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La Siena, Trani: «Una relazione per fare chiarezza, se serve revocare il permesso»

ISCHIA. C’è poco da fare, è stato e continua ad essere argomento di discussione. Anche feroce, e non potrebbe essere altrimenti. Parliamo del costruendo (anche se ormai l’espressione appare davvero inappropriata, visto che è tutto fermo da tempo immemore) parcheggio de La Siena, all’ingresso del borgo antico di Ischia Ponte. Solo rovine ed un pantano di acqua putrida a catturare ormai da anni l’attenzione di residenti e soprattutto dei turisti che dinanzi a quello scempio vedono ergersi in tutta la sua maestosità il Castello Aragonese, simbolo per antonomasia di Ischia nel mondo.

Alle voci dello sdegno si aggiunge adesso anche il consigliere di minoranza e capogruppo di Ischia Cambia, Gianluca Trani, che ha realizzato un video selfie proprio dal luogo del misfatto, con alle sue spalle il cantiere oggetto di mille proteste. Un minuto e venti per esprimere il proprio malcontento ma anche per lanciare la sua proposta: “Il paese è ormai abbandonato, ma l’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità. Quando un privato esegui dei lavori presso la propria abitazione anche se munito dei debiti permessi, arrivano i controlli dei vigili a casa a verificare che tutto sia svolto nel rispetto delle regole. Qui alla Siena, invece, tutto questo non succede: a questo punto siano svolte tutte le verifiche del caso e si relazioni in consiglio comunale. Insomma, vogliamo che si faccia chiarezza, quella che fin qui è assolutamente mancata. Se dovesse essere necessario, bisognerà anche procedere alla revoca del permesso a costruire, qui davvero non se ne può più”.

GAETANO FERRANDINO

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