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Nel nome del padre (e non solo), Francesco Merola conquista Perrone

Venerdì scorso l’applauditissimo concerto del cantante e figlio d’arte che ha davvero strappato applausi a scena aperta ai presenti: a chiudere la serata uno spettacolo di fuochi pirotecnici

Nel nome del padre, tramandandone la voce, il fascino e tutto quello che ha rappresentato per Napoli. Ma facendo da ponte tra una generazione e l’altra in maniera autonoma e indipendente, con uno stile, una voce e un carisma che lo reputano un artista vero e non certo il “figlio di”, come potrebbe troppo facile venir fuori come luogo comune in casi del genere. Il concerto tenuto a Casamicciola Terme venerdì scorso (nella frazione di Perrone, in Piazzetta Sant’Antonio) da Francesco Merola – figlio di Mario, indimenticato re della sceneggiata napoletana – ha conquistato davvero tutti i presenti. Sì, tutti, anche chi si avvicinava ad un appuntamento del genere con qualche più o meno condivisibile pregiudizio. Perché tutto è stato realmente perfetto e prima ancora dello spettacolo è il caso di soffermarci sull’aspetto organizzativo.

Il concerto di Merola è stato in primo luogo caratterizzato da un’orchestra davvero apprezzata e di livello elevato e da un service e da un impianto audio e video da fare invidia ad artisti molto più celebrati. I led wall proiettavano tante immagini che riconducevano a papù Mario ma in realtà a tendere banco sul palco è stata la voce di Francesco, che ha spaziato nel repertorio napoletano per circa due ore raccogliendo applausi a scena aperta. Fino a quanto, aprendo le danze e salendo sul palco, dopo aver salutato il numeroso pubblico presente ha esclamato in maniera ironica: “Forse mi hanno chiamato un po’ tardi visto che tanti napoletani magari hanno fatto già ritorno in città: ma siete comunque in tanti, e quindi vuol dire che se non altro qualcuno lo abbiamo fatto tornare indietro”. Nel nome del padre ma non solo, il concerto di Francesco Merola è stata una lunga e scientifica escalation che pian piano ha trascinato i presenti. Fino a quando, a un certo punto, la Piazzetta di Perrone è diventata una vera e propria bolgia e pure chi si era avvicinato allo spettacolo con una buona dose di scetticismo, alla fine ha deciso di lasciarsi andare. Non è un caso che a sbellicarsi le mani dagli applausi, tra gli altri, c’erano anche i sindaci di Casamicciola e Lacco Ameno Giovan Battista Castagna e Giacomo Pascale, i consiglieri del Comune termale Giovanni Barile e Ciro Frallicciardi. Tutti, al termine del concerto, hanno voluto congratularsi con l’artista che si è volentieri concesso ad autografi, strette di mano, selfie e dediche di varia natura. La serata è stata conclusa da un suggestivo spettacolo di fuochi pirotecnici che ha evidentemente voluto rappresentare anche un saluto all’estate che ormai sta per andare in archivio.

Foto Franco Trani

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