Dura lex sed lex. La legge è uguale per tutti ed in municipio se ne sono accorti ieri mattina. Non è sfuggita al solerte ausiliario del traffico della Sis l’auto del Comune di Barano parcheggiata nelle strisce blu senza il previsto grattino per la sosta a pagamento. Implacabile il verbale di sanzione che ha scatenato una certa ilarità nel paese per la grottesca coincidenza da oscar delle risate. Per la serie: chi di strisce blu ferisce, di strisce blu perisce.
Ad accorgersene è stato il consigliere comunale di minoranza Aniello Di Meglio che ha documentato con tanto di foto auto e multa. Una superficialità o una dimenticanza di un dipendente comunale nell’affannosa operazione di parcheggio che ha scatenato un caso alquanto curioso e spiritoso allo stesso tempo. L’interrogativo che ne consegue è ancor più esilarante dell’elevazione del verbale ed apre scenari piuttosto suggestivi ed interessanti. Ora chi pagherà la multa? In ogni caso il Comune di Barano potrà sempre consolarsi con la percentuale d’incasso della sanzione ed approfittare dello sconto previsto se il pagamento avverrà entro i cinque giorni.
Il caso, comunque, è piuttosto singolare, ma Barano riesce sempre a superarsi in queste vicende dallo sfondo teatrale. Questa volta, per una complicata e sfortunata regola del contrappasso dantesco, il Comune è riuscito a fare una multa a sé stesso.
A dir la verità, però, l’ente comunale baranese non è fortunato con i veicoli. Sei anni fa i Carabinieri sequestrarono l’auto della Polizia Municipale senza assicurazione ed il caso fece il giro d’Italia. Pochi anni dopo, a cadere nello stesso errore, fu un furgone del Comune parcheggiato nelle strisce bianche del parcheggio di Piazza San Rocco, poi toccò ad un’auto civetta utilizzata per sorprendere gli sporcaccioni seriali del sacchetto selvaggio, tutti veicoli sorpresi senza copertura assicurativa.
Questa volta, però, il caso è meno grave, ma testimonia come a Barano ci sia un’attitudine particolarmente spiccata a situazioni comiche al limite dell’assurdo. Da queste parti non ci si annoia mai e le sorprese sono sempre più come i rotoloni Regina: non finiscono mai. Di divertire. A Baranolandia.
Luigi Balestriere
