Pio Monte della Misericordia: il portale che racconta la sua fondazione
Un gruppo di Cittadini di Casamicciola chiede al sindaco Castagna di attivarsi per salvare un reperto storico e architettonico del XVII secolo in grave declino
Di tutte le “emergenze” artistiche, storiche e architettoniche dell’originario Ospizio termale del Pio Monte della Misericordia, costruito in Piazza dei Bagni del Gurgitello nell’Anno Domini 1604, andate distrutte nell’apocalittico terremoto del 1883, soltanto un portale pipernino con incastonata nel fornice a sesto ribassato una lapide marmorea celebrativa, con iscrizione in lingua latina, si è miracolosamente salvata dal totale annientamento dell’edificio termale pervenendo ai nostri giorni in discreto stato di conservazione. Il vero e proprio monumento alla memoria, fa bella mostra di sé in fondo al viale dell’attuale Monte, trasportato da mani pietose e sensibili, che vollero tramandare ai posteri la memoria della Istituzione benefica che ha contrassegnato quattro secoli di storia termale di Casamicciola e in particolare di un’Opera sociale per gli ammalati poveri voluta da un gruppo di gentiluomini napoletani di cui si conserva la memoria nel monumentale palazzo di via Tribunali, mirabile costruzione dell’arch. Cosimo Fanzago.
Il portale, realizzato in blocchi di piperno squadrati e modellati in forma di colonne incassate con i capitelli dorici e l’apice terminante con un rimpano a tutto sesto. Reca una lastra marmorea ben modellata con una iscrizione in lingua latina che celebra la fondazione dello Stabilimento Termale, riferendo anche il nome dell’architetto progettista. L’iscrizione dice:
FERDINANDI IV NEAP. AC SICIL. REGIS PFAPP
REGN. FAUSTISSIMO ANNO XXIX
AEDES HASCE PROPE ANTIQUAS
MAIO AEGROTORUM COMMODO
QUUM ANTEA IN ITU ET REDITU
U. A PUBBLICA PERGENDO
IN TRIBUS AMPLIS LACUBUS
TURMATIM OMNES MERGERENTUR
E FUNDAMENTIS ERIGI
OPUS DIRIGENTE JOSEPHO POLLIO
GUBERNATORES PII MONTIS MISERICOR.
CURAVERUNT
(A Ferdinando IV re di Napoli e delle Due Sicilie/ Durante il Regno nell’anno più propizio/ queste Fabbriche (furono realizzate) a beneficio degli ammalati (poveri)/….-direttore delle opere Giuseppe Pollio/ I Governatori del Pio Monte della Misericordia/ curarono la costruzione dalle fondamenta).
Il portale ha conosciuto i fasti delle antichissime Terme, prime in Europa per valore curativo e sperimentazioni scientifiche, il cui epigone fu certamente il medico idrologo calabrese Giulio Jasolino, scienziato di chiara fama che proprio nell’isola d’Ischia volle applicare i metodi di cura non più empirici, ma saldamente ancorati a osservazioni cliniche mirate e alle prime analisi di laboratorio indispensabili per la classificazione delle varie sorgenti termali e il conseguente loro impiego nelle affezioni reumatiche e dell’alterato ricambio. Il portale fece inoltre da testimone per il nuovo Ospizio del Pio Monte, costruito sul litorale di Casamicciola nel 1895 e seguì l’evolversi del moderno Termalismo uscito definitivamente dagli schemi dell’ “Altra Medicina” e rivendicando a giusto titolo la branca speciale dell’Idroterapia, in grado di escludere molti farmaci antinfiammatori, dannosi per gli effetti collaterali.
Il portale Seicentesco conobbe, dopo gli anni Settanta, un triste periodo di abbandono conseguente alla dismissione dell’Ospizio e al suo progressivo degrado. Oggi l’opera architettonica versa in uno stato di totale dissesto strutturale. E’ sostenuto da tubolari di ferro che lo sorreggono alla men peggio, ma la fabbrica è sgretolata ed esposta agli agenti atmosferici che ne affrettano la possibile distruzione. Spesso cumuli di rifiuti ne sfregiano la storia gloriosa e l’unicità di un reperto architettonico di rilevante interesse artistico. Urgono dunque tempestivi lavori di restauro conservativo e una collocazione più consona e corrispondente alla funzione originaria per cui fu realizzato.
