CRONACA

Il bullismo che non accenna a diminuire 

Tante le campagne di sensibilizzazione, ma il triste fenomeno sociale fa registrare purtroppo un’impennata di casi: ed allora è veramente allarme

Nonostante le campagne di sensibilizzazione e di educazione, il fenomeno sociale del bullismo non accenna a diminuire. 

Tanto che si rende necessario mettere in atto nuovi interventi anche giurisprudenziali per disciplinare la portata di questo fenomeno.

Si compiono atti di bullismo quando si verifica almeno una delle seguenti condizioni:

– volontà di attuare condotte offensive o finalizzate a fare del male ad una persona (bersaglio);

– atteggiamenti di prevaricazione e sopraffazione (fisica e verbale), episodi aggressivi compiuti regolarmente e ripetutamente;

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– abuso di potere del bullo o bulli nei confronti della vittima o vittime;

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– presenza di un pubblico che umili la parte offesa durante le aggressioni subite.

Di recente, è intervenuta la Corte di Cassazione Penale che, con la sentenza n. 163/2021 ha inteso dimostrare che il bullismo può connotare gli estremi di un vero e proprio reato. 

Ricordiamo, infatti, che il bullismo di per sé è un fenomeno sociale. In base al singolo caso, viene di volta in volta associato a vari tipi di reati.

Ad Ischia questo allarmante fenomeno fa subito venire in mente i giovani e giovanissimi, i minori, i compagni di scuola, ma può riguardare anche altri contesti: i luoghi di lavoro, i rapporti di vicinato, i social network.

I giudici hanno ricordato che il concetto di violenza si riferisce a qualsiasi atto o fatto compiuto dal bullo finalizzato alla coartazione della libertà fisica o psichica della vittima che viene così indotta a fare, tollerare o omettere qualcosa contro la sua volontà, comprimendo la sua libertà di autodeterminazione e di azione.

Bullismo: Conseguenze Penali In Base All’età

Il bullo che commette reati penali può essere punito soltanto se viene denunciato. Di conseguenza, la prima cosa da fare per difendersi è presentare denuncia alle autorità. Se l’atto di bullismo è molto grave, si procederà con la denuncia d’ufficio.

In Italia, oggi, le conseguenze penali variano a seconda dell’età del bullo al momento del fatto:

– età inferiore a 14 anni: viene assolutamente esclusa l’imputabilità;

– soggetti di età compresa tra i 14 e i 18 anni: il giudice deve accertare, per ogni singolo caso, se al momento del fatto sussisteva l’effettiva capacità d’intendere e di volere dell’autore del reato. La parte lesa potrà richiedere il risarcimento dei danni subiti ai genitori del bullo convivente (ex art. 2048 c.c.);

– dai 18 anni in su: il soggetto è maturo, dunque imputabile e processabile a meno che non venga riscontrato un vizio o parziale di mente.

Purtroppo ad Ischia continuano a verificarsi gli atti di questo fenomeno violento, l’unica via d’uscita è l’avvertimento nel luogo del fatto compiuto in modo da generare conoscenza e segnalazione definitiva. 

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