Insieme ai propri docenti, il dirigente scolastico Antonio Siciliano ha accolto i ragazzi all’ingresso dell’istituto appena riaperto. In pratica un altro “primo giorno di scuola” all’interno dello stesso, difficile anno scolastico: « È un momento importante, atteso – ha dichiarato il dirigente – ma siamo appena all’inizio perché la vera e proprio “normalità” è ancora da guadagnare. Adesso abbiamo ottenuto la fruibilità di due piani dell’edificio, il primo e il secondo, dove sono posizionati anche i laboratori. Al quarto piano i lavori sono comunque in dirittura d’arrivo: all’interno le opere sono praticamente completate, mentre all’esterno si sta procedendo agli ultimi ritocchi della parte esterna della parete. Credo che sia ormai questione di settimane: di certo a giugno gli esami di Stato si svolgeranno qui. Oggi tre classi sono andate in gita a Matera, altre tre aule erano libere, quindi abbiamo cercato di far utilizzare i laboratori anche ad altri ragazzi. Si tratta di strumenti fondamentali: non dimentichiamo che un istituto come il nostro, senza laboratori, praticamente non può funzionare visto che essi sono indispensabili per la didattica. In attesa della consegna delle rimanenti aule, si andrà avanti mantenendo le classi quinte in questo edificio, dal momento che i ragazzi devono approcciarsi all’esame, con orari di laboratorio “full time”. Ci saranno poi i corsi di recupero, i P.on. che si dovranno avviare. Quindi lavoreremo mattino e pomeriggio, sia qui al Mattei sia a Lacco Ameno. Avevamo diviso l’anno in un “pentamestre” e un trimestre, con la necessità quindi di recuperare quel mese perduto fra settembre e ottobre». A novembre il preside accennò alla possibilità di ospitare i ragazzi dell’Ibsen appena la sede del Mattei fosse stata pronta: «La promessa fatta allora – ha spiegato il Preside – la ribadisco anche adesso, e sono pronto a mantenerla. Certo, dobbiamo prima sederci a un tavolo per concordare i dettagli. Alla scuola media potremmo offrire ospitalità al quarto piano, più la palestra piccola, che i ragazzi dell’Ibsen potranno utilizzare in forma esclusiva».
