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Poker di bilanci in attivo per l’EVI spa

Per il quarto anno consecutivo l’Energia Verde Idrica spa in liquidazione, sotto la gestione Ghirelli, ha chiuso il bilancio in attivo: circostanza notevole, se si considera che dal 2009 al 2013 tutti i bilanci si erano chiusi in negativo.

Tutti col segno “più” i principali indicatori finanziari aziendali:

il risultato dell’esercizio prima delle imposte è di 327.658 euro;

il valore della produzione è di 8.363.412 euro, in aumento rispetto all’anno precedente;

i ricavi netti ammontano a 8.154.211 euro, superiori al valore del bilancio precedente;

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il valore aggiunto è di 3.602.809 euro;

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il risultato operativo si attesta a 64.272 euro;

il Margine Operativo Lordo (MOL) è di 216.660 euro;

il risultato ordinario ammonta a 327.658 euro.

Continua, dunque, l’opera di risanamento delle finanze aziendali effettuata dal Liquidatore Pierluca Ghirelli, in totale sinergia con i sindaci dell’isola d’Ischia. Diventa sempre più probabile, dunque, che entro breve tempo l’EVI spa potrà uscire dalla fase della liquidazione.

Nella sua relazione alla gestione del bilancio, allegata agli atti, il dott. Ghirelli scrive che “risulta evidente il progredire di un percorso di risanamento che oramai è in corso di attuazione da circa quattro anni” e che si articola in “due principali modifiche gestionali: riduzione dei costi ed adeguamento dei costi del servizio per l’utenza; costi che, come oramai più volte detto e certificato, risultano innaturalmente al di sotto della media nazionale di riferimento”. Il tutto è complicato dalle esigenze di un servizio che si svolge su di un territorio dalla orografia tormentata, ricco di dislivelli che necessitano sollevamenti elettromeccanici.

Altro tema importante ed irrinunciabile nella politica di risanamento aziendale – continua la relazione del Liquidatore – è riferibile all’attività di repressione dell’evasione nel pagamento delle fatture del servizio”, fino ad arrivare “al notevole risultato, in ultimo registrato, di un pagamento delle fatture emesse in misura superiore al 90 %”.

Infine, “il contenzioso ereditato dalle passate gestioni appare finalmente in fase di esaurimento”.

Per questo, “la revoca dello stato di liquidazione si pone come elemento strategico anche in ordine alla necessità di poter procedere a sostanziali ammodernamenti della rete di distribuzione dell’acqua, così da ottimizzare il servizio, riducendo al massimo le perdite che pesano sul conto economico (…). Le maggiori economie che deriveranno da tale virtuoso meccanismo genereranno utili che, in parte, sarà possibile investire nel settore fognario, gestito strutturalmente in perdita”.

 

 

 

 

 

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