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La Misericordia del Pio Monte per i terremotati e il Rinascimento di Casamicciola

È stata presentata al Cardinale Crescenzio  Sepe, Vescovo Metropolita di Napoli,  dallo scrittore, pubblicista e storico locale, Luigi “Gino” Barbieri, 76 anni, autore della prima monografia sul terremoto di Casamicciola o dell’ isola d’ Ischia del 21 agosto 2017, IX grado della Scala Mercalli, dal titolo “Sisma nell’ isola d’ Ischia -Tutta la Verità – La Cronaca-le Storie – le prospettive” (2017-Ass.ne C.Mennella), la petizione popolare sottoscritta da circa 1000 cittadini  dal 20 al 30 settembre 2017, con la quale si chiede all’ Ente Morale di Diritto Privato “Pio Monte della Misericordia” con sede a Napoli a Via Tribunali n.253 ed istituito nel 1602 per esercitare le 7 opere della Misericordia, di donare al Comune di Casamicciola nell’isola d’Ischia per una nuova “missione storica”  cioè che rimane del “maestoso complesso” ( oggi macerie e rovine)  costruito dallo stesso Ente dopo il terremoto del 28 luglio 1883 – il dodicesimo in epoca storica nell’isola d’ Ischia, il più terribile, XI grado scala MCS, 2333 morti –  per continuare la sua “opera dei bagni termo-minerali di Casamicciola per i poveri bisognosi” avviata fin dal 1604 proprio a Casamicciola sulla scia della “miracolosa acqua termale”  esperimentata felicemente dal medico di corte, Giulio Iasolino, nella sua opera fondamentale del 1588 sulle acque termali dell’ isola d’ Ischia.

LA STORIA DEL “DIRITTO DI SUPERFICIE” E L’ATTO NOTAR GIUSTI. Barbieri – che ha presentato la petizione al Cardinale Crescenzo Sepe nella sua qualità di primo firmatario – ricostruisce a grandi linee una complessa vicenda giudiziaria che dura da circa 50 anni che vede protagonisti l’ Ente Morale, pseudo concessionari ed il Comune di Casamicciola e che parte da un atto pubblico per notar Raffaele Giusti di Napoli del 22 giugno 1984 repertorio n.146521 con il quale l’ allora Soprintendente dell’Ente Pio Monte della Misericordia, marchese avv. Luigi Buccino Grimaldi, concedeva al signor Francesco Scibilia, presidente della Società per Azioni La Nizzola di 210 milioni di capitale sociale il diritto di superficie  ai sensi dell’ art. 952 del codice civile per 50 anni sull’ intero complesso immobiliare di circa 50mila mc. su una estensione di circa 24mila mq.  In cambio la società La Nizzola versava al Pio Monte la somma di 75 milioni di lire delle quali 25milioni vengono pagate in valuta legale alla sottoscrizione del presente contratto e le residuali 50 milioni saranno pagate entro un anno senza maggiorazione di interessi” – è scritto nell’ atto pubblico Giusti ma in cambio la società “La Nizzola” si impegnava alla completa ristrutturazione dell’ enorme complesso – progettato dall’ ing. Giuseppe Florio con tecniche antisimiche nel 1885 –  e a garantire gli scopi istituzionali dell’Ente Morale.Un  particolare importante che  l’ Ente Morale vuole consacrare nell’ atto pubblico: “Il Pio Monte della Misericordia  continua a non ritrarre dallo stesso (complesso, ndr) alcun frutto da destinare al perseguimento delle proprie finalità istituzionali e dall’ altro a sopportare ogni peso ed al acccollarsi il costo di un’onerosissima guardiania. La scelta del superlativo ”onerosissima” e sottolinearne l’aspetto in un atto pubblico solenne fa nascere l’osservazione storica che questo complesso viene “fittato” in questo modo che non ha precedenti nel Diritto Italiano per evitare il pagamento del “guardiano”!

L’ARCHIVIO STORICO RESO “SEGRETO” SU QUESTA VICENDA. La formula del “diritto di superficie” – istituto desueto nel diritto italiano – ha determinato una enormità di liti giudiziarie perché la società “La Nizzola” non era “piena proprietaria” degli immobili ( non poteva contrarre mutui) né “concessionaria” e così la società per azioni  è stata “inadempiente”  contrattualmente  nonostante “lodi arbitrali” e passaggi di “titoli” a una, due, tre “società di capitale” a “responsabilità limitata”. Il cronista che scrive da novello Hercule Poirrot al tempo delle leggi della trasparenza, della n.241/90 e della richiesta dei giornalisti del Foia  ha raccolto tre nomi di società di capitali (Circidesrl, Ischia Grandi Alberghi srl, Aurora srl) ed altrettanti notai ed almeno due “lodi” societari fino a “scoprire” che una società “Aurora srl” che ha  un amministratore unico che si chiama De Francesco Anna vince una causa in appello sostenendo che è piena proprietaria delle sorgenti del Gurgitello a Piazza dei Bagni da dove il Complesso attingeva l’ acqua di Jasolino per portarla a valle con un acquedotto di 520 metri! Il Pio Monte della Misericordia presenterà al Comune di Casamicciola un progetto per un “albergo termale” nel 2012 ma dove attinge l’ “acqua termale”?

