CRONACAPRIMO PIANO

Non si butta niente, Legnini presenta la nuova ordinanza

Il dispositivo presentato ieri pomeriggio alla stampa ha una chiara “mission”: trasformare massi e tronchi dell’alluvione in materiale utile per la tutela del territorio. Sarà destinato a progetti per la creazione di parracine, una vasca di colmata ed altro. Con priorità data ai cittadini casamicciolesi. Tutto quello che c’è da sapere…

Parola d’ordine, non si butta nulla. E’ stato questo il leit motiv che ha caratterizzato la conferenza stampa che si è svolta nel primo pomeriggio di ieri a Ischia, presso Palazzo Reale e gli uffici della struttura commissariale, domani Giovanni Legnini – in compagnia del commissario straordinario di Casamicciola Terme, Simonetta Calcaterra – ha presentato la nuova ordinanza legata alla frana dello scorso 26 novembre scorso. Che ha una mission chiara, marcata ed inequivocabile: trasformare i massi e i tronchi derivanti dall’alluvione del 26 novembre scorso in materiale utile per la tutela del territorio dell’isola di Ischia, in un’ottica di piena sostenibilità e di economia circolare, cedendoli gratuitamente ai cittadini di Casamicciola con priorità per quelli che hanno subìto danni sia a causa del terremoto che della frana. Per utilizzarli in forme svariate ma sempre per opere che abbiano una utilità in termini di sicurezza e non solo, come ha più volte ribadito ai cronisti presenti in sala o collegati da remoto il commissario Legnini. Il quale, non a caso, ha più volte citato l’esempio delle classiche “parracine” ischitane, che in un passato più e meno recente hanno fatto anche da argine e barriera a preoccupanti fenomeni dettati da madre natura. Se l’ordinanza di Legnini fissa le linee guida, sarà poi il Comune di Casamcciola a dover dettare i parametri attraverso i quali aderire a questo progetto ed entrare in lista per ottenere il materiale franoso, e nei prossimi giorni dall’ente del Capricho dovrebbe arrivare un avviso ad hoc destinato alla cittadinanza ed agli interessati. Inizialmente la cessione del materiale sarà destinata solo a coloro che risiedono o hanno attività nel Comune termale, laddove ci dovessero essere eccedenza si ragionerà anche ad una “apertura” al resto dell’isola per il riutilizzo dello stesso.

Nel corso della conferenza, Legnini ha voluto anche rimarcare come si procederà anche alla verifica della fattibilità del progetto di completamento del porto turistico di Casamicciola, con una vasca di colmatra da utilizzare per il riuso dei detriti di frana: l’obiettivo, volendo semplificare il concetto, è quello di creare una passeggiata nella zona prospiciente il Pio Monte della Misericordia. Ma tra gli obiettivi dichiarati c’è anche quello di procedere procedere con la messa in sicurezza definitiva del costone in frana che “incombe” in maniera minacciosa sul tratto di ex SS 270 e con il ripristino dei servizi di illuminazione pubblica e privata. Una serie di interventi cadenzati che hanno incontrato anche il favore della dott.ssa Calcaterra, che non ha nascosto la sua soddisfazione ai giornalisti. L’ordinanza firmata nella giornata di ieri da Giovanni Legnini, si legge in una nota diffusa alla stampa a margine della conferenza, “si fonda sull’importante principio di accompagnare gli interventi urgenti per l’eliminazione dei rischi e la rimozione dei detriti depositati a seguito della frana con misure volte alla realizzazione di opere di messa in sicurezza del territorio da parte dei cittadini e del Comune. L’obiettivo, più volte sottolineato dal Commissario Legnini, infatti, è quello di accelerare le azioni di gestione dell’emergenza senza però tralasciare l’esigenza di prevenzione del rischio nel rispetto dell’ambiente, grazie ad un uso virtuoso dei materiali considerati riutilizzabili, trascinati giù dal Monte Epomeo fino al mare. I litoidi recuperati saranno “destinati – recita l’ordinanza – prioritariamente ad azioni di riuso e riutilizzo, ed in particolare di ripristino, ampliamento o nuova realizzazione di muri a secco con materiali litoidi (cd. parracine), aventi funzione di protezione dai fenomeni franosi ed alluvionali ed utili, quindi, alla mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico. In alternativa, il Comune di Casamicciola potrà consentire il loro utilizzo anche per usi ornamentali o rifinitura quali pareti in pietra a vista, stradelli di accesso, giardini pubblici”.

Ancora sempre il comunicato ribadisce che “I materiali lignei, fra i quali tronchi e rami, potranno essere impiegati a fini energetici o per piccoli interventi, anche di protezione e contenimento da eventi meteorologici, come ad esempio, palizzate per frenare i movimenti. I materiali potranno essere assegnati gratuitamente e su richiesta, secondo le modalità e le finalità che saranno precisati in un avviso pubblico che verrà emanato dal Comune di Casamicciola Terme, con priorità per i proprietari di immobili che hanno subìto danni dal terremoto del 17 agosto 2017 o dall’alluvione del 26 novembre 2022. Sempre nell’ottica di un riuso virtuoso dei materiali si dà avvio anche alla procedura di verifica di fattibilità del progetto ‘Opere di completamento alla portualità turistica presso il porto di Casamicciola Terme’, trasmesso il 25 gennaio dal Comune di Casamicciola, che sarà sottoposto all’esame di una specifica Conferenze dei servizi che ne dovrà valutare l’urgente fattibilità anche per consentire il riuso dei materiali detritici. L’ordinanza, inoltre, istituisce un tavolo tecnico permanente con le società di distribuzione e riallaccio di energia elettrica e degli altri servizi pubblici a rete e per ripristinare i servizi di illuminazione, e infine nomina in qualità di soggetto attuatore la Città metropolitana di Napoli per la rapida predisposizione del solo progetto definitivo per le opere di messa in sicurezza del costone in frana prospiciente la SS 270, riservando la decisione di attuazione degli interventi alla struttura commissariale. Insomma, è davvero chiaro a tutti: da queste parti non si butta nulla, finché è riutilizzabile. A proposito, nel corso della conferenza Legnini ha fatto un passaggio anche sulla ricostruzione post sisma annunciando che sono state approvate tecnicamente per essere ammesse a finanziamento tre nuove pratiche. Lo stesso dicasi per sette pratiche di condono.

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