LE OPINIONI

IL COMMENTO Il negazionismo figlio del nichilismo socio-culturale

DI LUIGI DELLA MONICA

Mi ero ripromesso di smetterla di parlare e riparlare del turismo, quasi come non avessi altri argomenti da trattare, ma è indispensabile agli albori del mese di agosto, il tanto sognato ed agognato mese degli incassi record per l’isola, ripetere a giovamento delle menti illuminate. È ora di dare un colpo di spugna al passato sistema di innalzamento dei prezzi e delle quantità di presenze in luglio ed agosto, di iniziare a censire e selezionare la qualità distribuita su almeno 10 mesi dell’anno solare. Come è possibile farlo? Proiettare il brand Ischia verso la concettualizzazione della ricerca dell’isola verde, in alternativa e concorrenza alle altre cugine del Golfo, come la terra delle S.P.A. Ischia deve diventare nell’immaginario del potenziale ospite una immensa e capiente “beauty farm”, condita dalle prelibatezze enogastronomiche, dall’aria salmastra, dai panorami mozzafiato e dalla serenità e contemplazione, in ogni stagione. Dobbiamo essere in grado di spiegare al turista che se rimane in autunno, come in inverno o primavera, tre giorni bloccato per cause delle avverse condizioni meteomarine, egli è invogliato a trascorrere serenamente il suo tempo, proprio nel wellness e nella culla della cura della persona: fanghi, massaggi, inalazioni, bagni caldi e tempo dedicato alla calma psico-fisica. Naturalmente non dovrà mancare l’intrattenimento musicale, ma, a parte i nostri bravissimi artisti locali, che non cito per non fare torto a nessuno, si dovrà studiare una politica di promozione musicale unitaria.

Anche lo scorso anno vi citai una mia esperienza in Salento, che per puro caso ho replicato quest’anno. Bene, ci avete fatto caso, a parte le bandiere blu che sono un richiamo fortissimo, anche se il negazionismo degli operatori di settore isolani ormai è quasi irritante, ogni anno un artista salentino ti lancia la canzoncina tormentone dell’estate. Iniziò il geniale Caparezza con il “Vieni a ballare in Puglia”, Biagio Antonacci, i “Boomdabash” che dapprima con Alessandra Amoroso, poi con Annalisa e da ultimo con Paola e Chiara ti gettano il pensiero continuo e subliminale sul Salento. Cari lettori, sono stato a Presecce, a Spongano, a Morciano, a Castrignano del Capo, dove si trova la frazione Santa Maria di Leuca, ed ho visto una marea di turisti francesi ed americani, letteralmente una onda umana. Nel fare il check–out dal pulito e compunto “bed and breakfast” disvelo la mia identità di opinionista di questo giornale e, la titolare, bravissima lavoratrice mamma di un bimbo dell’età di mio figlio, si lascia scappare da bocca che il marito lavora da marzo ad ottobre in un lido “X” a Santa Maria di Leuca, dal cugino, e lui, pur esonerato per vincoli di parentato, aveva ritmi di lavoro forsennati e le aveva raccontato che i ragazzi bagnini stagionali erano stati assunti sulla carta per otto ore di lavoro ed un giorno di riposo settimanale, ma nella pratica facevano turni massacranti di 14 ore, dall’alba ed oltre il tramonto, con una paga appena superiore ai millecinquecento mensili.

Di contro, una prima fila in mezzo al nulla in Salento, anche se il mare è veramente pulito, viene venduta ad una media di 40 euro al giorno. Ancora, esiste un lido ad Ugento che vende un gazebo in riva al mare per circa sei persone a mille euro al giorno. Mi domando… È il sistema Sud che è saltato, oppure si tratta veramente di una miopia imprenditoriale dei massimi sistemi nel non voler presagire la catastrofe del regime europeo delle concessioni demaniali, a Ischia, come nel Salento, oppure in Calabria che pure mi risulta aver raddoppiato i suoi prezzi? Il Salento, il cui sviluppo turistico è iniziato sempre con il Berlusca…e sì cari lettori, a citare gli antipatici agli intellettuali radical chic – leggevo una dichiarazione della sublime scrittrice Dacia Maraini – si diventa antipatici a propria volta: il lancio mediatico e cinematografico della Puglia e delle vacanze in villaggi organizzati è stato fatto dalla Fininvest nel 1986 con la fiction in 4 episodi “Operazione Vacanze”, il cui protagonista fu Calogero Calà, alias Jerry! Perdonatemi non è la stessa cosa che fece il Commenda Rizzoli con il suo capolavoro “Vacanze ad Ischia”, in cui troviamo il semideo Vittorio de Sica? Antonio de Curtis, non ha composto la celeberrima “Ischia, Paradiso di Gioventù”? Cosa potranno mai fare le DMO del turismo, se abbiamo una costante, litaniosa e pungente pubblicità negativa per i fatti di cronaca che si propagano a macchia d’olio sull’isola.

Abbiamo bisogno anche di movida, ma di quella giusta, divertente e sana, non quella che sfocia in risse sul lungomare dei ristoranti di Forio, oppure in un branco di ragazzine che accerchiano una coetanea in stato di ebrezza e quasi la linciano per futili motivi, per non parlare delle coltellate successe circa venti giorni fa, fuori la discoteca. La Ferragni è già stata a Capri e guardacaso è andata pure in Salento. Dior ha presentato la sua collezione 2023 a Lecce ed i sicilianissimi Dolce & Gabbana hanno fatto sfilare i loro abiti ad Ostuni. Coincidenza? Fatalità? Non credo. Come non credo sia un mero caso che Jeff Besos, il magnate di Amazon, fra i dieci uomini più ricchi della terra abbia fatto tappa alla Corricella di Procida e non ad Ischia. E’ tutta questione di marketing del turismo unitario e coordinato: cari Sindaci, è giunto il momento di dialogare fra Voi, non di contrapporvi, poiché potrebbe essere un ottobre blu tenebra per molti vostri elettori, alla fine di questa stagione convulsa e difficilmente codificabile era turistica 2023. Se alcuno nega questa mia analisi, come recitava il mio prologo, è segno che vuole porre la testa sotto la sabbia e non combattere con tutte le sue forze culturali e spirituali per rilanciare e rinnovare la nostra isola. Le ricette devono essere S.P.A. funzionanti per almeno dieci mesi all’anno, bandiere blu su tutti i litorali,  esonero e creazione di condizioni di espulsione delle marmaglie, coordinamento fra tutti e sei gli uffici turistici dei comuni isolani. Non basta più per attirare ospiti sull’isola: venite, Ischia è bella, ma è necessario trasformare questo messaggio in “venite, ad Ischia si sta bene e ci si diverte”; poche ma essenziali parole elementari che in pochi istanti inducono il potenziale turista a sceglierci.

Ads

* AVVOCATO

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

2 Commenti
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Beta

Ombrellone in prima fila in mezzo al nulla? È proprio il nulla che costa, soprattutto quando non si trova in mezzo all’oceano!
Per il resto approvo in pieno: bandiere blu su tutti i litorali, esonero e creazione di condizioni di espulsione delle marmaglie e SPA + Attività sportive e ludiche tutto l’anno
Elementare Whatson…

Luigi Della Monica

Grazie caro lettore io ci metto il cuore….spero si colga….grazie per il commento

Pulsante per tornare all'inizio
2
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex