LA RIFLESSIONE E’ lontana la Galilea
DI ANTIMO PUCA
Siamo qui ! Un po’ defilati. Un po’ affannati. Ci mischiamo fra la folla. Lo vediamo scendere da Betfage, in mezzo agli ulivi. Attraversa il torrente Cedron. Cavalca un piccolo ciuchino. Ecco che scende per la ripida mulattiera, seguito e preceduto dai bambini. Non ci sono i sommi sacerdoti, né i farisei. Nessuno scriba, né dottore della Legge. Nessun sapiente. Nessun dotto. Il compimento di quel percorso assurdo che da Nazareth lo ha portato fino a qui è La Misura. Il Segno. Un percorso che dalla folla plaudente è arrivato a infrangersi contro la durezza del potere che non cede il passo. Che non si commuove. Che non si converte.
È lontana la Galilea. Lontani gli amici. I pochi che lo seguono ancora non conoscono la posta in gioco. Ha fatto ciò che poteva fare, Gesù. Parlato. Amato. Guarito. Condiviso. È Lui che prende tutto in mano. Lui! Che rincuora, salva, scuote. Si dona. Altro è predicare. Altro pendere da una croce. La croce diventa l’ultimo sì detto. Al Padre E all’uomo. L’ultimo tentativo gravido e fecondo di manifestare Dio. Silenziosi, riflessivi, stupiti, storditi, commossi. Capiremo ? Restiamo ai piedi della croce. Per imparare. Per convertirci dallo spettacolo di un Dio che muore per amore. Facciamoci trovare.