LE OPINIONI

Lo sconcerto del proprietario del noto hotel Gran Paradiso Nicola Lombardi: «Con questi prezzi perdiamo reputazione e non diamo più valore alle aziende»

Abbiamo parlato con Nicola Lombardi del Gran Paradiso: «Io di natura sono un ottimista, ma davanti a un low cost così esagerato c’è davvero da rimanere basiti perché vuol dire che stiamo perdendo la faccia e questo è grave. Inoltre, un tariffario del genere non è assolutamente produttivo perché non tiene conto dei prezzi che, come si sa, sono schizzati alle stelle negli ultimi mesi. Come si può pensare di pagare le spese, tra dipendenti e collaboratori, se fai pernottare la gente a solo 10,50 euro? Non riesco a capire come si vuole affrontare l’estate se vengono fatti dei prezzi così stracciati». Nicola Lombardi ha continuato: «Questa storia dovrebbe farci riflettere perché ancora una volta non abbiamo imparato niente dai nostri vicini. Procida, ad esempio, in poco tempo sta creando una grande immagine di sé. Il vero problema è che sulla nostra isola ci sono troppi posti letto e la verità è che dovremmo cominciare a puntare sulla qualità. Questo però è un discorso che facciamo ogni anno senza che le cose cambino per davvero. Altro punto fondamentale sono le stelle degli alberghi. A mio modo di vedere, andrebbe fatta una nuova classificazione e dovrebbero essere fatte delle indagini da ispettori esterni per valutare con serietà struttura per struttura. Per migliorare la situazione ognuno dovrebbe fare un passo indietro e mettersi in discussione. In base alla classificazione delle stelle, poi, andrebbe fatto un prezzo minimo senza però scadere nel ridicolo e a questo prezzo dovrebbero corrispondere dei servizi adeguati». Il proprietario del Gran Paradiso ha concluso: «Ognuno, per carità, è libero di stilare il tariffario che vuole, ma sotto certe cifre non si dovrebbe scendere. Detto questo, spero vivamente che la vicenda dei 10,50 euro sia un unicum, un mosca bianca. Se così non fosse rischiamo di dare un’immagine bruttissima della nostra isola ai turisti di tutto il mondo».

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Beta

Ha perfettamente ragione, “le stelle cadenti” sull’isola non si contano!
Eppure con il bonus 110% molte delle strutture isolane avrebbero facilmente potuto rinnovarsi.
Si vede che sono davvero tanti gli impedimenti burocratici per l’accesso al bonus, forse per le diffuse magagne abusive ancora irrisolte.

gioe'

volete girare sempre intorno alla verita’-ma fin quando ?perche non ammettete che a ischia imprenditori alberghieri veri e solidi ce ne sono pochissimi-in mano a chi stanno la maggior parte delle imprese turistiche e chi sono e quali sono i loro interessi ?

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