Focus “Profondo” low cost, l’isola s’interroga”,ENZO FERRANDINO «Rigeneriamo il prodotto-Ischia, e il low cost sparirà»

«Dobbiamo intenderci su una premessa: fare semplicemente la lotta al low cost è un falso problema, a mio avviso. Il low cost è la conseguenza di una carenza di domanda del prodotto turistico Ischia. Quindi, si riesce a vendere tale prodotto soltanto a prezzi bassi. Tutti, dalla società civile alle associazioni di categoria, dobbiamo porci il problema di come far aumentare la domanda del nostro prodotto turistico, cosa che, come dettato dalle leggi dell’economia, provoca automaticamente l’aumento del prezzo. Per creare un aumento della domanda dobbiamo avere la capacità di convertire, o quantomeno riconvertire, il prodotto turistico ischitano migliorando la qualità a ogni livello: nelle strutture ricettive, nei servizi, negli atteggiamenti e nei comportamenti degli ischitani nel loro quotidiano, ad esempio con un uso responsabile delle auto, evitando di inzaccherare il paese con il deposito di immondizia fuori dagli orari stabiliti, curando le facciate dei propri edifici. Ciò vale ovviamente anche per gli operatori turistici nell’ambito della ristorazione, dove bisogna cercare di garantire qualità del servizio a prezzi onesti. Lo stesso vale per i trasporti; noi come amministrazione di Ischia stiamo cercando di promuovere politiche di mobilità alternative per garantire maggiore ordine sulle strade. In sostanza bisogna reinterpretare Ischia nella sua complessità:  chiaramente è una strada lunga, che necessita di una serie di passaggi e che noi stiamo cercando di interpretare nella migliore maniera possibile, ma servirà anche un’azione sinergica con gli altri Comuni dell’isola. È arrivato il momento di investire tutti insieme in una efficace politica di comunicazione, che diffonda l’immagine di una vera isola dove poter trascorrere le vacanze nel modo migliore. Lavorando in questa direzione, rigenerando l’intero comparto turistico, il low cost progressivamente sparirebbe».