CRONACA

Sant’Angelo, acque bocciate: l’ira di Irene

La Giunta Regionale della Campania bolla come “scarso” il mare del suggestivo borgo serrarese. Il sindaco non ci sta e si scaglia contro l’Evi chiedendo la riparazione della condotta

Ancora guai, grane per il mare di Ischia. A Sant’Angelo la condotta fognaria turba ii sonni del governo locale. Una situazione atavica che non può più tollerarsi oltre dopo la pessima classificazione delle acque della nota località balneare da parte della Giunta Regionale della Campania che le ha bollate come “scarse”.Per questo il sindaco Irene Iacono con Ordinanza sindacale n. 08, contingibile e urgente, per motivi igienico sanitari e di salute pubblica per l’esecuzione di lavori urgenti di sostituzione di un tratto della condotta sottomarina a servizio del depuratore in località S. Angelo.«Sono sempre più frequenti rotture della condotta sottomarina a servizio dell’impianto di depurazione in località S. Angelo dovute alle condizioni di estrema usura in cui versa; in particolare solo nell’ultimo anno si sono verificate varie rotture che hanno determinato fuoriuscita di liquami dalla condotta sottomarina a poca distanza dalla riva, con significativa alterazione dei parametri chimico-fisici delle acque marine- spiega il Iacono- come risulta dai prelievi eseguiti dall’ARPAC». Dati allarmanti di inquinamento comunicati con diverse note note dall’agenzia regionale per l’ambiente. L’ARPAC, spiega il primo cittadino nel suo dispositivo ha altresì evidenziato “che l’area era già stato aggetto di non conformità nei prelievi prestagionali di aprile” e chiedeva al Sindaco “di intraprendere gli opportuni approfondimenti in merito ad eventuali situazioni in atto che possono aver causato contaminazione fecale delle acque in oggetto”. In tal senso L’EVI SPA che dovrebbe occuparsi di dette condotte per l’anno 2023 ha comunicato all’Ente Locale la necessità di dover provvedere alle riparazioni puntuali della condotta con manicotti, confermando l’origine dell’alterazione dei parametri chimico-fisici delle acque; anche per l’anno 2022 si sono rese necessarie ben n. 4 riparazioni della condotta comunicate da EVI. Insomma una situazione più che critica atteso che come evidenzia il sindaco stesso « le rotture sono concentrate sostanzialmente nei primi 200 mi di condotta, in quanto, la stessa, in tale tratto, è allocata a poca profondità e quindi più soggetta all’ azione corrosiva ed usurante dei marosi;le continue riparazioni della condotta da parte di EVI spa oltre ad essere oltremodo onerose hanno dimostrato di non perseguire risultati in termini di efficienza e durabilità nel tempo, in grado di tutelare la salute pubblica».E, come anzi detto, ciliegina sulla torta, e’ stata acquisita in atti del comune lo scorso 09 gennaio 2024, la Delibera di Giunta Regionale della Campania n. 755 del 18.12.2023, relativa alla classificazione della qualità delle acque di balneazione per l’anno 2024 elaborata da ARPAC mediante calcolo statistico dei dati analitici dell’ultimo quadriennio di monitoraggio (2020,2021,2022,2023) dalla quale si evince che le acque di Sant’Angelo sono state classificate come “acque scarse”, con tutte le conseguenze che derivano da tale classificazione.

La condotta sottomarina di Sant’Angelo parte dall’istmo attraversando la spiaggia e leacque di balneazione lato ponente, per cui le continue rotture della condotta nell’area, possono provocare, specialmente durante la stagione turistica, dove il grado di affollamento delle acque di balneazione é altissimo, spiega Iacono « gravi pericoli per la salute pubblica; il divieto di balneazione conseguente alle ripetute rotture della condotta sottomarina provoca inoltre ingenti danni economici alle attività balneari e ricettive nonché ali’immagine di questo Ente, attesa la fama internazionale di cui gode la località di Sant’Angelo.Per quanto rappresentato si evidenzia l’esigenza di adottare misure straordinarie, in relazione alla gravità del pericolo per l’ambiente e la saluta pubblica- e per questo Irene Iacono ordina-all’EVI Spa di provvedere ad horas alla sostituzione del primo tratto di ml 200 della condotta sottomarina a servizio dell’impianto di depurazione in località S.Angelo. I lavori dovranno eseguirsi in conformità al progetto definitivo redatto da questo Ente rubricato “Lavori di completamento rete fognante — impianto di depurazione e condotta sottomarina in località S. Angelo” ed in particolare in conformità alle prescrizioni dettate dalla Direzione Generale del Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti, Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali sull’istanza di VINCA presentata da questo Ente e per la quale è stato espresso parere favorevole con prescrizioni già nel 2022».

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Stefano

Ci rendiamo conto di cosa stiamo combinando?
Se scarichiamo vicino alla costa ciò che scarichiamo ci fa schifo. Ma se la stessa zozzeria la scarichiamo un po’ più in là non c’è nessun problema (tanto poi come un boomerang torna indietro…e ce la ritroviamo sulle spiagge e ce la prendiamo con quei lerci che stanno sulla terraferma).
Ma dico … un Presidente di Regione che imponesse a tutti i Comuni costieri un depuratore magari da realizzarsi con i fondi del PNR (invece di buttarli inutilmente in fesserie)?
No, la Regione Campania non ha ancora ben capito il tesoro che ha per le mani e che sta piano piano regalando a Liguria Toscana Puglia Albania Croazia ecc.
Beati noi che possiamo permettercelo

Saverio

Il mare restituisce le zozzerie che scarichiamo e a farne le spese siano prima noi isolani in particolare i nostri bambini

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