CULTURA & SOCIETA'

Musica e natura nell’incanto della Mortella

Il Giardino Esotico “La Mortella” è diventato il pezzo pregiato della Fondazione Inglese “W.Walton”. Meta di un Turismo internazionale di…botanici, l’Oasi Naturalistica ospita Concerti Musicali estivi di grande caratura. La Dirigente Vinciguerra festeggia re Carlo III d’Inghilterra, presidente onorario della Fondazione

Quando agli inizi degli Anni Cinquanta, i coniugi Walton si affaciarono per la prima volta vin questo selvaggio lembo di terra foriana non ancora assurto alla futura notorietà internazionale, mai avrebbero creduto di fermarsi per l’intera esistenza sul negletto Scoglio scagliato nei flutti del mare dal re dell’Olimpo, adirato per l’atto di superbia del gigante Tifeo. Sir Walton, suddito britannico già celebre per la sua musica sinfonica e lady Susana Gil Paso bellissima ragazza argentina, sposati da appena tre anni, non sembravano affatto “tagliati” per rinunciare ad una brillante vita mondana da trascorrere fra Londra e Buenos Aires e vivere gli anni della giovinezza confinati in un’isola di contadini e pescatori qual era Ischia nell’immediato dopoguerra.

Gli arcani suoni della vicina Partenope e i richiami dolcissimi delle sirene che avevano indirizzato in queste remote rive l’errabondo Ulisse in cerca della sua Itaca, riuscirono a compiere una magìa ammaliatrice di un innamoramento a prima vista, colme può avvenire soltanto per personaggi di squisita sensibilità e grande cuore.

Nel bosco di Punta Caruso, fra la tipica vegetazione mediterranea e le rocce laviche della colata vulcanica di Zaro, c’era in vendita un terreno abbandonato da secoli; un’area impervia terrazzata e ricoperta di Eriche, Corbezzoli, Lentischi e Mortelle che vegetavano allo stato brado fra un intrico di rovi, Uva spina e profumatissime Ginestre.

I Walton non esitarono un solo istante e acquistarono quel pezzetto di bosco con l’intento di costruire una residenza stabile, lontana dai frastuoni cittadini e tutta raccolta nella contemplazione di un Natura incontaminata e ricca di suggestioni. Iniziava così il viaggio musicale e, successivamente, naturalistico di William e Susana, dimentichi ormai di un “mondo esterno” in grande espansione ed evoluzione, tutto preso da una frenetica voluttà di benessere, di espansionismo, di progresso e di ricostruzione morale e materiale, dopo i guasti enormi prodotti dal secondo conflitto mondiale.

Furono senza dubbio “due anime gemelle”, i Walton, privati della gioia di un figlio, ma cementati in questo divenire onirico che aveva tracciato già le linee maestre per una vita interamente dedicata alla Musica e alla Botanica espresse nel più alto grado dell’umano sentire.

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Fonte di ispirazione, come lo sarà per Auden la Poesia, per Bargheer la Pittura, per Giovanni De Angelis la Scultura, per Visconti nelle più belle sceneggiature cinematografiche, la terra isolana non fu affatto avara di consensi per i Walton, che videro affermate in pochi anni quelle straordinarie capacità espressive in campi molto diversi, ma dalle comuni matrici di bellezza emotiva come la Musica e la Natura.

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Sir William spaziò in tutti i campi della musica sinfonica, negli oratori, nelle opere burlesche, nei balletti, nelle composizioni Sacre per organo: un’attività ciclopica che gli varrà il riconoscimento della Casa Regnante Britannica, del Governo inglese, delle Associazioni Musicali Europee e mondiali e dei più grandi Direttori d’Orchestra del XXI secolo!

Verso la fine della sua carriera artistica, sir William lasciò il Giardino delle Delizie non ancora perfezionato da Russell Page, all’età di 81 anni, assistito amorevolmente dalla fedele compagna di una vita che volle assecondare tutte le scelte del Maestro con una devozione senza pari.

Da questo momento ha inizio la seconda storia dei Walton; quella della creazione del Giardino Esotico fra i più importanti d’Italia. Lady Susana dedicherà le sue cure a questa creatura nata –come è scritto sulla lapide di sir William- dall’amore di due “spirti immortali”, che vollero eleggere a seconda patria l’isola d’Ischia, segnata certamente da un fato amico nel loro destino.

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