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LE STORIE DI SANDRA RICORDANDO ETTORE IMPAGLIAZZO (ETTORINO)

Era tanto che volevo ricordare Ettorino u lipron, figlio di Arturo e Angelina e ultimo figlio maschio dopo Andrea, Antonio, Gaetano, Mario e con unica sorella Rosa. Ettorino nacque il 9 dicembre 1959 e posso proprio dire che l’ho visto crescere perché Ettore che era molto più piccolo del suo primo fratello Andrea (purtroppo morto troppo presto), veniva ogni tanto dal lato nostro dove aveva più amici della sua età. Era così bello, biondo, sorridente, sempre allegro, mangiava e cresceva con un bel fisico equilibrato. Ettore fin da bambino è stato allegro, vivace, amante di cose semplici e di Ischia, del Castello Aragonese insomma, Ettore era una forza della natura. Nel 1978 in Germania conobbe una bella ragazza dal viso tondo e lineamenti delicati, Kathrin Hager di Dusseldorf e si innamorarono. Kathrin e Ettore si sposarono a Ischia il 7 ottobre 1984 e due anni e mezzo dopo, già con due figli, Angela 1985 e Andrea 1986, Ettore volle comprare la villa all’inzio del Cretaio dove ancora vive la sua famiglia. Li Ettore fu felice per anni fino alla sua morte avvenuta troppo presto per un uomo che si svegliava sorridente, che ammirava quel meraviglioso panorama, che pensava sempre il bene, e amava in modo tenero sua moglie e i suoi figli con genero e nuora e i cinque nipotini. Insomma era una bella persona in tutti i sensi e sapeva vivere bene l’amicizia e stare in affari. Alcuni dei suoi amici più cari erano, mio cugino Gino Di Meglio, Antonio Iacono anche lui oggi non c’è più e attore Guarracino. Si volevano un gran bene e vivevano momenti allegri con poco.

Negli anni novanta insieme ai fratelli aprirono i negozi Number one, e poi nel 2001 quello a Via Vittoria Colonna da solo con sua moglie. Ettore era anche un buongustaio e amava preparare cose buone e genuine e per questo il Bed and breakfast aperto lì nella villa al Cretaio è stato chiamato “Solo cose buone” come le etichette che metteva sulle conserve preparate da lui. Ettore da piccolo è stato più coccolato dei fratelli perché ormai Angelina e Arturo lavorando tanto, stavano molto meglio economicamente, e lui veniva protetto da tutti in casa. Generoso di natura, se si rompeva un pallone, andava dai fratelli Andrea o Antonio che gli davano i soldi e subito ne comprava uno nuovo per riprendere a giocare. Quando mi capitava di andare al suo negozio, avevo la sensazione di sentirmi a casa. Per un periodo Ettore portò anche abbigliamento classico da donna e ancora conservo due completi di ottima qualità.

Caro Ettorino io continuo a chiamarti così, eppure non sei mai stato piccolo fisicamente anzi, assomigliava molto a tuo padre come altezza, e nel dire il tuo nome anche se sto scrivendo, mi emoziono perché tanti anni sono passati, e ci hai lasciati come quando passa una stella cadente e tutti vorremmo fermarla per fare il desiderio. Capita poi che la vita mi riporti sempre alle persone a cui ho voluto bene, e faccio amicizia con Arturo Impagliazzo e sua moglie Nilde a Forio, tuo nipote figlio di Antonio e Maria, e con lui parliamo spesso di te e di quanto ti ha voluto bene. E quella tua dolce moglie sempre presente per te e per la famiglia, e quei due figli ai quali manchi talmente, che solo parlare di te li fa piangere. Ti voglio sempre tanto bene Ettorino e ti porto nel cuore come un bimbo paffuto e sorridente che spesso prendevo in braccio. Ringrazio Andrea e Angela Impagliazzo e soprattutto quest’ultima che mi ha dato foto e raccontato del loro amato papà con tanta commozione.

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