CRONACAPRIMO PIANO

Scacco matto ai “giustizieri” della notte

Gli agenti del commissariato di polizia hanno individuato sei giovani responsabili di due violenti episodi di cronaca (e forse di un terzo) accaduti ad agosto tra Piazzetta dei Pini e via Sogliuzzo. I reati contestati sono rissa e tentata rapina, alcuni soggetti sono vicini al clan Contini e anche proprietari di abitazioni a Ischia. E adesso la Procura…

Un’indagine condotta in maniera certosina ed in tempi tutto sommato abbastanza limitati. C’era da dare risposte dopo una serie di episodi di delinquenza consumatisi tutti nella zona del centro di Ischia, casi di violenza assolutamente gratuita ad opera di soggetti che definire una semplice baby gang – come vedremo a breve – è a dir poco riduttivo. Nulla trapela dagli uffici di via delle Terme, ma alcune indiscrezioni confermerebbero il fatto che gli agenti del commissariato di polizia di Ischia (guidati dal vicequestore Ciro Re) avrebbero identificato sei giovani napoletani, anche di età inferiore ai diciotto anni, resisi artefici di certo di due assurdi fatti di cronaca e che verosimilmente potrebbero avere avuto una partecipazione anche in un terzo. Il primo caso è quello che si verificò in via Sogliuzzo ad Ischia, nei pressi dell’attività di ristorazione denominata Papaleo. Quattro ragazzi ischitani vennero barbaramente aggrediti da una banda di delinquenti e furono pestati in maniera pesantissima. Attenzione, tutto questo senza che ci fosse stata nessuna schermaglia, nessun dissidio, nessuna frizione verbale o di altra divergenza di altra natura. Si trattò di una aggressione assolutamente immotivata, messa in atto giusto per fare un atto di “guapparia” e magari ingannare il tempo. Una circostanza, questa, che fu ribadita anche dalle vittime quando vennero sentite in commissariato non soltanto per ricostruire i fatti ma anche per aiutare a risalire all’identificazione dei responsabili del vile gesto. Il tutto, come da prassi, facendo tesoro anche delle riprese delle videocamere di sorveglianza ubicate nelle vicinanze dei luoghi del misfatto.

Il secondo episodio, ed anche questo è un dettaglio decisamente significativo, si verificò a pochi metri dal primo, ossia all’esterno della discoteca New Valentino. In questo caso la rissa vide uno dei partecipanti utilizzare come “arma” anche una bottiglia di champagne che verosimilmente era stata acquistata precedentemente nel locale di intrattenimento. Nel caso di specie si verificò presumibilmente uno scontro tra giovani di opposte fazioni provenienti dalla vicina terraferma, gruppi tra i quali non corre buon sangue e per i quali ogni occasione è giusta per regolare qualche conto in sospeso, non importa quale sia il “ring”. C’è poi il terzo e ultimo caso, che è quello legato all’accoltellamento di un giovane che si verificò sempre in Piazzetta dei Pini, vero e proprio epicentro della violenza made in Ischia in questa estate 2022 che fortunatamente (ovviamente solo sotto questo punto di vista) sta volgendo al termine. La vicenda del ragazzo ferito con un’arma da taglio, tra l’altro, ha aperto anche un filone legato alla situazione di determinati buttafuori del Valentino, che non avevano i titoli per poter esercitare l’attività lavorativa e che nella circostanza avrebbero avuto anche un comportamento non proprio “ortodosso”. Va detto che però non esistono prove circa il coinvolgimento diretto dei soggetti violenti.

E adesso arriviamo alla sostanza. Sarebbero sei le persone identificate, provenienti da diverse zone di Napoli e almeno in alcuni casi riconducibili al clan Contini. Una dettagliata informativa, ma anche su questo campo nel campo delle indiscrezioni, sarebbe stata trasmessa all’autorità giudiziaria, anche a quella minorile, a conferma della giovane età delle persone coinvolte in questa storia davvero a tinte fosche. Che tra l’altro si arricchisce anche di un nuovo inquietante particolare: le famiglie di questi ragazzi in alcuni casi avevano preso in fitto abitazioni nel centro di Ischia (pare nelle traverse di via Roma, non distante da Piazzetta dei Pini, a dimostrazione di come i giovanissimi delinquenti operassero esclusivamente in un determinato fazzoletto del “salotto buono” di Ischia. Ma in altri, hanno avuto modo di appurare gli agenti diretti dal vicequestore Ciro Re, sono anche proprietari di case a dimostrazione di come siamo stati talmente masochisti da cedere immobili a gente davvero discutibile: insomma, quando diciamo che a Ischia ci stiamo uccidendo con le nostre mani, crediamo che nulla più di quanto verificato dai poliziotti lo testimoni in maniera tangibile. La speranza è che almeno nessuno abbia avuto l’ardire di concedere la residenza a questi personaggi, in modo tale che si possano valutare iniziative anche come il foglio di via obbligatorio che dovrebbe essere firmato dal questore di Napoli. Tutto questo nell’attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria che potrebbe anche adottare provvedimenti pesanti, forse anche oltre la semplice denuncia- Per la cronaca i reati contestati sono quelli di rissa e tentata rapina.

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