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Mai più antenne sul territorio, Casamicciola vara il regolamento

Nel prossimo consiglio comunale, convocato per il 16 giugno, si discuterà l’approvazione del documento diretto a evitare le installazioni “facili” di ripetitori per la telefonia mobile

Dopo una pausa di quasi sei mesi, torna il consiglio comunale a Casamicciola. Il Presidente del civico consesso, avvocato Nunzia Piro, ha convocato l’assemblea in sessione ordinaria per giovedì 16 giugno alle ore 18.30 e l’eventuale seconda convocazione per il giorno successivo alla stessa ora. Saranno sei i punti all’ordine del giorno, molti dei quali costituiranno adempimenti di natura contabile come richiesto dalle normative in materia di enti locali. Si inizierà con l’approvazione del rendiconto della gestione, del conto del bilancio, dello stato patrimoniale e del conto economico per l’esercizio finanziario 2021. Spazio poi all’approvazione del Documento unico di programmazione per il triennio 2022-2024. Il terzo punto riguarda la verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, ai sensi delle leggi 18 aprile 1962 n.167, 22 ottobre 1971 n.865 e agosto 1978 n. 457. Il consiglio sarà poi chiamato ad approvare il bilancio di previsione 2022-2024 coi relativi allegati.

All’ordine del giorno anche l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo, del Documento unico di programmazione, oltre alla verifica delle aree e fabbricati destinati a residenza, attività produttive e terziarie

Il penultimo tema all’esame dell’assemblea è quello più inedito, concernente infatti l’approvazione del regolamento del piano di installazione e di localizzazione delle infrastrutture di comunicazione e antenne per la telefonia mobile.

Molti lettori ricorderanno che l’estate scorsa fu caratterizzata dalla questione relativa all’installazione di una antenna da parte della Tim in un’area privata nei pressi di via Monte della Misericordia. Si costituì un comitato di residenti locali che indusse il Comune ad opporsi all’installazione, facendo principalmente leva su motivazioni di natura urbanistica: la questione finì davanti al Tar con multiple decisioni, cautelari e di merito, fino a quando la compagnia rinunciò definitivamente all’installazione. Per evitare il ripetersi di una circostanza analoga in questa nuova stagione estiva, il Comune ha ritenuto opportuno dotarsi di un apposito regolamento: in assenza di quest’ultimo, la legge prevede infatti che l’installazione di tali antenne per la telefonia mobile siano ammesse senza particolari procedure. Ecco quindi la proposta di dotarsi di un regolamento “con prescrizioni idonee ad assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti fissi e mobili per il servizio di telefonia mobile e di comunicazioni radiotelevisive”, che oltre a minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, promuove anche l’adozione di tecnologie disponibili finalizzate al “contenimento delle emissioni elettromagnetiche e alla riduzione dell’impatto urbanistico, estetico e ambientale degli impianti, cercando di individuare la soluzione architettonica di minor impatto visivo e di migliore inserimento nell’ambiente circostante, rispettando il valore artistico, storico e culturale del territorio, e le private dimore dei singoli cittadini”. Si farà quindi in modo da programmare la localizzazione degli impianti da dislocare sul territorio dopo un’attenta e approfondita ricognizione, anche degli impianti già esistenti, da parte dell’ufficio tecnico per via dell’elevato rischio sismico, idrogeologico e di incendio che caratterizza il territorio casamicciolese. Il regolamento che il consiglio sarà chiamato ad approvare è composto da venti articoli, suddivisi in cinque titoli, relativi rispettivamente alle disposizioni generali, alla localizzazione delle installazioni e prescrizioni per l’inserimento ambientale, al regime autorizzativo e l’iter istruttorio (che costituisce la parte più corposa e articolata), agli obblighi, vigilanza e sanzioni, e infine alla trasparenza. Il civico consesso concluderà l’ordine del giorno col riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 194 lettera a) primo comma del Tuel.

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