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Lacco, nuova “frenata” sul porto aspettando il Tar

Varata l’ulteriore sospensione dell’iter per l’affidamento dei servizi portuali ausiliari dopo che il Consiglio di Stato ha respinto l’appello del Comune contro l’ordinanza cautelare del Tar, che aveva “congelato” la gestione del molo alla Marina di Capitello

La recente decisione interlocutoria del Consiglio di Stato sulla questione-porto ha avuto prevedibili ripercussioni anche sui procedimenti paralleli che il Comune di Lacco Ameno sta portando avanti. Parliamo in particolare dell’iter varato con l’avviso per l’affidamento dei servizi portuali ausiliari. Con apposita determina del responsabile dei lavori pubblici, è stato infatti deciso di sospendere ulteriormente il procedimento di “affidamento del servizio per il funzionamento dell’approdo turistico Di Lacco Ameno per la durata di mesi cinque”. Come si ricorderà, il Consiglio di Stato non ha inteso analizzare le ragioni delle parti, rinviando di fatto l’intera questione all’udienza di merito davanti al Tar, già fissata per il 30 marzo. L’ente di Piazza Santa Restituta ha quindi deciso, per ragioni di opportunità, di sospendere ancora una volta l’avviso di manifestazione d’interesse. Avviso che era stato varato nei mesi scorsi per far sì che il Comune fosse pronto a garantire i servizi ausiliari, secondari, strumentali e accessori, nel caso in cui il Consiglio di Stato avesse riconosciuto la fondatezza delle ragioni dell’ente, che da tempo sta cercando di veder riconosciuto il diritto a riprendere le redini della gestione diretta del porto turistico, infrastruttura che il Tar per il momento ha lasciato in mano alla società Marina di Capitello, nonostante la scadenza della concessione quinquennale.

Intanto la prossima settimana nuova seduta del collegio arbitrale con il deposito della nota del consulente tecnico d’ufficio. La vicenda resta dunque intricata in attesa dell’udienza al Tar del 30 marzo

La determina cita l’ordinanza pubblicata lunedì scorso dal Consiglio di Stato, il quale “considerato che le esigenze cautelari prospettate dal Comune appellante (il quale si lamenta del pregiudizio che subirebbe “l’interesse pubblico del Comune di Lacco Ameno, unico concessionario del demanio portuale, a gestire lo scalo in base ad un programma efficiente”) possono essere adeguatamente soddisfatte dalla avvenuta fissazione della trattazione del merito all’udienza pubblica del 30.3.2022” ha respinto l’appello presentato dall’ente. Dunque – si legge ancora nella determina – si è ritenuto opportuno “sospendere ulteriormente il procedimento per il funzionamento dell’approdo turistico di Lacco Ameno per la durata di mesi cinque dal 1 dicembre 2021 al 30 aprile 2022 avviato con Determina del Responsabile del Terzo Settore Lavori Pubblici del Comune di Lacco Ameno n° 176 del 29 dicembre 2021 almeno fino all’esito dell’udienza fissata per il giorno 30 marzo 2022 per la discussione nel merito del ricorso proposto dalla società Marina del Capitello s.c.a.r.l. innanzi al Tar Campania Napoli”.

Chi segue l’intricatissima vicenda ricorderà che essa è anche finita dinanzi a un collegio arbitrale, il cui intervento era stato chiesto e ottenuto dalla società concessionaria nonostante il parere contrario del Tribunale ordinario (ebbene sì, i filoni giudiziari della vicenda sono ramificati come la chioma di un albero): la prossima settimana il consulente tecnico d’ufficio nominato dagli arbitri dovrebbe depositare una nota al collegio, ma la decisione finale non sembra vicina.

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