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L’appello di Rosy Di Scala: «Bambini e ragazzi tornino in classe»

Parla la mamma ischitana del coordinamento Scuole Aperte Campania: «Continuiamo a lottare per la riapertura delle scuole e contro la didattica a distanza. Lo facciamo per i nostri figli, per il loro diritto all’istruzione e per il loro futuro».

«Bisogna riaprire le scuole e garantire il diritto all’Istruzione». Così Rosy Di Scala, mamma e componente isolana del Coordinamento Scuole Aperte Campania lancia l’appello per far tornare i bambini ed i ragazzi a scuola in presenza. In un anno solare, ovvero da marzo 2020 gli alunni campani sono stati in classe meno di 40 giorni «Un’ingiustizia», incalza Rosy di Scala. «Siamo ormai abituati a vedere le scuole chiuse in Campania che è come se non avessero mai aperto», così comincia la denuncia di Rosy Di Scala che ci conferma di aver aderito al Coordinamento Scuole Aperte Campania insieme ad altri genitori isolani «per avere più forza nella battaglia».

Rosy è un fiume in piena. «Siamo esasperati dalle continue chiusure della scuola sia perché è un abuso e sia perché ai nostri figli viene privato il diritto alla studio», conferma. «Solo lunedì siamo diventati zona rossa e malgrado ciò le nostre scuole erano già chiuse. In partica le misure di contenimento anti Covid valgono, evidentemente, solo per le scuole». Susy ci conferma che sull’isola sono aumentati i genitori che chiedono la didattica in presenza «a fronte del fatto che i contagi sull’isola di Ischia sono praticamente da zona bianca». Nella giornata di lunedì, infatti, il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, andando controcorrente, ha chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza ed al governatore della Campania Vincenzo De Luca di cambiare zona per l’isola e farla diventare gialla. «Non sottovalutiamo la situazione ed anzi ribadiamo che bisogna tenere alta la guardia ma con la zona rossa – ha spiegato – si mortificano anche le poche attività vive nel periodo invernale. Al momento, pur valutando con attenzione la situazione del nostro unico ospedale, al Rizzoli non si registrano criticità e ritengo quindi che a tutta la nostra isola possano essere applicate le restrizioni meno severe, quelle delle zone gialle». «Ed allora il sindaco deve essere consequenziale – ha detto ancora Rosy Di Scala – e chiedere anche la riapertura delle scuole. Non come è stato fatto lo scorso novembre quando, come gli altri sindaci dell’isola, ha continuato a tenere i nostri figli in dad. L’unico a distinguersi – continua – è stato il sindaco di Serrara Fontana Rosario Caruso che con un atto di responsabilità, competenza e carattere ha fatto sì che le scuole riaprissero».

«Siamo ormai abituati a vedere le scuole chiuse in Campania che è come se non avessero mai aperto», così comincia la denuncia di Rosy Di Scala che ci conferma di aver aderito al Coordinamento Scuole Aperte Campania insieme ad altri genitori isolani «per avere più forza nella battaglia»

Ed ancora: «Lo scorso 26 febbraio su Ischia c’è stata la vaccinazione del personale scolastico, che ha aderito in massa. E di questo ne siamo davvero contenti. Ma siamo disorientati ad ascoltare, poi, la diretta dello scorso venerdì 5 marzo, del presidente De Luca nel corso della quale ha dichiarato che entro il 10 marzo verrà effettuata la seconda dose a tutto il personale scolastico, rendendo la vaccinazione completa». «Ed allora – continua Rosy Di Scala – perché le scuole campane continuano ad essere chiuse malgrado i nostri inseganti e tutto il personale è vaccinato? Lasciare le scuole chiuse significa anche aver sprecato vaccini che potevano essere destinati a lavoratori più esposti e soldi pubblici».

«Lo scorso 26 febbraio su Ischia c’è stata la vaccinazione del personale scolastico, che ha aderito in massa. E di questo ne siamo davvero contenti. Ma siamo disorientati ad ascoltare, poi, la diretta dello scorso venerdì 5 marzo, del presidente De Luca nel corso della quale ha dichiarato che entro il 10 marzo verrà effettuata la seconda dose a tutto il personale scolastico, rendendo la vaccinazione completa»

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Rosy come gli altri genitori che chiedono la riapertura delle scuole sa che la loro battaglia non è sostenuta da tutti. «Veniamo additati come coloro che non amano i propri figli, che li vogliono mandare al fronte e che vogliamo ‘toglierceli dai piedi’. Questo avviene perché il presidente della Regione ci etichetta come coloro che hanno somministrato ai propri figli latte al plutonio». «Queste accuse – continua – non ci tangono. Continuiamo a lottare per la riapertura delle scuole e contro la didattica a distanza. Lo facciamo per i nostri figli, per il loro diritto all’istruzione e per il loro futuro».

