CULTURA & SOCIETA'

“Le Lacrime della Madonna di Siracusa” sui luoghi della frana

La benedizione ai piedi del Celario dove la furia degli eventi ha portato morte e distruzione. Con i sacerdoti i familiari delle vittime ed una piccola delegazione di fedeli. Una cerimonia intima e toccante. “Abbiamo vissuto momenti molto difficili, quelle lacrime sono anche per noi, sono anche le nostre. Maria non si allontana mai dal suo popolo “, le parole di don Gino Ballirano

Dolore, commozione e lacrime, tante a Casamicciola Terme. “Abbiamo vissuto un momento molto importante nella nostra comunità, abbiamo accolto il reliquiario delle lacrime della Madonna di Siracusa. Abbiamo vissuto momenti molto difficili, quelle lacrime sono anche per noi, sono anche le nostre. Maria non si allontana mai dal suo popolo“, ha spiegato Don Gin Ballirano a margine di una cerimonia molto toccante che ha toccato punte drammatiche ieri al Celario, la zona devastata dalla frana del 26 novembre del 2022 che ha portato morte e distruzione. Alla funzione che ha portato per le vie del paese le “Lacrime della Madonna” hanno preso parte i familiari delle vittime del disastro. Un dolore straziante, momenti la cui profondità è difficile descrivere a parole. L’evento si è celebrato, in un tono riservato e profondamente religioso, tra la piazza del Majo, l’antico suolo della Basilica madre di Santa Maria Maddalena e il piazzale del Gradone dove la furia degli eventi ha strappato alla vita 12 persone. Con i familiari delle vittime, inconsolabili, hanno condotto la celebrazione don Gioacchino, don Pasquale Mattera e padre Aurelio della diocesi di Siracusa.

In questi giorni sono arrivate le reliquie delle lacrime della Madonna di Siracusa. “Al Majo abbiamo pregato e benedetto le persone. Poi siamo saliti al Celario dove abbiamo benedetto il paese. Commovente è stato quando siamo scesi e le persone ci hanno aspettato piangendo e sventolando fazzoletti per salutare il reliquiario” ha detto Don Gino. La scelta delle lacrime della Madonna, e per ricordare che “Lei piange con noi, e che le Sue lacrime sono infondo anche le nostre. Abbiamo cantato anche Ai tuoi piedi bella Madre, perché forte è la devozione verso la Madre dei Dolori tanto cara a questa terra” ha concluso il sacerdote in questi mesi rimasto sempre al fianco, passo passo con la sua gente. Un gregge smarrito. Nel pomeriggio di sabato il reliquiario era stato accolto in Parrocchia a Piazzetta Funno.

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