CRONACA

Ospedale a Procida, parola d’ordine: non molliamo

Il Comitato “Tutela e difesa dei diritti del cittadino – L’Ospedale non si tocca” continua a tenere accesi i riflettori sulle problematiche che interessano la sanità isolana

Il Comitato “Tutela e difesa dei diritti del cittadino – L’Ospedale non si tocca” continua a tenere accesi i riflettori sulle problematiche che interessano la sanità isolana e, passate le festività natalizie, riprende il proprio impegno di controllo e sensibilizzazione sulla gravissima situazione che si è creata sul territorio. In una nota del 16 gennaio si legge: “Ricordiamo brevemente le ultime tappe: l’assemblea pubblica da noi proposta il 12 dicembre; la successiva manifestazione promossa dagli studenti, la mozione unitaria del Consiglio Comunale; il ricorso presso il Tar Campania della minoranza e di varie associazioni, e dell’Amministrazione comunale (che vede la discussione fissata per il 28 Febbraio).

Questo impegno unitario di cittadini e forze politiche tutte e Consiglio Comunale ha di conseguenza avuto un primo risultato, rimettere al centro dell’attenzione la condizione della sanità sull’isola.

Nell’attesa di verificare anche i risultati dei ricorsi legali vigileremo perché questa attenzione non venga meno, mentre chiediamo al Sindaco e al Consiglio Comunale di sollecitare l’incontro, da tempo richiesto al Direttore Generale dell’Asl Na2 Nord su come intenda ottemperare alla gravità di questa situazione.

Per quel che ci riguarda – conclude la nota – non intendiamo certo smobilitare, ma continuare con forza e determinazione nel compito che ci siamo riproposti: riaffermare la tutela della salute sull’isola e una Sanità pubblica degna di questo nome al servizio di tutti i cittadini indipendentemente dalla loro condizione sociale, consapevoli che si tratta di una battaglia di lungo periodo, anche connessa all’efficienza delle riforme in atto nel Servizio Sanitario Nazionale e Regionale”.

Ritornando agli aspetti legali della vicenda Ospedale, tutti i ricorrenti si rivolgono al Tar Campania per far ottemperare alla Asl Na2 Nord (anche attraverso la nomina di un commissario) le sentenze che si sono susseguite nell’ultimo decennio, partendo dal dispositivo 5842/2016 nel quale si stabiliva che Procida dovesse essere riconosciuta “presidio sanitario in zona disagiata”, fatto che, ai sensi della Legge c.d. Balduzzi n. 70/15 rende indispensabile:

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-un reparto di 20 posti letto di medicina generale con medici ed infermieri assegnati;

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-una chirurgia elettiva ridotta che effettui interventi di Day Surgery, o Week surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina (obiettivo massimo di occupazione dei posti letto 70% per lasciare spazio alle emergenze);

-la copertura in pronta disponibilità per il restante orario della equipe chirurgica che garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco;

-un pronto soccorso presidiato da un organico dedicato alla urgenza- emergenza specifica ai sensi del DM 30.1.98 (Medicina e chirurgia d’accettazione di urgenza) integrata-dal punto di vista organizzativo alla struttura complessa del DEA, con almeno quattro specialisti: medico, chirurgo, ginecologo, anestesista rianimatore.

Cosa ben diversa, purtroppo, dalla situazione attuale!

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