Le liti giudiziarie sono durate circa 50 anni – anche con il Comune di Casamicciola che aveva espropriato le due pinete per farne parcheggi e parchi pubblici ma non perfeziona l’iter e perde in sede giudiziaria perché cambia almeno 12 sindaci in 40 anni – ma nel frattempo il “maestoso complesso” è stato depredato di tutto tanto da diventare una “res nullius” in pieno centro cittadino. Una spoliazione o saccheggio indescrivibile di cui neanche numerose testimonianze fotografiche e filmati diffusi in tutto il mondo da cittadini, turisti, giornalisti, possono dare l’ idea esatta. Ma il Pio Monte della Misericordia è “generoso” e pur avendo vinto la causa contro il Comune nel 2005 – 12 anni fa  – concede per “mera detenzione”  le due pinete al Comune che ne fa un “mercato ambulante rudimentale”, mantiene un piccolo parco per i bambini, trasforma in parcheggi le pinete ed i viali, concede  la casina agli anziani con un rudimentale servizio igienico.  In 50 anni l’ Ente Morale Pio Monte della Misericordia che espone a Napoli in Via dei Tribunali 253  tutto il suo patrimonio artistico ed il magnifico quadro di Michelangelo Merisi il Caravaggio e la sua pinacoteca (un valore economico incalcolabile ed un valore artistico incommensurabile)  e perfino le due lapidi di Casamicciola non rilascia una dichiarazione o un comunicato stampa su questa vicenda di Casamicciola. Una vicenda anche tragica dal punto di vista umano: l’imprenditore che voleva fare l’ “affare del secolo” muore suicida. Che l’ archivio plurisecolare sia “segreto” su questa vicenda è confermato dalla prof.ssa Ilia Delizia, ordinaria di storia dei monumenti alla Federico II ed autrice dell’ Opera “Ischia, l’Identità Negata” ( ESI-1987). Non viene accolta la sua richiesta di vedere l’archivio circa 10 anni fa. Si rivolge al difensore civico della Regione Campania. La risposta: e’ un ente di “diritto privato”, non si applica la n. 241/90. Ma il 21 agosto 2017 arriva alle 20.57 il terremoto. Per sei secondi.

LA PETIZIONE DEI MILLE CITTADINI. Lo scrittore Luigi “Gino” Barbieri  sottolinea nella presentazione della petizione che la situazione di Casamicciola è tragica, che quel complesso di 50mila mc. su 24 mila mq. ben scelto nel 1883 dopo il sisma, è indispensabile per una infrastruttura civile e addirittura per costruire appartamenti per i senza tetto che sono circa 3mila. Fa appello alla dottrina sociale della Chiesa ed al concetto stesso di Misericordia. Lo si ritrova alla pagina 99 del compendio della dottrina sociale della Chiesa del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace-Libreria Editrice Vaticana-2005: ”Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date. La Chiesa insegna a soccorrere il prossimo nelle sue varie necessità e profonde nella comunità umana innumerevoli opere di misericordia corporali e spirituali”.

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Dichiara che a parere dei 1000 sottoscrittori l’ Ente Morale è chiamato ad una nuova  “missione storica”. Ma fa appello anche al Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ed al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, è ricorda il Testo Unico n.327 del 2001: l’esproprio per “pubblica utilità”. Qualcosa di simile fu fatto nel 1883 per consentire all’Ente Pio Monte di espropriare la località “le piazze” e distruggere l’industria delle mattonaie. Ma bisogna vedere l’Archivio “segreto”  del Pio Monte per essere precisi. Ma ci sono anche i fondi europei del piano 2014/2020 e quindi si può costruire un nuovo modello di sviluppo per una Casamicciola Rinascente in quell’ area a “mitigato rischio sismico” che fu individuata dal piano regolatore dell’ ing. Lo Gatto nel 1884. Barbieri chiede infine “un intervento della Chiesa e dello Stato” insieme.

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IL TESTO INTEGRALE TRASMESSO ALL’ENTE MORALE PIO MONTE. Questo il testo della petizione all’ Ente Morale Pio Monte della Misericordia di Napoli affinché doni il complesso in rovina a Casamicciola nell’ isola d’ Ischia colpita dal terremoto del 21 agosto 2017 per la costruzione di appartamenti  per i senzatetto e sia dato  inizio ad un “ Rinascimento” della più antica cittadina termale e turistica dell’ isola d’ Ischia. L’ adesione alla petizione può anche essere fatta via e-mail all’ indirizzo gmazzella@libero.it.

