«Nel caso di vittoria del sì, la ridefinizione delle competenze Stato-Regioni e la conseguente attribuzione allo Stato di gran parte delle materie ora assegnate alla legislazione regionale (tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, ambiente ed ecosistema, turismo e porti) comporterà ulteriori difficoltà per gli enti locali territoriali nell’affrontare le problematiche legate alla promozione turistica, alla tutela e valorizzazione del territorio, dovendo in tal caso interfacciarsi non con la Regione bensì con lo Stato».
