CRONACAPRIMO PIANO

La Guardia Costiera già pensa all’estate, Cipresso: «Sarà un tour de force»

Intervista al Comandante che fa il punto della situazione all’inizio della stagione turistica, prevedendo grandi numeri per la nostra isola nei mesi estivi

Il suo incarico a Ischia è stato fin qui caratterizzato dalla convivenza con il covid. Che cosa ha significato dal punto di vista pratico ed emozionale dover lavorare con questo fardello?

«Venivamo dall’esperienza precedente, dell’estate e del primo lockdown, situazione che avevo affrontato seppure in un altro luogo. Sicuramente il trovarmi in una nuova località, in una nuova realtà, al comando di una capitaneria importante come Ischia ha comportato la necessità di un maggiore approfondimento da questo punto di vista, perché non c’è stata subito quell’apertura di tutte le attività che ci aspettavamo di affrontare. E poi c’è stato l’impegno nella gestione pratica dell’ufficio, per garantire che ogni cosa venisse eseguita in sicurezza. Parliamo di attività che nel primo lockdown erano rimaste sospese a causa della totale chiusura, mentre in questo secondo inverno molte attività economiche sono continuate, gli uffici dovevano continuare a lavorare regolarmente. Di qui il maggior impegno».

«In questo inverno ho constatato come la Capitaneria rappresenti un importante punto di riferimento per la gente dell’intera isola»

A distanza di tempo, che idea ha maturato della realtà isolana, del suo territorio e della sua gente?

«Durante questo inverno ho notato una grandissima passione e un grande attaccamento da parte degli isolani per la propria terra, tanta attenzione per le tematiche legate al mare. Soprattutto, ho notato grande vicinanza alla Capitaneria di Porto: essendo un’isola, tutto passa per il mare, dunque attraverso quelli che sono i nostri compiti. Quindi la Capitaneria rappresenta un punto di riferimento per la gente dell’intera isola».

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Arriva un’estate che si preannuncia da overbooking, caldissima non solo sotto l’aspetto meteorologico. Come vi state organizzando tra presidio dei porti e controlli in mare?

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«Sicuramente in questa fase una grande attenzione dovrà essere rivolta al mare e al porto, perché si prospetta davvero un’estate “piena”. Ciò è senza dubbio molto positivo per l’intero comparto turistico isolano, dopo un inverno certamente non troppo positivo, mentre la scorsa stagione turistica si era chiusa in anticipo. Con la campagna sull’isola “covid-free” abbiamo registrato già numerosi arrivi nello scorso fine-settimana e in questo. A breve partiremo con l’operazione “Mare sicuro”, intensificando i controlli in mare con le nostre motovedette, e con un presidio costante, sia negli specchi acquei sia nei porti: dobbiamo tutelare la sicurezza della balneazione e della navigazione».

«Si prospetta un’estate con grandi flussi turistici, tra poco partiremo con l’operazione “Mare sicuro” intensificando i controlli con le nostre motovedette, e con un presidio costante, sia negli specchi acquei sia nei porti: dobbiamo tutelare la sicurezza della balneazione e della navigazione»

In tempi di covid il diportismo può essere la marcia in più per il turismo?

«Sicuramente sì. Abbiamo notato già dall’anno scorso un significativo incremento del diportismo sull’isola: tante unità da diporto quante non se ne vedevano da diversi anni, come mi hanno riferito numerosi addetti del settore. Anche quest’anno è facile prevedere un’analoga grande quantità di unità che dalla costa della terraferma raggiungeranno l’isola verde. Anche i cantieri durante l’inverno hanno lavorato più degli altri anni, perché numerose imbarcazioni che abitualmente rimanevano ferme, adesso saranno utilizzate per il diportismo. Il fenomeno coinvolge anche l’acquisto di nuovi mezzi da parte dei diportisti: segno che diverse persone, proprio per evitare le situazioni di assembramento hanno scelto questa modalità per trascorrere le vacanze nelle acque isolane. Già negli ultimi due weekend abbiamo riscontrato un gran numero di presenze».

«Il diportismo può essere la marcia in più del turismo in tempi di covid: quest’anno si annunciano numeri molto alti di unità da diporto nelle nostre acque, come già si è visto negli ultimi due fine-settimana»

A proposito di mare, che sensibilità ha riscontrato sull’isola in materia di tutela ambientale?

«Stiamo lavorando tanto su tale fronte, perché la tutela del territorio è una priorità fondamentale, a partire dai semplici comportamenti quotidiani. La tutela deve estendersi a ogni aspetto del territorio, dal mare alla terra: siamo su un’isola bellissima, piena di zone verdi. Ripeto, ci stiamo lavorando tanto, ma è necessario che vi sia una piena condivisione con le amministrazioni, che c’è già, ma soprattutto con la cittadinanza: tutti devono fare la propria parte nel tutelare la nostra isola».

Negli ultimi anni il coordinamento tra le varie forze dell’ordine ha rappresentato un valore aggiunto in tema di sicurezza del territorio. Sarà riproposto anche quest’anno?

«Sicuramente. C’è una forte intesa con i colleghi dell’Arma dei Carabinieri, con il Commissariato di Polizia, con la Guardia di Finanza, ma anche con le varie polizie municipali. Da questo punto di vista ho trovato una grande predisposizione alla collaborazione: dove non si arriva da soli, sicuramente si può arrivare insieme. Il coordinamento è molto stretto sia nelle attività di mare, sia nelle attività a terra, e di questo ringrazio i miei colleghi delle altre forze dell’ordine».