Oggetto – Sottoscrizione popolare per richiesta di “Donazione al Comune di Casamicciola Terme del Complesso fatiscente del “Pio Monte della Misericordia” da destinare a insediamenti civili, villetta comunale e parcheggi e parchi pubblici  previo riconversione edilizia dei locali o abbattimento delle decrepite fabbriche e ricostruzione ex novo con Legge Speciale o Eccezionale dell’isola d’Ischia, non escluse – se del caso – le procedure espropriative previste dalle normative o da Legge Speciale o Eccezionale  per le località colpite da movimenti sismici con il sostegno finanziario delle politiche e degli strumenti dell’ Ordinamento Giuridico della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea

Ill.mo Signor Soprintendente,

Ricordando la sollecitudine con cui il Sodalizio napoletano del “Pio Monte della Misericordia”, nell’immediato dopo-terremoto del 1883 volle edificare un nuovo Ospizio Termale lungo il litorale di Casamicciola Terme per “sovvenire i bisognosi e somministrare loro le cure termali gratis”, in occasione di analogo evento sismico che ha procurato due vittime, venticinque feriti, distrutto diverse abitazioni e resi inagibili case, scuole, Palazzo di Città e chiese di Casamicciola Terme, si fa appello alla sensibilità e all’elevato spirito di cristiana solidarietà che ha ispirato, fin dagli inizi del Seicento la istituzione del “Pio Monte della Misericordia”, affinchè con largo gesto di generosità deliberi la donazione al Comune di Casamicciola Terme del complesso fatiscente e abbandonato sito al Corso Luigi Manzi, vincolando l’atto di liberalità alla realizzazione di un Comprensorio per civili abitazioni per i senzatetto, una villetta comunale e parcheggi e parchi pubblici, nei locali e negli spazi esterni  da riconvertire con appropriati lavori antisismici, oppure nell’area di sedime dell’indicato edificio. Tutto ciò nella  considerazione che il sito è risultato fin dagli anni dell’adozione del Piano Regolatore del dopo terremoto (1885) – in relazione alla sicurezza sismica e salubrità dei luoghi che prospettano sul lungomare di Casamicciola Terme- luogo idoneo per la edificazione civile.

Dalle recenti vicende che hanno interessato le vecchie fabbriche del “Pio Monte della Misericordia”, emerge un dato certo; nessun insediamento per eventuali opifici a carattere industriale e commerciale è possibile realizzare in detta area, vuoi per mancanza di investitori, vuoi per l’assenza di normative atte a favorire una riconversione urbanistica delle antiche fabbriche in rovina. Soltanto attraverso una Legge ad hoc per l’Isola d’Ischia, che sarà certamente varata onde favorire la ripresa economica e sociale delle popolazioni e restituire un tetto a chi ha perso tutto nel sisma del 21 agosto c.a., sarà possibile pervenire ad un nuovo insediamento nella indicata località e scongiurare la edificazione di case nell’area ad alto rischio sismico qual’ è considerata la linea epicentrale Maio-Fango, posta ai piedi del monte Epomeo, contrassegnata sulla carta sismica “storica” con magnitudo IX-VIII grado della scala Mercalli. Confidando nell’atto generoso del Sodalizio “Pio Monte della Misericordia” (chiamato ad una nuova missione storica) che è stato sempre vicino ai bisogni delle gente di Casamicciola Terme (vedi la pia istituzione delle Suore della Provvidenza) i Sottoscrittori della presente petizione rinnovano l’appello per un gesto di magnanimità, di solidarietà umana e di responsabilità istituzionale (sancito solennemente nello storico Statuto del Pio Monte) che resterà scolpito nei secoli della storia della nostra isola d’Ischia.

Con rispettosa osservanza

LUIGI BARBIERI, detto Gino, scrittore, pubblicista e storico locale

GIUSEPPE MAZZELLA, detto Peppino, giornalista e operatore di sviluppo territoriale

***

STATO ATTUALE DI CASAMICCIOLA E LACCO AMENO

  • 2100 abitazioni risultano danneggiate;
  • 90 aziende (di cui 15 alberghi) che non possono ripartire;
  • tutte le scuole di Casamicciola Terme chiuse (15 edifici);
  • le chiese inagibili o agibili con provvedimenti (11 edifici);
  • danni diffusi a molti edifici pubblici.
  • 2600 sfollati;
  • 780 lavoratori che hanno preso il loro impiego, per questa stagione e probabilmente anche la prossima,
  • circa 1500 studenti dislocati sul territorio costretti a doppi turni massacranti che influiranno sul loro rendimento scolastico.

 

PER RICOSTRUIRE E RIPARTIRE:

Aiuti concreti e idee chiare in modo:

  1. da far ripartire il prima possibile tutte le attività economiche e produttive, cuore di questa isola e fonte di reddito per la maggior parte dei cittadini;
  2. sostegno psicologico ed economico per tutti i cittadini che hanno purtroppo perso tutto e si trovano ad oggi ad non avere più nulla.
  3. consulenza e progettualità articolate da calare sul territorio.

Si può stimare  che i danni superano di gran lunga il miliardo di euro, tale cifra è oggi solo una approssimazione, ma necessaria per darle un’ idea dell’entità del problema e avviare tutti gli iter necessari.

A cura di Giuseppe Mazzella

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