Pascale mette il “turbo” alla riscossione politica

Lacco Ameno arriva il tanto atteso (una promessa politica mantenuta per mantenere gli equilibri del Governo Pascale), affidamento del servizio di riscossione coattiva di soli 9 ruoli relativi ad entrate tributarie comunali. 9 ruoli affidati per via diretta ad una ditta gradita alla modica cifra, si fa per dire di, 136.436,00 euro con l’agio sul riscosso, le spese postali ed eventuali spese di gestione, con imputazione negli esercizi del bilancio di previsione lacchese in base al principio della competenza rafforzato ovvero in base all’esigibilità della spesa. Come ricorderanno in nostri lettori con deliberazione del Consiglio Comunale n. 19 del 11.05.2023 è stato dato indirizzo di procedere con l’esternalizzazione della gestione delle funzioni relative alla riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali del Comune di Lacco Ameno (ad eccezione delle sanzioni per violazioni del Codice della strada) attraverso il modello dalla concessione a terzi iscritti in apposito albo per la durata di anni 5.Una questione che ha tenuto banco per mesi nel dibattito interno alla maggioranza guidata da Giacomo Pascale e costatagli nella prima fase del suo secondo mandato ben due consiglieri: l’assessore al ramo finanze e tributi Giacinto Calise per l’appunto e Piero Monti. Oggi, al culmine di una serie di evoluzioni e parabole amministrative, superati alla grande, gli addi politici in questione, l’amministrazione del comune di Lacco Ameno, trincerandosi dietro al pretesto di “non essere in possesso, attualmente, di qualificazione ai sensi della legge e che nelle more dell’individuazione di una centrale di committenza qualificata per l’espletamento della procedura di gara relativa alla concessione di cui alla deliberazione C.C. n. 19 del 11.05.2023”, procede celermente con le attività di emissione degli atti relativi alle annualità prossime alla prescrizione, nominando un operatore economico ritenuto in possesso di idonea esperienza nell’esecuzione delle prestazioni richieste incaricandolo del servizio di riscossione coattiva delle suddette entrate tributarie comunali. L’affidamento è stato reso con la solita trattativa diretta, rivolta ad un singolo operatore economico abilitato sul catalogo del mercato elettronico per la publica amministrazione. Si tratta dell’operatore economico “Gamma tributi s.r.l.” di Battipaglia in provincia di Salerno, ponendo come prezzo unitario l’importo di € 136.436,00 oltre I.V.A. 

Nel mirino dell’ente del Fungo nove inadempienti, ma il Barone si cautela riservandosi il diritto di procedere alla revoca dell’incarico in caso di successivo accertamento del difetto del possesso dei requisiti: ma la scelta è ormai fatta

La Società, in quel di Agropoli, era finita anche al centro di una dettagliata denuncia in Procura di Vallo della Lucania.per una raffica di ingiunzioni di pagamento, circa ventimila, notificate per conto del Comune.  A presentarlo alla caserma dei carabinieri di Vallo della Lucania è stato l’avvocato Giuseppe Russo, dell’associazione “Noi Consumatori”. Il contratto finito nel mirino di Russo venne stipulato nel luglio 2021 ed è relativo, proprio, all’esternalizzazione del servizio accertamento e riscossione di tasse e tributi comunali. L’affidamento è quinquennale e prevede una spesa di oltre due milioni di euro. Rischia, cosi, di diventare l’ennesimo caso politico l’appalto diretto e per pochi specifici casi alla società di Battipaglia che dovrà evitare i termini di prescrizione e colpire i 9 “inadempienti” lacchesi indicati da Pascale&Co. Il comune al momento, si riserva il diritto di procedere alla revoca dell’incarico in caso di successivo accertamento del difetto del possesso dei requisiti. Ma si tratta, semplicemente di un passaggio obbligato. Ormai la scelta è fatta, a ratificarla, il responsabile dott. Domenico Barbieri.