CRONACA

L’atto d’accusa: la tomba di Visconti immersa nel degrado assoluto

L’appello arriva dall’attore Mariano Rigillo che ha ricevuto il premio dedicato proprio al regista a Ischia e che spera nell’intervento degli uomini e delle donne di cinema, arte e cultura

“Facciamo appello a uomini e donne del Cinema, dell’Arte e della Cultura, perché occorre subito una iniziativa forte, una mobilitazione e non solo delle coscienze, per ridare dignità civile ed umana alla sepoltura del Maestro Luchino Visconti, purtroppo oltraggiata dall’incuria e dall’indifferenza e diventata nel corso di questi anni, ricettacolo di rifiuti e luogo di indegno degrado”. Lo ha detto con toni assai forti, l’attore Mariano Rigillo, nel ricevere a Ischia il premio “Luchino Visconti” alla carriera teatrale e cinematografica, in occasione della V edizione della rassegna in omaggio al grande regista del neorealismo che trascorse lunghi periodi della sua vita fra il verde ed il mare della collina di Zaro, dove acquisto la Villa la Colombaia. Ed è nel boschetto accanto alla villa che i resti del Maestro riposano al di sotto di una formazione di rocce vulcaniche. “Un luogo reso oramai inaccessibile ai visitatori a causa della chiusura per inagibilità della Colombaia ed invaso da piante ed erbe infestanti ed immondizie varie” ha fatto notare Daniela, figlia del grande scenografo e collaboratore di Visconti, Mario Garbuglia, ricordando in questi giorni a Ischia, l’importante legame professionale ed umano fra i due “mostri sacri” del Cinema italiano del secolo scorso. “A settembre ci sarà una iniziativa che svolgeremo alla Casa del Cinema per sostenere il progetto di riqualificazione ambientale della tomba di Visconti e per chiedere alla Sovrintendenza ed al Ministero, l’apertura di un accesso differenziato a quello della villa oramai inagibile, al fine di consentire a tutti i visitatori di poter omaggiare ed onorare la tomba di Visconti, nel ricordo di quello che ha rappresentato nella storia  e nella tradizione del nostro Cinema” ha ribadito a sua volta il Direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Adriano De Santis. Presentate dalla giornalista Maria Puca e con la partecipazione straordinaria della cantante Silvia Falanga e dell’attrice e ballerina Emanuela Futia, questa V edizione dell’Omaggio a Luchino Visconti, oltre al premio alla carriera a Mariano Rigillo (statuetta realizzata dall’eclettico artista Felice Meo con  materiali ferrosi riciclati) ha visto la consegna dei riconoscimenti alla regista napoletana e naturalizzata milanese Nina Di Majo, per la sua battaglia a favore delle Donne del Cinema e dello Spettacolo e per il suo già più volte premiato in vari festival, docufilm su Henze, il compositore tedesco che scampato alla repressione nazista, si rifugiò ad Ischia e vi visse proprio negli anni di Visconti e del grande fermento culturale ed intellettuale internazionale che si manifestò sull’isola. Altro riconoscimento in ambito cinematografico, alla regista rumena Violeta Birla, che nei suoi film cortometraggi descrive drammi e difficoltà del mondo dell’infanzia, derivanti dall’abbandono e dallo sfruttamento.

Altri riconoscimenti sono stati assegnati all’ambasciatore del cinema cinese in Europa, Zhang Xiaobei ed alla Huang Hua Cultures & Media, che quest’anno sono stati ospiti e partner del format dedicato a Visconti, con la loro VI edizione della Rassegna della Cinematografia Cinese in Italia, curata dal giornalista Mario Ciotti, in un momento assai difficile nelle relazioni anche culturali fra occidente ed oriente a causa dei tanti risvolti geopolitici causati dalla guerra in Ucraina. E ancora: premi speciali alle artiste e pittrici Natali Ferrary (“Divorzio ad Hollywood”), Ylenia Pilato (L’Angelica di Visconti) e Dora D’Ausilio (Divina Callas) autrici dei quadri premiati al termine della collettiva “Dimensioni magiche del Cinema” alla quale hanno preso parte 20 artisti italiani e curata nella installazione da Patrizia Valerio, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Gaia Cardone (sezione cover) e Marilisa Ungaro (inediti) sono state invece le vincitrici del contest canoro supervisionato dal direttore artistico Ciro Barbato e scelte fra 15 partecipanti tutti giovanissimi, dalla giuria tecnica presieduta dall’autore Bruno Lanza e composta dal cantante e attore Peppe Maiulli, dalla cantante Giuliana Sora e dal maestro e musicista Carmine Pacera.

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