuta di attendere (si fa per dire) anniversari a scadenza lunga per rivivere l’evento più importante degli ultimi due secoli della storia dell’isola d’Ischia, anche perché gli ischitani fortunati ad essere presenti e godersi la festa sarebbe soltanto i …neonati di oggi . Ecco perché l’idea di festeggiare ogni anno fa piacere a tutti. Festeggiare quindi anno dopo anno una ricorrenza di così grande valenza storica e sociale oltre che turistica e culturale, rivaluta l’alto grado di civiltà di un popolo, quello isclano che fa della storia e delle tradizioni della sua terra, l’arma vincente di tutte le sue battaglie. Due anni e l’anno scorso siamo rimasti all’asciutto, perche vinse il Covid che ancora circola nelle nostre vite finchè non si estingue del tutto e ci lasci in pace e ci consente di rivivere come ci fa piacere farlo le nostre tradizioni, la nostra storia. Ormai apparte le interruzioni forzate per la pandemia, la festa del porto la si rievoca il 17 settembre di ogni anno, Quest’ anno 2022 si riprende, non alla grande, ma con quel poco che basta per rievocare un evento che fa parte della nostra storia primaria e per questo dobbiamo gioire e far festa lo stesso.

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Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

antoniolubrano1941@gmail.com

info@ischiamondoblog.com

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