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«Non siamo eroi, ma una famiglia che lotta in prima linea», il video di Michele Caruso del Rizzoli

Il referente coordinatore del complesso operatorio del presidio ospedaliero isolano ha diffuso una lettera inviata al direttore dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore

È Michele Caruso, referente coordinatore del complesso operatorio del presidio ospedaliero “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno” a scrivere al direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore. Una lettera che accompagna un video che contiene le emozioni di chi sta lottando in prima linea. Per i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario sono giorni difficili.

Nonostante il lavoro intenso, i turni estenuanti svolti con la costante paura del contagio, c’è un attimo di tempo per sottolineare ciò che di buono c’è. «In questi giorni drammatici per l’intera comunità ho potuto comprendere fino in fondo il concetto di “Famiglia” che regna all’interno della nostra Azienda e del nostro Ospedale. Di fronte all’immane tragedia che ci ha colpito, non ho visto defezioni, non ho visto comportamenti opportunistici, ho visto invece solo tanta dedizione al sacrificio, tanta umana comprensione da parte nostra, e tanta, tanta dignità in chi soffre», così Michele Caruso spiega quanto sta succedendo all’interno del Rizzoli. Un ospedale piccolo (conta solo 56 posti letto), un presidio isolano e troppo spesso finito al centro della cronaca per le criticità.

Da sempre è cronica la mancanza di personale. Sono tanti coloro che rifiutano di lavorare nell’ospedale ischitano. Le difficoltà legate all’insularità rendono il ‘Rizzoli’ da sempre una meta di lavoro poco ambita. Ma non per chi ci lavora ogni giorno. «Se dovessi descrivere la Sanità, la Sanità Pubblica, la descriverei con la cronaca di una nostra giornata lavorativa», spiega ancora Michele Caruso.  «E quindi penso all’impegno comune per sopperire alle forzate assenze dei colleghi più sfortunati di noi; ai sorrisi che ci scambiamo attraverso le “maschere” per sostenerci nei momenti più duri, quando la paura, l’umana paura ci assale; ai momenti di tensione prima e poi alla soddisfazione che sovviene quando hai trovato la tua piccola soluzione per sbarrare la strada al grande nemico; all’euforia collettiva quando riusciamo a dimettere le persone guarite».

Sensazioni che rendono ‘umani’ i supereroi di questi giorni.  «Non sono giorni normali – spiega ancora il referente coordinatore del complesso operatorio del presidio ospedaliero “Anna Rizzoli” -i giorni nei quali se hai deciso di esserci, devi esserci con tutto te stesso, sacrificando anche gli affetti più cari per rispondere alla chiamata del nostro grande Paese ed essere al letto di quanti soffrono». E poi rivolgendosi direttamente al direttore Antonio D’Amore: «affinché questa esperienza resti indelebile, ho voluto racchiudere in un breve filmato, i protagonisti di questa fantastica storia. Così un giorno, quando lo tsunami sarà passato, nel rivedere le immagini, tutti possiamo dire con orgoglio “io c’ero” e raccontare, a chi lo chiederà, che siamo stati migliori di quanto credevamo di essere». E così sulle note di Napul’è di Pino Daniele, scorrono le immagini degli ‘angeli del Rizzoli’, il personale che ogni giorno sta lavorando in prima linea contro il Coronavirus.  

«Non siamo eroi né angeli, ma padri, madri, figli, sorelle e fratelli. Siamo uomini e come voi stiamo combattendo questa dura battaglia. Ognuno fa la sua parte: voi a casa tener duro rinunciando alle vostre abitudini e noi qui tra i reparti con chi ha bisogno di cure. Non vogliamo medaglie, a muoverci l’amore per la vita e la convinzione che questo prezioso dono va difeso con le unghie e con i denti. Siamo pronti e sappiamo che lo siete anche voi, non vi abbandoneremo un solo istante e lotteremo al vostro fianco. Sconfiggeremo questo nemico e vedremo sorgere nuovamente il sole torneremo ad abbracciarci insieme si può. Andrà tutto bene». Le immagini e le parole di Michele Caruso sono state accolte con piacere dal direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore che non ha mai fatto mancare il suo supporto al personale del Rizzoli. Specialmente in questi giorni. «Non posso fare altro che ringraziarvi della vostra professionalità, della vostra dedizione, del vostro amore, del vostro coraggio e dirvi che al più presto ci vedremo per stenderci al sole, ridere e godere della nostra splendida isola. Viva noi, viva Ischia, viva la Napoli2 Nord», ha scritto D’Amore.

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