POLITICA

Procida e la sanità che non va, nuova denuncia della minoranza

Triplice interrogazione dell’opposizione dopo l’episodio della paziente che necessitava del trasporto nella barella di biocontenimento

Nuova interrogazione del gruppo consiliare “Procida per tutti”. I consiglieri hanno infatti inoltrato al sindaco e al presidente del civico consesso una missiva che fa seguito anche alle precedenti richieste e agli ordini del giorno presentati in consiglio. Il testo presenta un’articolata premessa, nella quale si legge che “la situazione dell’organizzazione sanitaria sull’isola sta assumendo preoccupanti derive con sempre maggiori inefficienze e lacune”. In particolare viene citato un episodio specifico risalente all’8 gennaio, quando una cittadina si è trovata nella necessità di essere trasferita in terra ferma su una barella di biocontenimento. Tuttavia, scrivono i consiglieri, tale importante attrezzatura non è mai stata fornita al presidio procidano e che, quindi, era stata fatta richiesta di utilizzare quella in dotazione all’Ospedale di Ischia.

I medici del nosocomio lacchese non hanno però aderito alla richiesta, ed è stato quindi necessario che la motovedetta si dirigesse a Pozzuoli (senza paziente) per ritirare una barella idonea allo scopo, tornare a Procida e finalmente imbarcare la paziente dirigendosi nuovamente a Pozzuoli. Fra l’altro il sanificatore era guasto, e quindi l’accesso al presidio sanitario praticamente precluso: a causa di queste operazioni e contrattempi ci sono volute quasi sei ore per trasportare la donna a Pozzuoli. Gli esponenti di minoranza passano poi a stigmatizzare i “trionfanti annunci di installazione di totem avveniristici che dovrebbero facilitare il cittadino a orientarsi nelle molteplici offerte sanitarie procidane”, denunciando il fatto che “l’indifferenza verso tali episodi denota da un lato una impotenza politica grave e dall’altro una preoccupante e continua azione di depotenziamento della nostra struttura”, per poi passare alle vere e proprie interrogazioni, la prima delle quali è rivolta per sapere “per quale motivo dopo due anni di pandemia e con i casi sempre più in crescita il nostro presidio ospedaliero non abbia in dotazione una barella per il biocontenimento”, poi “quali azioni sono state poste in essere per sollecitare la dotazione di tale importante strumento sanitario”, e infine “se l’amministrazione è a conoscenza della installazione del Totem e si sia posta il problema della effimera valenza di tale dotazione a dispetto della più seria condizione generale in cui versa la sanità procidana”.

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