CRONACAPRIMO PIANO

Tredici anni dopo la giustizia punisce l’orco di Serrara

Il 76enne P.A. è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli: deve scontare 5 anni e 10 mesi di reclusione per violenza sessuale. A prelevarlo dalla sua abitazione la polizia, adesso è ristretto nel carcere di Poggioreale

Un fatto di cronaca drammatico anche per la sua reiterazione diventato successivamente una vicenda di natura giudiziaria. Con il cerchio che si chiude a distanza di tanti anni, 13 per l’esattezza, forse troppi ma con la giustizia che arriva a presentare il conto e a spedire dietro le sbarre il 76enne P.A., di Serrara Fontana. Ad arrestarlo questa mattina presso la sua abitazione ubicata nel Comune montano sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re. I poliziotti lo hanno prelevato in esecuzione di un ordine per la carcerazione che era stato emesso nella giornata di martedì dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli (ufficio Esecuzioni Penali), perché lo stesso è stato condannato in via definitiva e dunque con sentenza passata in giudicato alla pena di 5 anni, 10 mesi e 27 giorni di reclusione per il reato di violenza sessuale, che si consumò sempre alle pendici del Monte Epomeo addirittura nel lontano 2009. Dopo essere stato sottoposto agli adempimenti di rito, P.A. è stato tradotto presso il carcere di Poggioreale dove resterà a scontare la sua pena, a meno che i difensori nel tempo non riescano a fargli ottenere una misura cautelare meno afflittiva, considerata l’età: ma per i reati commessi dall’uomo la missione non si presenta assolutamente delle più agevoli.

L’uomo dall’aprile 2009 abuso di una bambina (sua nipote) di appena sette anni per un periodo reiterato, al punto tale che gli sono state contestate anche tutte le aggravanti. Una denuncia diede il via all’indagine e al successivo iter giudiziario

I fatti che hanno portato a processo P.A. che poi è stato condannato (tra l’altro l’uomo inizialmente aveva anche scontato un periodo agli arresti domiciliari) come detto sono decisamente datati. Vittima dell’orco, per un periodo anche reiterato – motivo per il quale all’imputato sono state contestate anche tutte le circostanze aggravanti – fu una bambina che all’epoca dei fatti aveva appena sette anni (oggi è maggiorenne) e che dovette subire per lungo tempo violenze e molestie sessuali. La piccola era stata affidata al 76enne in quanto sua nipote a seguito di una situazione familiare verosimilmente non delle migliori. Un vero e proprio incubo quello vissuto dalla bambina fino a quando non arrivarono una denuncia prima e i successivi riscontri poi a chiudere questa pagina vergognosa. Poi è passato tanto tempo, troppo, a dimostrazione di come la giustizia italiana troppo spesso riesca ad essere lenta e farraginosa. Il suo corso lo ha fatto, ma è chiaro che nemmeno questo cancellerà mai dolore, ricordi e sofferenze patite da una bambina che nel frattempo è diventata donna.

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