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Rosy come gli altri genitori che chiedono la riapertura delle scuole sa che la loro battaglia non è sostenuta da tutti. «Veniamo additati come coloro che non amano i propri figli, che li vogliono mandare al fronte e che vogliamo ‘toglierceli dai piedi’. Questo avviene perché il presidente della Regione ci etichetta come coloro che hanno somministrato ai propri figli latte al plutonio»

L’ultimo appello del Coordinamento Scuole Aperte Campania è stato al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi: «Il Governo si sostituisca alla Regione». Quello delle mamme è un grido di dolore rivolto al Presidente del Consiglio Mario Draghi: «Vogliamo che arrivi al Governo l’urlo di dolore dei bambini e dei ragazzi della Campania, che ormai da un anno non vanno più a scuola. Una delle regioni più popolose d’Italia, con i più alti tassi di abbandono scolastico e con irrisolte problematiche di carattere sociale ed economico, si è presa il lusso di considerare la scuola come un servizio aggiuntivo e superfluo, meno importante anche di una ludoteca. Ci siamo rivolti alle autorità giudiziarie e siamo anche riusciti a riportare in classe i nostri ragazzi, tuttavia, in Campania le sentenze sono carta straccia. Far valere i propri diritti è considerato solo un fastidio ad opera di una classe di genitori buontemponi ed irresponsabili».

De Luca

Il Coordinamento Scuole Aperte Campania ricorda che «il Presidente De Luca chiude tutte le scuole di ogni ordine e grado in virtù di un trend nazionale e della possibilità del personale scolastico di fare i vaccini. Le diciamo soltanto che nella stessa ordinanza dichiara che nella fascia 0-2 anni non ci sono casi in aumento ma la chiude ugualmente». Infine «in Campania la gestione è stata sostituita dalle dirette Facebook del venerdì. Il Presidente De Luca ritiene che i genitori campani non lavorino o siano nelle possibilità di lasciare il proprio impiego per assecondare le scelte settimanali della Regione se non dei singoli Comuni! Infatti ormai i Comuni campani chiudono le scuole in via preventiva, per paura, anche con zero o un contagio, violando qualsiasi ragionevolezza e legge nazionale».  «Invochiamo- concludono – poteri sostitutivi del Governo ai sensi dell’art 120 della Costituzione affinché la Campania torni ad essere parte dell’Italia».

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Rossy

Ma siamo sicuri che lo facciamo per i nostri figli, per il loro diritto all’istruzione e per il loro futuro? E ho detto tutto.

Maria

Cara signora io ringrazio Dio di avere i bambini in salute e, finora, nessun parente ammalato di Covid.
Il Covid non è colpa di nessuno……ringrazi di vedere i suoi bambini..sani che la mattina si collegano……
P.s…amici insegnanti mi hanno detto che a loro la seconda dose verrà effettuata a maggio…..
Meglio la vita e la salute della famiglia piuttosto che il rischio di contagio..oggi 9 su 44 tamponi…..quasi il 20%…percentuale altissima……sa..non è che ci voglia tanto a far salire i contagi..bastano pochi asintomatici in giro e ci rimettiamo in carreggiata con il resto della regione….
Purtroppo al PIANETA TERRA è toccato il Covid….a tutta l’umanità e chi ha fatto lo spavaldo e non applicando restrizioni e chiudendo le scuole, ne ha pagato le conseguenze in termini di contagi e morti…i numeri sono lì…..
basta scegliere…io per i miei cari preferirei non rischiare…sa parliamo delle nostre vite non di scegliere se bere un caffe’ o un cappuccino…….
Concordo invece sul fatto che le scuole siano chiuse e per strada,…non ne parliamo—-Regole ferree per salvare le nostre vite, e, così facendo,il nostro lavoro, riaprendo tutto a breve.

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