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Scosse sismiche, Castagna: «Dati certi contro gli allarmismi evitabili»

Dopo i fenomeni tellurici registrati a Lacco Ameno ma non avvertiti dalla popolazione, il sindaco di Casamicciola chiede verifiche periodiche alle apparecchiature di rilevamento

Le lievi scosse sismiche di cui aveva dato notizia l’Osservatorio vesuviano qualche tempo fa non erano state avvertite dagli abitanti dell’isola. Come si ricorderà, i dati pubblicati indicavano l’epicentro a Lacco Ameno. La prima era stata registrata alle ore 15.19, con una magnitudo di 1,9 e localizzata a due chilometri di profondità nelle vicinanze della baia di San Montano. La seconda scossa alle 16.59, per una magnitudo inizialmente stimata a 2,1 e poi corretta a 2,4. In questo caso l’epicentro sarebbe stato localizzato sulla collina di Mezzavia. Eppure, come detto, praticamente nessun residente si è accorto di questi movimenti tellurici.

Ciononostante un certo allarme si è diffuso di fronte ai dati forniti dall’Osservatorio vesuviano, con diversi cittadini in ansia di fronte al succedersi delle notizie. Il sindaco di Casamicciola Terme, Giovan Battista Castagna, ha deciso di inviare una missiva allo stesso Osservatorio, che costituisce la sezione partenopea dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, all’Area di Ricerca di Napoli in Via Campi Flegrei del Cnr e alla Giunta regionale. La nota ha come oggetto proprio le comunicazioni fornite in relazione ai rilevamenti tellurici: «Si è appreso dai mass-media – scrive l’ingegner Castagna – che in data 16 aprile 2020 sono stati registrati fenomeni tellurici sull’isola d’Ischia, fenomeni rilevati anche nei mesi scorsi. I fenomeni verificatisi nella giornata di ieri (giovedì, ndr) non risultano essere stati avvertiti dalla popolazione. Detta circostanza – spiega il sindaco – appare suffragata dalla lettura dei dati rilevabili dal sito ufficio dell’INGV, dalle cui note a margine emerge che l’ubicazione del fenomeno è “preliminare” e non “revisionato”».


Castagna: «Il costante monitoraggio
dei fenomeni vulcanici secondari
(gayser, sorgenti di acque calde) può
rappresentare un idoneo alert per
eventuali fenomeni di maggiore intensità,
consentendo alle autorità locali di
predisporre in tempo utile l’adozione
di presidi di protezione civile
e misure di sicurezza»

Il primo cittadino tiene quindi a precisare che «il diffondere ufficialmente dati incerti, prima di averne accertato l’effettiva posizione, genera in primo luogo angoscia dalla popolazione già provata dal terremoto del 21 agosto 2017 nonché dall’emergenza epidemiologica in corso, ed in secondo luogo cagionando danno all’economia locale in quanto allarmistico nei confronti di chi avesse voluto trascorrere le proprie vacanze sulla nostra isola, al cessare dell’emergenza». In sostanza, un invito nemmeno troppo velato a pubblicare con prudenza dati non ancora dettagliatamente verificati e precisati. «Non è dato sapere a questo Comune – continua il sindaco di Casamicciola – se i ritardi e le anomalie nella diffusione dei dati possano essere riconducibili ad eventuali protocolli adottati in smartworking da codesti Enti durante questa fase emergenziale, ma la delicatezza del caso, in uno ai precedenti eventi, non possono permettere di calare l’attenzione ed un corretto monitoraggio del nostro territorio». Poi arriva l’invito a ispezionare le apparecchiature: «Tenuto conto del recente evento sismico del 21 agosto 2017, si ritiene opportuno e prudenziale che Codesti istituti provvedano ad effettuare, ognuno per quanto di competenza, un attento monitoraggio e verifica delle strumentazioni di rilevamento, anche mediante sopralluoghi in loco o in remoto».Castagna anzi delinea una proposta maggiormente articolata: «Sarebbe auspicabile che dette attività avvengano periodicamente e previa comunicazione, e che, a conclusione delle stesse, fosse inviata all’attenzione del sottoscritto in qualità di responsabile della protezione civile del Comune di Casamicciola Terme, apposita relazione».

Non solo: il sindaco «ritiene opportuno altresì al fine di evitare inutili allarmismi, l’istituzione di un canale ufficiale di comunicazione dei fenomeni effettivamente rilevati, sulla stregua del bollettino previsionale delle condizioni metereologiche di competenza della Giunta Regionale della Campania Direzione Generale 18 – Lavori Pubblici e Protezione Civile Staff Protezione Civile Emergenza e Post-Emergenza». La proposta suggerita dal primo cittadino prevede anche un monitoraggio ulteriore: «Allo stesso modo, sebbene la scienza attuale non consenta di prevedere i fenomeni tellurici, si ritiene opportuno che l’Ufficio preposto dalla Regione Campania al monitoraggio delle concessioni termali provveda di concerto con INGV, CNR e Protezione Civile, all’istallazione di misuratori della temperatura che trasmettano i flussi telematici in remoto, su appositi database, tali da monitorare eventuali sfasamenti di temperatura, nonché periodiche campionature delle acque ai fini di verificare i gas disciolti in esse». Infatti, spiega Castagna, «il costante monitoraggio dei fenomeni vulcanici secondari (gayser, sorgenti di acque calde ecc) può rappresentare un idoneo alert per eventuali fenomeni di maggiore intensità, consentendo alle autorità locali di predisporre in tempo utile l’adozione di presidi di protezione civile e misure di sicurezza». In sostanza, l’interpretazione di tali fenomeni potrebbe essere di supporto anche per valutare in ottica preventiva le misure prudenziali da varare per non farsi cogliere impreparati.

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