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Forio si candida al bando regionale per i lavori di miglioramento al porto

FORIO – Forio guarda al mare e al futuro del suo porto, uno dei più frequentati dell’isola, approdo sicuro non solo per turisti e residenti, ma anche per progetti in divenire che accarezzano l’idea di un comune moderno e di un approdo che possa offrire quei servizi che una località di mare deve saper garantire non solo ai propri cittadini, ma anche al notevole numero di ospiti che giungono nel comune delle torri. Per tale motivo l’amministrazione di Forio ha inteso manifestare il proprio interesse alla candidatura per l’attuazione degli interventi per il porto e di candidarsi all’ottenimento dei fondi elargiti dalla Regione Campania per la realizzazione e / o l’adeguamento dei servizi minimi per il settore della pesca e dell’acquacoltura.

Il progetto per il quale il Comune di Forio intende richiedere il contributo è funzionale all’adeguamento, integrazione, nonché completamento delle opere di recupero e valorizzazione del Molo Borbonico e la riqualificazione del molo peschereccio interno al Porto di Forio, il comune dichiara la manifestazione di interesse alla partecipazione al bando per attuazione interventi.  Continuare dove si è già iniziato, per offrire un porto moderno, funzionale, un sicuro approdo per chi vuole conoscere il Forio anche dal mare e per sviluppare le potenzialità ancora inespresse di una rada che può esprimere ancora tanto. L’importo del progetto ammonta a 1 milione 655 mila euro che verranno suddivisi per spese relative all’attuazione dei piani di sicurezza, allacciamenti ai pubblici servizi, spese per funzioni di responsabilità del protocollo, spese per attività di consulenza e di supporto, spese per commissioni giudicatrici, spese per pubblicità e ove previsto per opere artistiche e altre spese minori.

Se il comune dovesse riuscire ad ottenere i fondi riuscirebbe a porsi in linea con quanto stabilito dal piano regionale che intende valorizzare, come recitato dal bando,  “Porti luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”. Tutto parte dalla volontà della Regione di valorizzare i propri porti, in linea con quanto stabilito dall’articolo 43 del Regolamento dell’Unione Europea relativo al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, che sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini.

Questi investimenti devono essere finalizzati a migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro. Interventi altresì finalizzati a incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale. Le Linee Guida del Programma Operativo FEAMP Campania 2014-2020, approvate con Delibera di Giunta Regionale del 7 febbraio 2017, prevedono implementazioni di “interventi ordinari mediante la realizzazione e l’adeguamento dei servizi minimi per il settore della pesca e dell’acquacoltura da realizzare in tutti i porti con funzione peschereccia che ne necessitano. Sono esclusi dal finanziamento gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex-novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.

Per la definizione di un’efficace strategia di contesto regionale, l’Amministrazione Regionale intende condurre in via preliminare una valutazione delle criticità e delle opportunità della portualità peschereccia campana mediante una ricognizione analitica dei servizi in essere nei porti pescherecci e punti di sbarco del pescato sul demanio marittimo della Regione Campania.  Per i punti di sbarco la linea di intervento ordinario contempla l’adeguamento dei requisiti minimi previsti per legge in modo tale che possa essere garantito il rispetto della normativa dotando di adeguata pavimentazione per evitare il ristagno di acqua, fango o materiale organico derivante dalle operazioni di scarico. Dotazione di illuminazione adeguata a garantire sbarchi in condizione di luce sufficiente.

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