«Lavoriamo molto sull’incremento della sensibilità verso la tutela ambientale, che è una priorità fondamentale. Con le amministrazioni c’è grande unità di intenti e di azione»

Qual è un suo primo bilancio dell’attività come comandante a Ischia? E quali risultati e settori ambisce a implementare o migliorare?

«Il primo bilancio, spero che si possa definire positivo, anche se forse non tocca a me stabilirlo. Credo che questo inverno sia servito per approfondire una serie di situazioni e di programmi che cercheremo di sviluppare a breve, per quanto riguarda la disciplina dei porti, in materia di sicurezza, di ormeggi, ma anche in ambito esterno, cercando di continuare il lavoro che già si sta portando avanti. L’obiettivo è quello di implementare l’attività di tutela ambientale coniugandola con ciò che riguarda la sicurezza in mare, la balneazione e la gestione degli scali. Negli anni scorsi abbiamo registrato numeri elevati di passeggeri: i porti isolani sono infatti tra i maggiori di tutta Italia come numero di utenti, e naturalmente ci aspettiamo una forte concentrazione nel periodo estivo, non solo nei weekend, come auspichiamo per il bene dell’intero comparto turistico».

Il rapporto con il mondo politico e istituzionale?

«Dal mio punto di vista ho finora trovato sempre un’ottima collaborazione con tutti i sindaci. Abbiamo rappresentato loro alcune situazioni, trovando grande sensibilità da parte dei primi cittadini, che si è tramutata in una proficua sintonia. Vedo anche tanta volontà da parte dei sindaci di affrontare i temi di stretto interesse della Capitaneria. Oltre a una grande collaborazione, c’è una visione condivisa nell’apportare continui miglioramenti per quelle che sono le esigenze dell’isola».

«Verrà riproposto il coordinamento tra le forze dell’ordine che ha funzionato perfettamente, grazie alla forte intesa con i colleghi dell’Arma dei Carabinieri, del Commissariato di Polizia, della Guardia di Finanza e con le polizie municipali»

Si parla sempre di vie del mare e trasporti marittimi come una piaga per residenti e pendolari. Lei che idea si è fatto?

«Di questa problematica se ne parla tanto, è vero, ma dobbiamo constatare di avere collegamenti davvero continui da e per l’isola. Quest’ultima può contare su tratte che fanno capo agli scali di Ischia e Casamicciola, e che presto saranno implementate da qualche collegamento su Lacco Ameno e su Forio. Quindi sinceramente secondo me c’è un costante collegamento con navi e aliscafi. Inoltre dobbiamo tenere in considerazione quelle che sono le infrastrutture dei nostri porti, come Madre Natura li ha conformati: il porto di Ischia sappiamo che era un lago, e quindi ha dei limiti naturali. Nel periodo invernale i collegamenti sono stati ridotti, è vero, ma per particolari esigenze connesse alla pandemia: non mi pare ci siano stati particolari momenti di criticità. Qualcuno c’è stato in relazione ai cambiamenti degli orari scolastici, ma ho notato una grande predisposizione da parte delle Compagnie di navigazione nel cercare di venire incontro a tutte le esigenze, ma ripeto, da questo punto di vista non credo vi siano particolari problemi: il flusso di traghetti è continuo, i posti di ormeggi sono costantemente occupati in quasi tutti gli orari, e nel periodo estivo è quasi impossibile trovare uno slot libero. Non dobbiamo considerare solo i traghetti, ma anche gli aliscafi, i giri dell’isola, ma a farla da padrona è sempre l’infrastruttura portuale nell’ambito della quale va garantito l’attraversamento in sicurezza del porto».

Procida capitale della cultura 2022 è un’opportunità anche per Ischia?

«Secondo me sì, è un’isola a noi davvero molto vicina, quindi rappresenta un’opportunità nel momento in cui il turista giungerà a Procida è altamente probabile che avrà occasione di visitare anche Ischia, magari anche Capri. Questa vicinanza potrà essere il volano per continuare a crescere nel campo del turismo e soprattutto nei servizi che si offrono al turista».

«Sinceramente penso che l’isola sia ben collegata con la terraferma: presto i collegamenti saranno implementati con qualche corsa su Lacco Ameno e su Forio. Teniamo presente la conformazione naturale dei nostri porti, con i loro limiti: è sempre l’infrastruttura a determinare tutto il resto»

La cosa più bella fin qui del suo mandato e quello che invece considera l’aspetto più negativo.

«Aspetti negativi sinceramente non ne ricordo. Inizialmente non ero abituato a vivere su un’isola, ma si è trattato solo di un momento iniziale, visto che l’impatto è stato positivo. Soprattutto, durante l’inverno l’isola ha sofferto la pandemia, mostrandosi un po’ spenta, ma solo a causa dell’emergenza sanitaria. Se c’è un rammarico è quello di non aver potuto godere sin dall’inizio delle bellezze dell’isola, ma questo è un aspetto più personale. Tra le cose più bello ho notato il calore, la gentilezza degli isolani, la grande disponibilità, e poi la bellezza del territorio. Per noi della Capitaneria si tratta di un grande impegno: ci sono cinque porti, c’è tanto lavoro in relazione alle varie esigenze sia dal punto di vista operativo ma anche dal punto di vista amministrativo, per quanto riguarda la disciplina, le manifestazioni. Un lavoro molto impegnativo ma fatto sicuramente con grande piacere proprio grazie al fascino variegato del territorio».

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Carlo

Quando vi decidete a capire chi scarica tutto quello schifo nel porto, che di solito si accumula tra le motovedette?!? Parliamo non solo di melma, sostanze oleose ma anche di assorbenti e preservativi. Datevi da fare perché come sta combinato il porto è un pessimo biglietto da visita.

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